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lunedì 1 ottobre 2012

I motivi per cui il Movimento 5 Stelle delude...

Giornalettismo!!! 
Giorno 27 Settembre esce con un articolo: Dieci motivi per cui il Movimento 5 Stelle delude...
L'ho letto ( trovo la maggior parte dei commenti interessanti...), ma c'è qualcosa che non mi convince... 
Inizia, parlando del consenso dato dai sondaggi, per la prossima campagna elettorale ed ovviamente parla del suo leader (lo definisce il "comico genovese") e dei suoi amici a Cinque Stelle...
Ora criticare il comico mi sembra offensivo, considerato che come diceva Charlie Chaplin "un giorno senza un sorriso è un giorno perso" e pensare soprattutto che la credibilità del proprio Movimento sia legata all'esclusiva capacità di riempire le piazze facendo divertire i presenti, mi sembra rappresenti qualcosa di riduttivo e non la realtà dei fatti...
Concordo certamente sull'ottenimento di una maggiore libertà nella gestione del movimento e di un minor controllo da parte dei suoi dirigenti, va detto inoltre che forse vi è di fatto una ridotta autonomia, è palese infatti osservare come i militanti del movimento, abbiano poco spazio nei rapporti con l'opinione pubblica in particolare con i giornalisti..., 
Ma è proprio quanto accaduto al consigliere Giovanni Favia, che dovrebbe fare riflettere su questa circostanza, già... su come sia fondamentale proteggere il M5Stelle da attacchi mediatici, poiché coloro che dovrebbero essere demandati a presentarsi ai microfoni, dimostrano poca esperienza o forse dovrei dire che sono impreparati alle tecniche e scaltrezze dei giornalisti, quest'ultimi inclini a realizzare tranelli, distruggendo così la popolarità i quei soggetti, che tanto di buono avevano fatto... 
Ora si parla di ordini dall'alto: ma perché negli altri partiti non c'è sempre il veto del Padrone!!!
Berlusconi per il PDL, Casini per l'UDC, Bossi...ora Maroni per la Lega, Bersani (con dietro D'Alema) per il PD, Di Pietro per l'IDV, Lombardo fino a pochi giorni fa per l'MPA e via discorrendo... e quindi nella sostanza di cosa si sta parlando???
Provate ad offrirvi in un qualsivoglia partito, dichiarate di avere le capacità e soprattutto i numeri per tentare una scalata elettorale, beh, vi diranno sempre che dovrete mettervi in fila e se interessati portare prima i voti al partito per il candidato prescelto e poi con il tempo forse anche a voi vi sarà data una possibilità, familiari e parenti permettendo...
Ai cittadini interessano i programmi, non le barzellette di Beppe Grillo, l'importanza delle azioni, per esempio quella di limitare ai propri eletti lo stipendio a 2.500 Euro, la rinuncia al rimborso elettorale, che abbiamo visto proprio in questi giorni come sono stati spartiti tra quei loro tesorieri, ed ancora, la rendicontazione delle spese elettorali,  i bilanci, ecc... 
Ora si da la caccia al guru del web (ispiratore e vero leader del M5Stelle), Gianroberto Casaleggio, il quale - secondo alcuni - decide ed ordina chi rimane e chi viene espulso!!!
Si è preso come esempio il consigliere di Ferrara Tavolazzi, cacciato per aver organizzato un convegno o la consigliera Modenese Sandra Poppi per aver usato senza alcuna autorizzazione il logo delle Cinque Stelle..., 
Non discuto che quanto sopra contrasti con l'appartenere al Movimento e mi si trova concorde quando si dice che le scelte debbano passare attraverso una consultazione tra i propri iscritti e non unica scelta di pochi eletti tra cui Casaleggio e/o Beppe Grillo, d'altronde non entro neppure nelle decisioni imposte dagli altri partiti, dove la scelta del segretario avviene per acclamazione o su quei particolari Statuti che dovrebbero indicarne i modus operandi, ma sappiamo bene che alla fine chi decide è sempre uno o l'élite..
Inoltre non trovo d'accordo il voler evitare il confronto pubblico, sicuramente lo preferisco all'americana, cioè tra due candidati, dove le domande vengono predisposte dai soggetti competenti e non dai classici giornalisti faziosi e alle quali i candidati devono dare risposte chiare e mai equivoche, soprattutto su temi che vanno dall'economia al lavoro, dai programmi d'intervento e dalla lotta all'evasione, alla criminalità e soprattutto al contrasto della corruzione e agli sprechi del denaro pubblico, ognuno esprime cosa vuole fare e lo fa sottoscrivere al proprio partito, attraverso un proprio programma elettorale.
Si dice che il programma del M5Stelle sia molto vago e disorganico, in quanto le proposte riguardano temi che hanno poco riscontro nella realtà, risultano difficili da mettersi in pratica, sono cioè molto idealizzati e poco concreti (diversamente dal programma proposto dal Cav. Berlusconi e i suoi milioni di posti di lavoro, che si è visto con il tempo, quanto poi fosse reale...); per cui, anche se la critica dovesse risultare nei fatti concreta, non dobbiamo dimenticarci che la realizzazione di un modello perfetto ha necessità di tempo, di esperienza, controlli per evidenziare errori e falle del sistema, tutte verifiche che condurranno a migliorare quella esperienza...
Qui viceversa si sta progettando qualcosa che non esiste, che deve essere ancora realizzata, e quindi ha necessita di fare tentativi sul campo...
Certamente alla fine i numeri in parte daranno ragione al movimento, come è altrettanto sicuro che pochi giorni prima delle elezioni, i voti saranno canalizzati verso quegli schieramenti che in questi anni, hanno saputo elargire favori ed ora statene certi ne promettono di nuovi..., 
Difatti vedrete, saranno le regioni ad alimentare quel sistema "infetto", quei luoghi dove ancora in molti auspicano nel sostegno del politico di turno e difatti vedrete, molti di quei soggetti riusciranno a portare acqua (di fogna...) al proprio mulino, limitando di conseguenza le scelte fatte dagli astensionisti, dagli scettici e da coloro che per protesta voteranno il M5Stelle...
La decisione di Grillo può sembrare poco giudiziosa, ma certamente voler insistere con quanti lì a chiederci la nostra preferenza con quel loro viso angelico, dichiarando che rappresentano il meglio che il nostro paese possa avere è certamente qualcosa di dissennato!!!
Credo che allora sia meglio affrontare, una scelta diversa, forse anche sbagliata, ma che quantomeno conservi quella  speranza di poter dire un giorno "ho provato a fare la cosa giusta", che continuare ad accettare per l'ennesima volta una resa incondizionata per il solo timore di non sbagliare, ma con l'unico effetto reale di continuare a vivere una vita sopraffatta... 
Ed allora prendendo spunto da un aforisma, dico: "bisogna avere la saggezza dello sciocco e la pazzia del saggio"!!!

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