Il piano da 53 miliardi di dollari proposto dall’Egitto e approvato dalla Lega Araba mira a ricostruire Gaza entro il 2030, permettendo ai palestinesi di rimanere nella Striscia.
Tuttavia, questa proposta sembra destinata a fallire.
Israele e gli USA hanno già respinto l’idea di dialogare con Hamas, ritenuto un gruppo non pronto per il dialogo o per costruire una democrazia. Senza il loro sostegno, il piano rischia di restare solo sulla carta!
Israele, tra l’altro, insiste fortemente sul disarmo di Hamas e rifiuta qualsiasi ruolo dell’Autorità Palestinese a Gaza. Gli USA, pur apprezzando lo sforzo arabo, ribadiscono che Hamas non può governare il territorio.
Il piano egiziano, seppur interessante, prevede la ricostruzione di infrastrutture, abitazioni sostenibili e persino un aeroporto, ma non affronta le cause profonde che hanno dato vita al conflitto e che, fino ad oggi, non si sono rimarginate.
Secondo il mio pensiero, l’unica via per una pace definitiva è creare uno Stato Palestinese in un’area totalmente nuova, utilizzando i fondi destinati alla ricostruzione di Gaza per costruire uno Stato moderno da zero. Inoltre, si potrebbe risarcire l’Egitto, che dovrebbe rinunciare a una parte del suo territorio – un’area attualmente deserta e inutilizzata.
Questo approccio eviterebbe di ripetere gli errori del passato e garantirebbe ai palestinesi un futuro stabile e prospero, lontano dalle tensioni attuali.
Ecco... solo così si potrà porre fine al conflitto e costruire un nuovo inizio. Altrimenti, quanto si sta compiendo sono soltanto chiacchiere inutili!