Questa volta a finire ai domiciliari sono tre funzionari pubblici: il presidente della Rete ferroviaria italiana (presidente dell'Ast ed ex commissario della Camera di commercio di Catania) e due dirigenti del Corpo forestale...
Tutti indagati per concussione e induzione indebita... comunque il solito giro di tangenti ed i soliti favori ricevuti...
Come sempre, partono le perquisizioni, non solo per i tre indagati, ma anche per altri dipendenti, che, secondo gli investigatori, ricoprono importanti cariche pubbliche...
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Secondo gli inquirenti, la "black list" di cui si è in possesso, mostrerebbe un connubio esteso, tra vari soggetti, ognuno di essi, collocati in posizioni chiave, che a seconda delle circostanze, potevano influenzare eventuali decisioni e indirizzare a chi di dovere... i flussi di denaro!!!
Già quel denaro necessario a sovvenzionare anche un livello "istituzionale" affinché tutto si svolgesse possibilmente... nel modo più imperturbabile!!!
Il pubblico ministero, ha parlato di "apparente contiguità di interessi" con i quali questi individui... programmavano le loro relazioni o gli eventuali incontri con soggetti terzi... i quali rivestivano, funzioni rilevanti sul profilo pubblico...
Ovviamente... ora, si scopre esserci dietro a quelle tangenti anche la mafia, già quella nota associazione criminale, che dimostra essere sempre presente, dove c'è giro di denaro...
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Come possiamo continuare ad andare avanti con questi ricorrenti scandali o con questo ricercato clientelismo???
Di quante altre truffe abbiamo bisogno, per capire che necessita modificarlo totalmente questo nostro paese... a cominciare da quelle regole che hanno dimostrato essere "fallimentari" e dall'aumento delle pene per quanti hanno dimostrato con le loro azioni, di averle violate... quelle regole.
A chi infatti dimostra, d'aver partecipato in prima persona a quelle azioni corruttive, bisogna provvedere innanzitutto a suo licenziamento e quindi, sequestrargli a titolo di risarcimento l'eventuale fondo previdenziale ed ancora, procedere alla confisca di tutti i suoi beni (mobili ed immobili, intestati anche a familiari... in particolare quando questi non possano essere verificati... o esista la possibilità d'essere stati costituiti attraverso una sperequazione finanziaria...).
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E' evidente a tutti... che non si tratta più di dover cambiare gli uomini, perché quelli che ne prendono il posto... con il passare del tempo, dimostrano sfortunatamente, di essere ancor più farabutti dei loro stessi predecessori!!!
Quindi, non si tratta di coinvolgere chissà quale "paladino della legalità"... ma riuscire a sospendere tutto, cominciare facendo un passo indietro!!!
Sì... partendo dalle regole, sono le prime che vanno cambiate... eliminando sin da subito, la possibilità di governare a vita, ridurre definitivamente questi incarichi politici, istituzionali o rappresentativi!!!
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Ed ancora, blindare quel potere decisionale, limitare cioè fortemente -attraverso nuovi costanti controlli- le decisioni, se non autorizzate previo consenso dei propri collaboratori e subalterni, in modo tale che, ognuno di questi responsabili, deciderà e risponderà in prima persona, quanto andrà a consigliare, verificare e confermare...
Perché solo così... mettendo cioè dei precisi "limiti procedurali" si potrà ridurre il dilagare di questo insistente malaffare...
Dopotutto si sa... una cosa è mettere d'accordo due o più ladri per mangiarsi ognuno di essi un fetta di torta... un'altra cosa, è doversi spartire quel pezzo in dieci o anche più, come si dice... il gioco alla fine... non vale la candela!!!
Io resto della mia opinione... che chi ruba una volta...ladro si chiama!!!