Più leggo ogni giorno nel web su inchieste giudiziarie e maggiore è la visione drammatica che ho su quei procedimenti, sui loro attori e su quelle mancate condanne!!!
Quante sentenze, già... una molteplicità che non conducono mai ad una detenzione certa, ma solitamente danno seguito a prolungamenti, prescrizioni, ricorsi, che non fanno altro che implementare ritardi, tanto da permettere a quei soggetti di continuare per anni a delinquere oppure fare in modo che quel tempo venga utilizzato da essi, per far sparire le prove di quella propria colpevolezza...
Ma quanto sopra va detto anche nei confronti di chi realmente poco o nulla ha a che fare con quelle indagini e di conseguenza con i successivi processi...
Ho letto alcuni anni fa la nota di un magistrato sulla incertezza dei processi, sulla loro durata estenuante che egli considerava "criminogena", perché la mancanza di definizione di tempi certi determinava in quegli indagati un vero e proprio disorientamento, sì... in quanto faceva in modo che ciascuno di essi non potesse più organizzare il proprio futuro!!!
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D'altronde i ritardi generalizzati nella gestione dei procedimenti (
eccessivamente elevati), comporta tutta una serie di effetti che mettono a repentaglio non solo l'equilibrio dell’intero sistema giudiziario e la gestione personale e professionale della persona "indagata", ma anche della società civile che da quella vicenda si attende di ricevere certezze...
E sì perché ormai a causa di questa costante modalità, molti cittadini (mi riferisco ovviamente a quanti sono per loro natura predisposti a delinquere) si sono convinti di come, l'eccessiva durata dei processi penali, abbia condotto a inficiare gli effetti deterrenti della pena e quindi ciò induce di fatto (quei particolari soggetti), verso una potenziale continuazione del reato...
In maniera paradossale potremmo dire che gli effetti di questa giustizia penale lenta, porta a rivelarsi essa stessa vantaggiosa, quasi vi fosse un vantaggio nel delinquere, con il risultato grave di un sovvertimento dell'ordine di quei principi morali che vedrebbero così disincentivare quei soggetti dal commettere i reati, in quanto privi do doversi preoccupare dal rischio proveniente dal sopraggiungere della giustizia!!!
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E di tutto ciò non si può certo dare la colpa ai magistrati... loro non hanno alcuna colpa delle condizioni strutturali penose del nostro sistema giudiziario, che viceversa impedisce loro di far bene il proprio lavoro, non riuscendo difatti a perseguire tutti i reati come peraltro di celebrare i molti processi e quindi si ritrovano nella condizione di dover scegliere di
fatto a quali dare la precedenza e a quali no...
Tutto ciò ovviamente comporta di fatto gravi ripercussioni, perché si tratta spesso di dover attuare modalità discrezionali riferibili al buon senso, alla buona amministrazione della giustizia e quindi ad una relativa situazione giudiziaria che non sempre da i risultati sperati...
Ma d'altronde che vogliamo fare, è così che hanno deciso ed è così che ahimè dovrà continuare ad andare!!!
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