Sembra (o meglio loro la fanno passare quasi fosse in'amnesia...) una cosa di poco conto, ma un motivo per quanto sopra... c'è e contraddistingue quella possibilità successiva, cui potranno avvalersi quando decideranno di cambiare schieramento, da una parte ad un'altra... come nulla fosse, con quelle stessa metodologia frivola che hanno le prostitute nel cambiare i loro clienti!
Un tempo almeno ci si confrontava con la diversità di pensiero, su quei princìpi, sulla visione di società desiderata, su ispirazioni politico/filosofiche nettamente contrastanti...
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Quindi, considerato che è evidente ormai a tutti, che i nostri politici fanno circa le stesse cose, sarebbe opportuno che non si parlasse più di politica nel senso di orientamento (destra o sinistra), ma si cercasse di convincere l'elettore, giustificando le proprie scelte e azioni, quale esclusiva scelta elettorale...
Dopotutto i problemi quotidiani, economici, sociali, di legislazione... verranno affrontati successivamente nei percorsi di governo...
In fin dei conti sono sempre gli stessi... la politica estera, il welfare, l'immigrazione, il lavoro, l'istruzione, il controllo della spesa pubblica, la ricerca, la laicità, la tutela della stabilità tra le coppie di fatto, la sicurezza, ed oggi anche il terrorismo... temi a cui i cittadini chiedono da ormai troppo tempo... delle risposte certe!
Insomma, a noi... "non c'è ne può fregar di meno" di quei paraventi ideologici senza alcuno spessore, pretesti realizzati per celare quei giochini di potere a modello "Suburra" fatti dai soliti politici meschini e interessati...
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Non si tratta quindi di salvare soltanto la politica o i suoi partiti... ci si deve impegnare per ricostruire quel distaccato sentimento di sfiducia verso l'anti-politica ed i suoi interpreti, bisogna salvaguardare con scelte oculate quei principi che ledono le fondamenta delle stesse istituzioni...
Il rischio è che molti, comincino a credere che, una democrazia, possa fare a meno dei suoi partiti, rischio quest'ultimo che deve essere percepito come un segnale d'allerta... anticipatore di manifestazioni pericolose che potrebbero indirizzare il paese verso direzioni autoritarie e/o dittatoriali...
I partiti oggi più di ieri, tutti e nessuno escluso, sono chiamati a difendere la democrazia in Italia, recuperando il rapporto con i propri cittadini, quella credibilità nelle istituzioni non più fatta a parole... ma con i fatti!!!
Non è più tempo di percorsi comuni, di creazioni innovative partitocratiche... giacché il rischio in corso... non sono i Partiti o le loro poltrone, ma la nostra stessa democrazia!!!
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