Con circa 22.000 affiliati su scala nazionale, la massoneria mantiene numeri stabili, ma spicca il dato calabrese: un massone ogni 290 abitanti. Questa concentrazione fa emergere connessioni preoccupanti, che includono clientelismi, coperture istituzionali, insabbiamenti, e persino intrecci con la criminalità organizzata. Secondo diverse indagini, la regione è spesso al centro di inchieste su infiltrazioni mafiose e legami con una “massoneria deviata” che opera nell’ombra, lontano dagli ideali di trasparenza e progresso promossi ufficialmente dalle logge regolari.
Storicamente, i rapporti tra ‘ndrangheta e massoneria hanno mostrato convergenze in alcune circostanze, specialmente per quanto riguarda il voto di scambio e l’intermediazione con le istituzioni. Negli anni ’70, questo legame si è consolidato attraverso la fondazione della “Santa”, una struttura che ha permesso alla ‘ndrangheta di stabilire relazioni strategiche con altre organizzazioni, tra cui appunto la massoneria.
Eventi come l’operazione Rinascita Scott nel 2019, con oltre 300 arresti, e l’inchiesta Cordova negli anni ’90, hanno evidenziato la portata di queste connessioni. Sebbene tali indagini abbiano messo in luce dinamiche oscure, la chiusura di molte di esse senza esiti significativi ha suscitato critiche e alimentato dubbi sulla reale capacità di contrastare queste reti di potere.
La Gran Loggia di Rimini non sarà solo un’occasione per i rituali interni, ma anche un momento di confronto pubblico attraverso conferenze che tratteranno temi di grande attualità come geopolitica, energia, e i rapporti tra religione e massoneria. Tuttavia, l’evento richiama anche l’attenzione su un fenomeno controverso: la coesistenza di una massoneria ufficiale che si presenta come promotrice di valori illuministici e il rischio rappresentato da infiltrazioni che sfruttano il prestigio dell’organizzazione per scopi illeciti.
È essenziale continuare a indagare e monitorare queste dinamiche, garantendo che le istituzioni e la società civile mantengano alta la guardia contro ogni forma di corruzione e abuso di potere. La massoneria, come ogni altra organizzazione, deve rispondere alle aspettative di trasparenza e legalità, per evitare che le sue logge diventino terreno fertile per interessi oscuri e devianti.
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