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mercoledì 9 luglio 2025

Tra vendetta e perdono: il dilemma di chi non vede giustizia.

C’è chi lo chiama Far West, ma è davvero colpa dei cittadini se, di fronte a un sistema che non funziona, l’istinto sopravvive? Prendiamo il caso di uno dei tanti femminicidi a quasi due anni di distanza, già... con i genitori dell’assassino intercettati a minimizzare, quasi a volerlo giustificare... 

"Se questo è esser genitori", scrivevo a luglio, allora non stupiamoci se la violenza diventa ereditaria. E mentre i bulli tormentano i deboli, gli stupratori camminano liberi, e i femminicidi si consumano tra una condanna sospesa e un permesso premio, lo Stato cosa fa con quei suoi governanti? Nulla... discute!

Forse è ora di ammetterlo: le leggi attuali non bastano più. Servono pene esemplari, certezze, non promesse. In Israele, ai familiari dei terroristi viene rasa al suolo la casa – un segnale chiaro: la colpa è collettiva

Estremo? Forse. Ma quando lo Stato abdica, il cittadino si trasforma in giudice, boia e vittima insieme. E se la soluzione fosse proprio questa: colpire non solo il colpevole, ma chi lo ha cresciuto nell’odio? Chi ha girato lo sguardo?

Ma attenzione: c’è un confine tra giustizia e barbarie. Per questo, alla fine, resta una verità più alta: "L’animo umano non appare mai così forte e nobile, come quando rinuncia alla vendetta" - link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/lanimo-umano-non-appare-mai-cosi-forte.html

Perdonare infatti non è debolezza, è l’ultimo atto di fiducia in un’umanità che sembra aver smarrito sé stessa.

Eppure, finché i tribunali continueranno a fallire, finché un ragazzo morirà per 15 euro o una donna per un “no”, la domanda resterà inchiodata alla coscienza di tutti: "Chi paga, in questo Paese, per i reati commessi?". La risposta, purtroppo, la conosciamo già. Sono sempre gli stessi a pagare: quelli che aspettavano giustizia, e hanno ricevuto solo silenzio.

Ci prepariamo a veder scendere il sipario della giustizia. Quel che si profila all'orizzonte è uno scenario da "Far West" postmoderno e come nei film del grande Sergio Leone, ci ritroveremo a contare le "vittime" – coloro che, dopo essersi macchiati di crimini efferati, cadono sotto la vendetta dei familiari di chi hanno distrutto. 

È la legge del taglione che torna a galla, l’antica giustizia privata che sostituisce codici e tribunali. E quando la ragione cede il passo al sangue, non resta che una domanda: Quanti morti ci vorranno prima che qualcuno dica 'basta'?

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