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lunedì 26 agosto 2024

Il "Rapporto Pellican" sul naufragio del "Bayesian" si tinge di giallo!!!

Dopo aver sin da subito evidenziato delle forti perplessità sul quell'ambiguo naufragio dello Yatch (inaffondabile...) Bayesian, ecco che anche da altre fonti s'inizia a parlare dello strano naufragio di Porticello e dei grossi affari che il suo proprietario Mike Lynch stava facendo con il regime ucraino, oltre che con i servizi israeliani e britannici...

L’articolo (pubblicato da Aurelio Tarquini) ripreso dall'Agenzia Nova del 23 agosto 2024 fornisce una panoramica approfondita sul nesso tra il milionario Mike Lynch e il regime ucraino. Lynch era il proprietario della società di cybersecurity britannica Darktrace che, grazie alla mediazione del governo britannico aveva firmato lucruosi contratti di assistenza nella guerra cibernetica legata al conflitto in Ucraina.

Il sottoscritto infatti - riprendendo un famoso libro di John Grisham "Il rapporto Pellican" - aveva riportato alcuni giorni fa dei dubbi su quel misterioso naufragio dello yacht  https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/08/il-baleyan-e-naufragato-ma-come-darby.html ed ora, molte di quelle cosiddette "coincidenze" si stanno trasformandosi in "prove"!!!

E difatti basta leggere di seguito l'articolo: 

La Darktrace fondata da Lynch è da tempo impegnata nella guerra cibernetica in Ucraina. La società non solo analizza e studia attentamente le tattiche e i gruppi coinvolti nella cyber guerra attraverso i suoi blog, ma ha anche sviluppato un software denominato “Prevent-Ot” nel 2023. Un software progettato specificamente per aiutare l’Ucraina a proteggere le sue infrastrutture critiche mediante l’uso dell’intelligenza artificiale. È significativo il fatto che nella settimana successiva allo scoppio del conflitto tra il 24 febbraio e il 3 marzo 2022, il valore delle azioni di Darktrace sia aumentato del 40%.

L’articolo rivela ulteriori dettagli sulla controversa attività di Darktrace nel cosiddetto “mercato delle vulnerabilità”, che consiste nello scambio di informazioni sui difetti nei software e nei sistemi di sicurezza attraverso il dark web. Le informazioni su questi bug vengono acquistate, spesso a prezzi elevati, da attori interessati ad attaccare i sistemi piuttosto che a difenderli, suggerendo che Darktrace possa essere stata coinvolta in operazioni offensive contro la Russia e non solo. Secondo una fonte industriale citata nell’articolo, Darktrace è coinvolta in questo mercato da almeno 6-7 anni.

Uno scenario che emerge chiaramente è quello di un possibile coinvolgimento di Darktrace nell’offensiva ucraina del 6 agosto 2024 nella regione di Kursk, in Russia. Questa operazione, secondo l’articolo, potrebbe non essere stata possibile senza un attacco cibernetico preliminare che ha disabilitato i sistemi anti-drone e le comunicazioni dell’esercito russo, permettendo ai droni ucraini di penetrare le difese russe.

Il coinvolgimento britannico in questo contesto è stato riportato anche dal quotidiano The Times il 18 agosto 2024, che ha evidenziato il ruolo chiave dell’equipaggiamento britannico, compresi i droni, nella nuova offensiva ucraina. Il 20 agosto, il Foreign Intelligence Service russo ha accusato il Regno Unito, insieme a Stati Uniti e Polonia, di aver assistito l’Ucraina nella preparazione dell’incursione.

Il Regno Unito potrebbe ha avuto un ruolo di primo piano nel cyberattacco che ha preceduto l’offensiva ucraina coinvolgendo attivamente la Darktrace in quanto l’azienda è profondamente integrata nel sistema di sicurezza britannico, con co-fondatori e dirigenti che vantano legami diretti con le agenzie di sicurezza nazionale come il Mi5 e il Government Communications Headquarters(GCHQ). Tra i soci in affari e amici intimi di Lynch spiccano i nomi di Stephen Huxter, co-fondatore dell’azienda e ex capo dell’unità di difesa elettronica del Mi5, Andrew France, veterano del GCHQ, e Jim Penrose, con un passato nella National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti. Anche l’ex direttore del Mi5, Jonathan Evans, è stato per un periodo membro del consiglio di amministrazione di Darktrace.

Mike Lynch, figura centrale di Darktrace, vantava importanti legami istituzionali a Londra, avendo fatto parte del consiglio di amministrazione della BBC e avendo consigliato l’ex primo ministro David Cameron su questioni di intelligenza artificiale. Tuttavia, la sua carriera è stata segnata da controversie legali, inclusa un’accusa di frode e falso in bilancio negli Stati Uniti legata alla vendita di Autonomy a Hewlett Packard.

La morte di Lynch, avvenuta poche ore prima del naufragio del suo yacht a Porticello, rischia di avere ripercussioni significative non solo per Darktrace, ma anche per la capacità del Regno Unito di mantenere un vantaggio competitivo nel campo della sicurezza informatica e della guerra elettronica, con potenziali conseguenze nei teatri di crisi come l’Ucraina.

I legami tra Mike Lynch, la Darktrace e i governi britannico e ucraino aumentano i sospetti che la versione ufficiale dell’incidente sia una cover-up che nasconda una esecuzione extra-giudiziaria camuffata. L’ipotesi al momento più accreditata é quella dell’affondamento causa la tempesta. Un’enorme quantità d’acqua sarebbe entrata da poppa a causa di un’onda anomala. L’acqua potrebbe essersi imbarcata da una porta lasciata aperta e questo avrebbe provocato un repentino sbilanciamento della nave e così il suo affondamento.

Questa versione sembra inverosimile come fa notare l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ex capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana. “Lascia perplessi che una nave così attrezzata e così moderna sia affondata così rapidamente. È proprio questo l’aspetto strano di questo naufragio: la rapidità con cui la nave è sparita tra le onde. L’ipotesi che si può fare è che quell’albero altissimo, 75 metri, con un vento così potente, da 150 km orari, abbia esercitato una leva talmente forte da fare inclinare la nave fino a mettere in acqua il bordo.”

L’incidente d’auto a Stretham, a nord di Cambridge che ha provocato la morte di Stephen Chamberlain, ex vicepresidente finanziario di Autonomy, l’azienda britannica fondata da Mike Lynch, aumenta i sospetti. I due sono stati soci in affari per molti anni e sono stati processati come coimputati per frode sulla vendita della Autonomy a Hewlett-Packard per undici miliardi di dollari. L’assoluzione è arrivata lo scorso giugno. A investire Chamberlain una donna di 49 anni che è rimasta sulla scena dell’incidente e ha collaborato con le indagini.

Dinnanzi alle rivelazioni di Agenzia Nova, delle incongruità nelle dinamiche del nauvragio e dell’incidente di auto che coinvolge un altro attore della Darktrace é d’obbligo porsi la domanda: Cui prodest?

É difficile rispondere al momento evitando di entrare nel complottismo. Tuttavia occorre sottolineare la vulnerabilità della sicurezza NATO in Europa considerando i vari incidenti avvenuti in importanti fabbriche d’armi inglesi e tedesche. Incendi (di cui cause non sono mai state divulgate) che hanno diminuito sensibilmente la capacità NATO di fornire munizioni all’Ucraina. Anche la morte di Lynch crea serie difficoltà per la NATO e l’Ucraina nella guerra elettronica con nefaste conseguenze nel conflitto in corso proprio ora che la guerra elettronica sarebbe fondamentale per sosterene l’avventura ucraina di Kursk. Lynch non é il solo imprenditore guerrafondaio nel mirino di qualcuno. Qualche mese fa i servizi segreti tedeschi hanno sventato un complotto teso ad uccidere il CEO della Rheinmetall: Armin Papperger.

Già... come ho scritto nel mio titolo d'apertura: Il "Rapporto Pellican" sul naufragio del "Bayesian" si tinge di giallo!!!

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