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giovedì 8 agosto 2024

Le bancarotte fraudolenti in questo Paese sono una consuetudine!!!

Ho letto alcuni giorni fa dell'ennesimo sequestro preventivo che ha visto la Guardia di Finanza di Catania eseguire una misura cautelare nei confronti di una società già dichiarata fallita dal Tribunale di Piazza Giovanni Verga...

Come solitamente accade in questi casi, i soggetti coinvolti sono stati indagati a vario titolo per reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, nonché per aver aggravato il dissesto della società già in crisi...

Ciò che voglio dire - senza entrare nei particolari che solitamente non m'interessano - e che vi è costantemente un ripetuto "modus operandi" cioè un insieme di modalità che vengono abitualmente utilizzate per compiere quelle azioni fraudolente...

Ed allora mi chiedo: perché lo Stato non si predispone a cautela affinchè queste ripetuti comportamenti truffaldini non abbiano a ripetersi???

Ad esempio si potrebbe richiedere alle società di nuova costituzione una forma di garanzia, ad esempio il rilascio di una fidejussione... 

D'altronde è evidente a tutti come basti eseguire una serie di operazioni distrattive del patrimonio aziendale per celare i debiti presenti e di conseguenza le perdite poste in atto a cui si sommano anche i debiti prodotti nei confronti dell'erario, il tutto per poi investire il denaro rubato in altre attività (legali), predisponendo l'ex società primaria a quel mirato fallimento!!!

E così, se da un lato quella superata società va in fallimento, a farne le spese sono i creditori, già... privilegiati e non, nel frattempo la società appositamente costituita viene intestata a familiari, parenti, prestanome, etc... ed eccola rinata nella sua nuova veste di crescita nel mercato legale...

Quindi, da un lato la vecchia società viene depauperata del suo patrimonio, attraverso la svalutazione dei crediti e delle disponibilità finanziarie, cedendo quanto più possibile quei beni ad una società di comodo, per poi arli rintrare nuovamente nelle mani della (nuova società) famiglia, che da quest'ultima acquiesta i beni a un prezzo irrisorio o attraverso la creazione e quindi lo scambio di fatture ideate sul momento, dimostra altresì - in caso di eventuali controlli - che non esiste alcun collegamento con la prima società in fallimento risultando estranea alle vicende fin lì compiute da essa... 

Come si dice nel gerco... la nuova società ha operato nel rispetto della compravendita, essendo di fatto la: "terza in buona fede"!!! 

E difatti procedendo in questo modo si potrà avere un regolare passaggio di consegne, non solo dei beni patrimoniali ma anche dell’attività produttiva; quest'ultima infatti avrebbe nel corso di quel periodo assorbito gran parte di quella vecchia clientela e di conseguenza ha visto crescere ora il proprio fatturato, già...grazie al dislocamento dei clienti provenienti dalla società fallita che, vedendo limitare le proprie commesse, andrà sempre più a morire, lasciando il posto libero alla nuova concorrente...

Ecco perché quando leggo questo tipo di notizie abbozzo un sorriso... perché ho come l'impressione di stare in una "stanza con l'elefante", dove tutti sanno quanto sta accadendo ma nessuno fa in modo che questo malaffare venga, una volta e per tutte, contrastato ed eliminato!!!

Già... vedrete infatti come tra qualche giorno una nuova inchiesta giudiziaria verrà portata alla luce, sì... con gli stessi analoghi criteri di cui sopra!!! 

Perché si sa da noi non si fa altro che andare avanti a colpi di martello in quelle aule di giustizia, ma poi per il resto, il sistema rimane così come, già... con tutte le sue brutture e come possiamo osservare, a vantaggio sempre di questi viscidi e infidi truffatori !!!

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