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venerdì 10 gennaio 2020

In Calabria: "lo Stato... contro lo Stato"!!!

Sembra uno di quei film di spionaggio dove l'infiltrato riesce a sabotare e/o depistare quelle azioni di contrasto portate avanti dall'unico coraggioso poliziotto lasciato solo dai colleghi in quanto incorruttibile!!!
Ed in un qualche modo potremmo paragonare quella regia a quanto sta accadendo al Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri, di cui avevo già anticipato un post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/12/operazione-rinascita-scott-ad-ascoltare.html, alle cui dichiarazioni ero rimasto totalmente basito...
Vorrei peraltro ricordare di come in quello stesso periodo è stata trasmessa su Canale 5, un'intervista del Procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini, che manifestava forti legami e connessioni in quella regione dove in una sorta di rete a livello familiare, si trovavano all'interno di quella famiglia, dal prete al funzionario di polizia, dal massone all'andranghetista, dal politico al magistrato e tutti operavano insieme meravigliosamente...
Successivamente sono seguite una serie d'inchieste giudiziarie, ultime quelle relative ai blitz di fine anno, che secondo il procuratore - altro non fanno altro che segnalare il completo fallimento di quelle procedure di prevenzione - messe in atto per contrastare quella rete che ingabbia l'intera Calabria, link:https://www.tgcom24.mediaset.it/2019/video/blitz-anti--ndrangheta-otello-lupacchini-a-tgcom24-c-e-una-rete-che-ingabbia-l-intera-calabria-_12592703.shtml
Alle dichiarazioni sopra riportate sono seguite alcuni giorni dopo le dichiarazioni sui social del parlamentare del PD Enza Bruno Bossio: “Gratteri arresta metà Calabria! E' giustizia? No è solo uno Show! Colpire mille per non colpire nessuno. Anzi si... colpire la possibilità di Oliverio di ricandidarsi. Il resto finirà in una bolla di sapone come il 90% delle sue indagini. E la ‘ndrangheta continuerà a prosperare come ha fatto in questi anni!!!”.
Ecco che allora la prima Commissione del Csm, presieduta dal Dott. Sebastiano Ardita (già Procuratore Aggiunto a Catania), ha deciso, all'unanimità di aprire un procedimento di "incompatibilità ambientale" nei confronti del procuratore generale Lupacchini, convocato quindi per essere ascoltato...
Il procuratore generale sarà sentito in merito alle dichiarazioni rilasciate nel corso dell'intervista riportata a Tgcom,  dove – a seguito della maxi operazione antimafia – avrebbe delegittimato pubblicamente l'operato del procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri parlando di “evanescenza di molte operazioni della procura di Catanzaro” ma anche in merito ad altri comportamenti che secondo la Prima Commissione appannerebbero l’immagine del magistrato e la sua capacità di operare con la necessaria indipendenza ed autonomia nel distretto...
L’intervento del CSM va visto quindi a tutela del Procuratore Gratteri e rappresenta un forte segnale nei confronti di quei funzionari istituzionali, che stanno gettando discredito sull'operato della magistratura in particolare su di un loro collega... 
Forse è meglio che si torni alla regola che "i panni sporchi vanno lavati in casa", senza utilizzare più trasmissioni televisive o social network per delegittimare l'operato di chi ha scelto di servire lo Stato mettendo a rischio non solo la propria incolumità, ma anche quella dei propri familiari, in una terra qual'e quella calabrese, sottoposta a tutt'oggi a prevaricazioni e soprusi da parte di quella criminalità organizzata, considerata dagli addetti ai lavori, tra le più violente nel mondo!!!
Dopo quanto sopra non posso che ricordare una frase del giudice Falcone: “Temo che la magistratura torni alla vecchia routine: i mafiosi che fanno il loro mestiere da un lato, i magistrati che fanno più o meno bene il loro dall'altro, e alla resa dei conti, palpabile, l'inefficienza dello Stato!!!”.

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