L’ultimo colpo, appena compiuto, è stato pianificato nei minimi dettagli, con una scelta strategica del momento: la notte di Capodanno.
Già... mentre la città era immersa nei festeggiamenti e le forze dell’ordine erano concentrate sulla sicurezza di migliaia di turisti, attratti dall’evento in diretta su Canale 5 da Piazza Duomo, i ladri hanno colto l’occasione per agire indisturbati.
Hanno bloccato tutte le vie di accesso al centro commerciale "Centro Sicilia" utilizzando veicoli pesanti rubati: un tir, un furgoncino, un autocarro e persino un escavatore. Questi mezzi, posizionati di traverso sulle strade e successivamente incendiati, hanno reso impossibile un rapido intervento delle autorità.
Intorno alle 00:20, la banda, composta da almeno dieci elementi con il volto coperto, ha utilizzato l’escavatore per sfondare l’ingresso posteriore dell’Apple Store. In pochi minuti hanno razziato iPhone, iPad e altri dispositivi elettronici di alta gamma, caricandoli su un furgone prima di dileguarsi.
Le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche hanno confermato che il furto era stato organizzato con estrema cura. La scelta della notte di Capodanno non è stata casuale: il caos dei festeggiamenti, l’impiego massiccio delle forze dell’ordine in centro e il clima di distrazione generale hanno creato il contesto perfetto per agire.
Sebbene il valore della merce rubata non sia ancora ufficiale, si stima che il bottino sia di notevole entità.
Nella stessa notte, altre due spaccate hanno colpito negozi di ottica e profumeria lungo il Corso Italia. Anche in questi episodi, i malviventi hanno distrutto le vetrine, portando via merce di valore prima di sparire nel nulla.
Questi episodi evidenziano un crescente allarme sulla sicurezza a Catania.
Come ho riportato in un precedente post: “Dopu cà a Sant'Aita a rubbaru, ci ficiru i potti di ferru”.
Non sorprende quindi che anche la direzione del "Centro Sicilia" abbia annunciato un potenziamento delle misure di sicurezza, con controlli intensificati e nuove strategie di sorveglianza.
È evidente che ci troviamo di fronte a bande altamente organizzate, capaci di pianificare e realizzare furti con modalità sempre più sofisticate.
Come ho scritto nel titolo d’apertura, questa dinamica ricorda in modo inquietante quella della banda de "La Casa di Carta".
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