Presidenti Mattarella e Draghi, vi prego... basta con proclami e belle parole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, d'altronde permettetemi di aggiungere come poco o nulla ne sapete Voi su questo argomento ed allora mi chiedo, perché non affidarsi a chi viceversa da sempre opera in quello specifico settore!!!
Il sottoscritto ad esempio opera da oltre trent'anni in qualità di R.S.P.P. (oltre che come Coordinatore e Formatore...), ed in questo lungo periodo mi pregio di non aver mai avuto un solo incidente grave nei cantieri da me seguiti e posso assicurarvi che non si è trattata di semplice fortuna!!!
Ora, se per un istante avete pensato che quanto sopra sia stato dovuto ad una mera casualità, no... posso assicurarVi che quanto accaduto è stato dovuto in quanto il sottoscritto, perdonatemi la frase scurrile - "ci ha scassato la minch... ogni giorno a tutti, ai lavoratori, ai colleghi, a quanti erano per c/ di tutte le imprese presenti incaricati come preposti/addetti e quant'altro alla sicurezza", affinché ciascuno di essi compiesse costantemente quel proprio dovere, senza mai distrarsi e soprattutto mettendo in pratica quelle necessarie misure di prevenzione e protezione e salvaguardia di ogni fase lavorativa...
Ma il problema fondamentale non può essere ridotto nel mettere in pratica quanto riportato in quel testo unico del D.L.vo 81/08 e s.m.i., già... perché serve a poco conoscere quelle norme se poi di fatto queste non vengono applicate o dovrei aggiungere controllate, proprio da chi per primo dovrebbe imporle quelle regole o ancor peggio controllare che esse vengano di fatto applicate, da parte di quegli stessi individui che se ne fottono!!!
Permettetemi altresì di aggiungere che il sistema per come è strutturato - mi riferisco alla gestione della sicurezza sul lavoro (in sigla SGSL) da parte delle imprese - è totalmente inconcludente; difatti, se chi dovrebbe controllare e/o verificarne l'operativa sul campo, risulta di fatto sottomesso a quel proprio datore di lavoro, lo stesso che solitamente ha come primo obiettivo quello di mirare esclusivamente alla produttività a scapito della sicurezza, è evidente come tutto il sistema della sicurezza implodi su se stesso...
Vi è infatti la necessità di cambiare quelle regole, chi svolge la funzione di controllo deve essere slegato da quel rapporto di sudditanza che lo lega all'impresa stessa; quanto riportato vale anche anche per chi svolge, come professionista esterno, la funzione di CSE...
Presidenti, comprenderete bene che se nei lavori privati (ma potrei estendere il concetto anche per quelli pubblici) la figura posta a controllo delle procedure previste risulta esser troppo rigida o professionalmente distaccata dal Committente (lo stesso che d'altronde paga le sue fatture), già... se nel suo operare in maniera ligia al dovere evidenzia un atteggiamento energico, fermo, risoluto, non permettendo alle imprese o ai lavoratori di violare anche uno solo di quegli adempimenti, ecco che quel serio professionista difficilmente verrà premiato dall'imprenditore in questione, anzi difficilmente verrà nuovamente incaricato perché al suo posto verrà scelto un collega più disponibile a chiudere un occhio e forse anche due...
La stessa cosa vale peraltro per l'RSPP, l'addetto "Preposto" ed altri, che fintanto dipendono direttamente dallo stipendio ricevuto da quell'imprenditore (mi riferisco a quelle figure negligenti, perché ve ne sono tanti altri che dimostrano con i fatti di tenerci seriamente alla sicurezza), è evidente come quel loro potere decisionale vale poco o nulla!!!
Difatti, riuscire a far la voce grossa, imporsi su quelle scelte fondamentali per la messa in pratica della sicurezza sui luoghi di lavoro, procedere ad esempio con i necessari acquisti dei Dpi individuali e collettivi, far realizzare - al di fuori degli orari di lavoro - tutte quelle necessarie formazioni ai responsabili, addetti ed anche agli operatori dei mezzi d'opera, ecco... passa tutto in secondo piano quando quel rapporto - necessario far fronte a quella inadeguata sicurezza nel cantiere - comporterà di fatto, l'allontanamento di quel responsabile o ancor peggio, ad un eventuale modifica del rapporto contrattuale.
Ed infine, bisogna analizzare un'ulteriore condizione negativa; sì... quella relativa ai "Committenti"!!! Quest'ultimi sono bravi a manifestare a grandi titoli di voler adottare all'interno della propria società quanto necessario per portare a zero i rischi connessi durante le lavorazioni previste in quei loro cantieri, trasferendo tra l'altro quel messaggio ache ai loro partner affidatari e di conseguenza alle imprese subappaltatrici, ma effettivamente, quanto sopra viene realmente compiuto oppure resta soltanto una finzione???
Infatti, se la "sicurezza" resta esclusivamente sulla carta, se sono proprio quest'ultimi i primi a limitarsi ad adottare in maniera seria quelle procedure, espletando quindi attraverso i loro tecnici soltanto quanto necessario per essere in regola sotto il profilo buriocratico, senza però intervenire in maniera concreta su quelle evidenziate problematiche, già... a cosa serve quanto sopra???
Vorrei ricordare tra l'altro come taluni cosiddetti "general contractor" in fase di definizione del contratto d'appalto, fanno firmare agli imprenditori di quelle imprese in subappalto o anche ai vari fornitori, vincoli di riservatezza, affinché nulla di ciò che accade all'interno di quelle commesse venga riportato all'esterno, in particolare ai media: non è che forse la reale intenzione è quella di non far giungere nulla all'esterno, in particolare a quei cosiddetti organi competenti o ancor più giudiziari???
Permettetemi di aggiungere come la circostanza peggiore è difatti rappresentata quando questi - pur venendo a conoscenza delle criticità presenti in quei loro cantieri - non si adoperano minimamente per attuare le necessarie risoluzioni, anzi, viceversa, si chiudono a riccio, forse più per salvare l'onorabilità di quella loro struttura e soprattutto per tutelare quei loro raccomandati, solitamente impreparati e/o certamente inadeguati per occupare quelle posizioni così strategiche e soprattutto decisionali??? D'altronde di esempi da prendere in questo Paese ne abbiamo in gran quantità...
Ma d'altronde loro sono perfettamente come tutti in questo nostro Paese, cercano di salvaguardare il proprio orticello, già... quel posto di lavoro ricevuto senza alcun merito, che li obbliga successivamente ad adattarsi a quel sistema ambiguo, al mancato rispetto delle norme previste dai CCNL, a quanto riportato nei Capitolati d'Appalto, alla salvaguardia delle vite umane, già... essi, come buoni lacchè, mirano principalmente a seguire gli ordini ricevuti, procedendo nella direzione della produttività, affinché quei tempi previsti nei cronoprogrammi vengano rispettati, rimettendo ad altri - mi riferisco alle imprese affidatarie o in suvappalto - tutti i problemi connessi con quelle fasi lavorative programmate, in particolare le responsabilità connesse da eventuali incidenti in cantiere.
Sì... cari Presidenti, continuiamo a parlare di Sicurezza sui luoghi di lavoro, tanto più di parlarne in questo nostro Paese cosa si fa: intanto oggi a causa vostra, piangiamo altri quattro morti, ma vedrete non saranno gli ultimi e difatti sono certo sin d'ora di poter preannunciare che tra qualche anno, il sottoscritto, si ritroverà ahimè... a parlarne nuovamente in questo suo blog!!!
Cordialmente, Nicola Costanzo
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