Ho acquistato un libro che mi ha lasciato senza parole...
S'intitola: "Il libro nero della magistratura. I peccati inconfessati delle toghe italiane nelle sentenze della Sezione disciplinare del CSM"
Bisogna riconoscere innanzitutto il merito del Presidente del CSM, chè è stato capace di aver messo a disposizione dello scrittore Stefano Zurlo tutte quelle sentenze...
Il giornalista inviato de "Il Giornale" e conosciuto dal pubblico televisivo per aver seguito nel corso della professione parecchie inchieste tra cui "Mani pulite" ed altre ancora, tra cui il processo del delitto Cogne...
Ecco quindi i verbali inediti di quei magistrati, analizzati non sotto il profilo professionale, ma bensì uomini, con tutte le debolezze che proprio la natura umana manifesta nel quotidiano...
Leggiamo di comportamenti cui si resta basiti, già non si crede che quanto accaduto possa essere realmente successo, non a loro, non da quegli uomini, perché essi sono di fatto... dei magistrati!!!
Cosa dire... si resta interdetti, già più si leggono quelle pagine e maggiore fatica si ha nel riuscire a proseguire in quella lettura...
In quelle pagine vi è raccontato di tutto, da quelle spartizioni, nomine, agli accordi sottobanco fra le correnti di cui tra l'altro abbiamo avuto in questi mesi di conoscerne gli eventi...
Uno vero schifo, già... è tutto deplorevole, altro che "covid", qui l'infezione è stata talmente diffusa d'aver contagiato la maggior parte di quella casta "togata"!!!
Si legge di giudici capaci di depositare sentenze con mesi e mesi di ritardo ed altri ancora che hanno dimenticato in cella gli imputati per quasi due mesi...
Ma poi vi sono le vicende personali, quelle che hanno coinvolto l'uomo... non il magistrato, in quella sua abituale vita, con gli stessi problemi vissuti da ciascuno di noi, quelli esistenziali, professionali, personali, nei confronti del proprio coniuge, nei riguardi dei propri figli oppure di coloro estranei...
Eccoli quindi quei magistrati, vi sono quelli che nel corso del proprio operato hanno smarrito le pratiche e i fascicoli loro assegnati, vanificando così anni e anni di processi.
Magistrati che sono stati ovviamente processati dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, ma si sa... molti di essi sono stati assolti perché come ripeto sempre, il sistema giudiziario presenta tante di quelle falle che è alquanto facile infiltrarsi e riuscire ad individuare tutte quelle necessarie scappatoie!!!
Difatti ecco le motivazioni a loro giustifica: "troppo lavoro, il sistema non funziona, i problemi familiari, la separazione dalla moglie, la malattia grave di un congiunto, etc...".
Altri ancora invece non sono sfuggiti alla spada di Damocle... già a quella condanna pronunciata dai loro colleghi che però nei loro casi, si sono dimostrati alquanto clementi con verdetti soft che si sono cloclusi con semplici ammonimenti...
In alcuni casi limiti si è persa l'anzianità e in circostanze ancor più rare si è proceduto con l'espulsione, ma di questi processi e sono centinaia - molti di essi svolti dinnanzi al CSM - non se ne mai parlato, anzi la maggior parte di quei processi sono stati celebrati nel silenzio assoluto e nel silenzio si sono chiusi!!!
Ma in tutto ciò vi è una parte nascosta peggiore di quella professionale... ed è quella personale!!!
Si legge nel libro di magistrati che chiamano i carabinieri per non pagare il conto al ristorante o di altri che dopo aver distrutto l'auto del coniuge, dinnanzi alla presenza delle forze dell'ordine, attaccano con linguaggio fortemente scurrile che neppure il più volgare delinquente avrebbe saputo utilizzare...
Già peccati inconfessabili, comportamenti violenti compiuti nei confronti del proprio coniuge, ma c'è anche chi è andato oltre, in situazioni gravi (pedopornografiche), che non possono certamente essere riportare in questo blog...
Cosa aggiungere... posso soltanto consigliarvi di acquistare questo libro, se pur prevedo la vostra totale disapprovazione e delusione per quegli uomini indegni, individui che nulla hanno che fare con una categoria che merita tutto il nostro rispetto, un ordine che ha visto alcuni suoi uomini morire nel compimento del proprio dovere e che vede ancora oggi molti di essi, portare avanti il proprio incarico come fosse la missione di una vita...
Già...
non mischiamo acqua di sorgente con acqua di fogna", ed è a quest'ultimi che mi rivolgo dicendo "grazie" per ciò che fanno ogni giorno, pur sapendo delle difficoltà che debbono affrontare operando in un sistema che si dimostra ahimè corrotto e che a seconda delle circostanze, condiziona e mette in pratica tutti quegli espedienti a cui molti suoi uomini devono sottostare, in quanto ricattabili...
Ma come ripeto spesso, alla fine... "la giustizia vince su tutto"!!!