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giovedì 30 novembre 2023

CTS??? Inviata al Presidente G. Armao una formale richiesta di audizione.

Continuando con il post pubblicato alcuni giorni fa su quanto anticipato verbalmente dal Presidente del “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna” Dott. Alfio Grassi - https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/11/cts-il-presidente-alfio-grassi-mi-ha.html ecco che oggi sono stato informato di una richiesta di audizione delle associazioni di categoria tra cui quella da Egli rappresentata “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna” e la “CONSICAV” e “CNA Sicilia"; ho saputo altresì che doveva aderire anche un'altra associazione di categoria del settore cave, ma alla fine ha preferito astenersi.

Insieme, hanno ufficialmente richiesto al Presidente Dott. Gaetano Armao (considerato i plurimi reclami pervenuti dagli associati in ordine ai procedimenti ambientali di competenza della CTS) di essere auditi con urgenza, per poter riferire su disfunzioni della Commissione Tecnica Specialistica del "Servizio 1 VIAVAS dell’ARTA SICILIA" che da anni stanno arrecando - in violazione dei principi regolamentari e normativi a cui spetterebbe l’obbligo di attenersi - in particolare nel creare disagi agli esercenti di cava e pregiudicando, in taluni casi, perfino la stessa continuità aziendale.

Quanto sopra, è determinato dagli inaccettabili ritardi del fine istruttoria nei procedimenti ambientali e non di meno, dal discutibile metodo di valutazione adottato per alcuni progetti di cava. 

Lo stesso Presidente Grassi mi ha evidenziato l’ingiustificabile aggravio burocratico che si registra sulle procedure ambientali dei progetti di cava che sta comportando serie problematiche organizzative logistiche per l’avvio dei cantieri di opere pubbliche connesse all’attuazione del PNRR, per i quali si stanno riscontrando delle oggettiva difficoltà, nello specifico per l'approvvigionamento delle materie prime estrattive, cui sarà possibile sopperire soltanto attraverso un efficiente funzionamento della CTS, nonché mediante un celere e puntuale rilascio di tutte le autorizzazioni di rinnovo e/o apertura di cave.

Ho richiesto infine al Dott. Grassi di esser informato sull'eventuale esito dell'incontro, vista tra l'altro la pressante domanda di alcuni miei lettori che hanno sull'argomento un personale interesse, essendo molti di essi cavatori.

Un riscontro che premetto (verbalmente) mi è stato già cordialmente confermato.  

mercoledì 29 novembre 2023

Ma se alla legalità e trasparenza si contrappongono poi appalti al massimo ribasso...

Concordo con quanto affermato dalla Segretaria regionale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, durante un convegno organizzato per ricordare il sindacalista Mico Geraci, ucciso dalla mafia 25 anni fa... 

Già: "La legalità nel lavoro è fatta di contratti applicati e lavoro pulito e rispettato, oggi nei cantieri purtroppo molto spesso si procede con appalti a massimo ribasso, questo non fa altro che ferire il lavoratore e non portare trasparenza nel territorio”!!!

D'altronde abbiamo visto come imprese - solo sulla carta - sono state in grado in questi anni di aggiudicarsi degli appalti, per poi dimostrare d'esser incapaci di portare al termine i lavori o di non effettuarli a regola d’arte, causa proprio dei ribassi d’asta fuori da ogni logica di mercato.

Problematiche che vengono di fatto riversate sulla manodopera o nelle qualità delle forniture, il più delle volte scadenti, cui si giungono una serie di furbate che non sto qui a riportare, ma che dovrebbero spingere le Istituzioni pubbliche a dei controlli più accorti o quantomeno più accurati rispetto a quanto solitamente avviene nella realtà, mi riferisco ad esempio al rispetto delle lavorazioni previste nei capitolati d'appalto .

Bisogna quindi - una volta e per tutte - decidersi se continuare a tirare sul prezzo nelle opere pubbliche, pensando quindi che il ribasso a base d'asta sia falso e che le imprese ci si aggrappano pur di ottenere l'appalto oppure se si vuole procedere in maniera corretta, cioè, coinvolgendo le associazioni di categoria ed i professionisti "seri", quelli addetti della progettazione, puntando ad ottenere il meglio per l'opera da realizzarsi, sostenendo di fatto la qualità e disdegnando qualsivoglia forma d'illegalità e di risparmio, il più delle volte realizzato con meccanismi elusivi, che conducono solitamente ad avere bassa qualità sia del personale che dei materiali!!! 

martedì 28 novembre 2023

Il Comune di Giardini Naxos??? Se alle parole espresse - Cateno De Luca - darà seguito agli esposti, sicuramente si giungerà presto al commissariamento!!!

Non so quanti di voi hanno visto questo video publicato nella propria pagina personale di Facebook: https://fb.watch/oBWdZER6BE/ ma certamente ascoltare quei dati - anticipati da una premessa "Non ho paura delle mafiosita’ politiche: ecco come a Giardini Naxos si continua a falsificare i bilanci del comune!" - lascia tutti o quantomeno i non addetti ai lavori, certamente basiti!!! 

E sì... perché tra l'indifferenza generale o quantomeno tra i suoi silenzi assordanti, c'è stato chi come il sottoscritto (ma anche altri...), che ha cercato di far emergere quanto stesse accadendo all'interno di quel "Consorzio Rete Fognante" e dei suoi quattro Comuni consorziati cui esso fa riferimento l'impianto e precisamente Taormina, Giardini Naxos, Castelmola e Letoianni...  

Evito di pubblicare le denunce presentate presso le autorità competenti in questi lunghi anni, mi permetto quindi di pubblicare i post realizzati per far comprendere quanto stesse ahimè accadendo dal 2016 ad oggi:

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/07/si-ora-che-e-iniziata-la-stagione.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/05/consorio-rete-fognante-finalmente.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/02/ultime-notizie-dal-consorzio-rete.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/il-consorzio-della-rete-fognante-secco.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/consorzio-fognario-si-cerca-in-tutti-i.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/sequestrato-il-depuratore-di-giardini.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/12/consorzio-fognario-dellalcantara-ma.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/ho-letto-ieri-un-post-pubblicato-su-la.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/quella-tassa-di-depurazione-del-comune.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/foce-dellalcantara-un-tempo-oasi.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/10/nominato-il-commissario-per-il.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/08/tra-lindifferenza-delle-istituzioni-ce.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/e-dire-che-lo-chiamano-impianto-di.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2016/07/mare-nostrum-no-mare-monstrum.html

e per ultimo quanto pubblicato dal Presidente attuale del Consorzio:
https://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/06/il-consorzio-della-rete-fognante-secco.html

Vorrei tra l'altro ricordare un post che riportava: "Consorzio Rete Fognante: si cerca in tutti i modi d'evitare il commissariamento!!! Non è che forse qualcuno si preoccupa del rischio che si potrebbero scoperchiare circostanze alquanto sgradevoli???" e debbo dire (col senno di poi) che se il Sindaco di Taormina e leader di "Sud chiama Nord" dovesse procedere con gli esposti dichiarati pubblicamente, beh... anticipo che condurrà quel Comune di Giardini Naxos, sicuramente al Commissariamento!!!  

Ma d'altronde ritengo non sia più possibile procedere per come finora fatto, peraltro quell'impianto mal funzionante ha determinato un danno non solo all'ambiente corcostante, ma anche a tutti i proprietari di appartamenti e di strutture turistiche posti limitrofi ad esso, trovandosi ahimè danneggiati non solo sotto il profilo salutario ma anche patrimoniale, viste le ripercussioni che hanno subito - a causa di quel insoddisfacente funzionamento - le loro proprietà...

La verità è che tutti coloro che hanno partecipato a quella catastrofe andrebbero denunciati, (ma non solo, già... si potrebbe pensare di sequestrare, a titolo di garanzia, il patrimonio personale e/o familiare, fino alla determina di un'eventuale procedimento giudiziario...), siano essi stati, in questa vicenda, Politici, Dirigenti, Funzionari, ma anche pubblici ufficiali e quindi addetti ai controlli... 

La Procura Nazionale di Messina dovrebbe indagare a fondo su questa vicenda, sin da quando è stata selezionata quell'area per realizzare quest'impianto di depurazione, ricordo in un sito protetto conosciuto nel mondo come - Parco Fluviale dell'Alcantara - per poi procedere nell'evidenziare le cause dei mancati pagamenti in maniera puntuale da parte dei Comuni interessati che hanno avuto quali conseguenze, non solo la carenza delle mantenzioni dell'impianto stesso, ma bensi di  determinare a molti cittadini le problematiche sopra evidenziate (a questi ultimi - se mi è consentito - consiglio di rivolgersi ad uno studio legale, per verificare se esistono le condizioni per procedere con una "class action", già... con un'azione legale collettiva nel caso in cui essi siano stati vittime di raggiri, disservizi, ecc., al fine di ottenere un risarcimento per i danni morali e materiali subiti da parte di chi negli anni si è reso di fatto responsabile!!! 

In uno dei miei post avevo scritto: cercate i soldi e risoverete il problema!!!

lunedì 27 novembre 2023

Attenzione alle speculazioni e alle mafie che riciclano nella montagna!!!

"Basta nuovi impianti di risalita e piste da bob. Investiamo invece nei servizi necessari per far rimanere i giovani in montagna e in nuove forme di turismo"; Don Ciotti, fondatore di "Libera" interviene al Congresso Nazionale del Cai che si è svolto a Roma alcuni giorni fa.

«Non possiamo permetterci di separare l’etica dalla bellezza. Le montagne, come per tanti, anche per me sono l’immagine  di un cammino spirituale che ho cercato di percorrere, con tutti i miei limiti. Hanno un’anima, e noi dobbiamo diventare capaci di ascoltarle e d’accoglierle. Mi hanno aiutato a guardare al cielo e a Dio, senza mai dimenticare le responsabilità  a cui ci chiama la terra. Ed allora non si può non rileggere  la Laudato sì, l’encliclica verde di papa Francesco e la recente esortazione apostolicia Laudate deum, perché - osserva il sacerdote - ci invitano a vivere la cura della casa comune e a non dimenticarci il passaggio fondamentale dalla transizione ecologica”.

D'altronde, come non essere d'accondo, basti osservare come le cose in questi anni non siano per nulla migliorate, e difatti lo stesso Don Ciotti proseguendo cita i passi dell’intervento dil Papa Francesco quando invita tutti a "fare attenzione a quei soggetti potenti che vogliono influenzare l’opinione pubblica quando hanno intenzione di avviare un progetto a forte impatto ambientale ed elevati effetti inquinanti: gli abitanti della zona dove si vogliono fare certe operazioni, vengono illusi, parlando di progresso locale che si potrà generare, e di opportunità economiche e occupazionali da cogliere. Ma, intanto, fanno i loro affari sporchi. E’ un inganno"!!!

Lo stesso Papa difatti in un intervento aveva affermato: “voglio chiedere in nome di Dio alle grandi compagnie estrattive, minerarie petrolifere, forestali, agroalimentari  di smettere di distruggere i boschi,  le aree umide  e le montagne di smettere di inquinare i fiumi e intossicare i popoli e gli alimenti”. 

Ed ora Don Ciotti invita tutti ad una riflessione: "Siamo ormai a un punto di rottura e siamo chiamati tutti ad affrontare questa doppia crisi climatica e la riduzione della bio-diversità"!!!

Tutti parlano di montagna, di “green”, di comunità, di valori come cooperazione, solidarietà, redistribuzione dei beni, ed oggi dobbiamo chiederci quanto rimane di quei valori e perché la montagna si sia lasciata omologare ai bisogni delle città e dei cittadini...

"Alcuni la amano, ma molti la usano, la consumano - denuncia con queste parole il fondatore di Libera quanto sta accadendo, che poi pone interrogativi a cui non si può sottrarre chiunque abbia a cuore l’ecosistema montagna...


Uno strappo tra quella cultura del passato e il vivere di oggi: "Già... dove stanno i servizi essenziali per le persone che vivono in montagna? La salute, la scuola, la cultura, la banda larga? I nostri monti sono sempre più impoveriti di servizi. E ciò toglie libertà e dignità alla nostra gente. Perché i suoli fertili sono stai erosi dalla cementificazione  selvaggia e da un’urbanistica cieca? Perché la grande speculazione riguarda anche le “alte quote”? Chi sono questi imprenditori che fanno investimenti con pochi controlli?». 

Ed ancora: "Abbiamo  scoperto forme di riciclaggio anche di organizzazioni criminali mafiose che vanno a investire in zone montane stupende. E c’è chi concede loro deleghe in bianco non tenendo conto di tutto questo!!!

"E' tempo di incentivare una nuova filiera che metta insieme agricoltura, turismo, cultura e storia. Abbiamo ragazzi che vorrebbero portare il loro contributo nelle loro terre, diamo quindi una mano a rimanere, invece che spendere soldi per piste da bob inutili. Ritorni l’acqua ad essere un bene pubblico. i parchi sono risorse naturali straordinarie che vanno tutelate e valorizzate e cosa ci impedisce di farne altri? Dobbiamo, insomma, favorire una nuova frequentazione della montagna. 

Infineconclude Don Ciotti: gli impianti da sci sono sufficienti. Facciamo in modo che funzionino bene. Non c’è bisogno di turbare ulteriormente l’ambiente!!! 

domenica 26 novembre 2023

Certo sarebbe grave se realmente un testimone avvisò sulla lite tra Filippo e Giulia Cecchettin, se poi nessuna pattuglia raggiunse il luogo dove stava avvenendo l'omicidio.

Non desidero alimentare una polemica, ma certamente un'inchiesta su quella richiesta d'aiuto - secondo il sottoscritto - andrebbe compiuta!!!

D'altronde comprendo quanto non sempre è facile immischiarsi nei diverbi altrui, anche perché il più delle volte ci si ritrova ahimè inguaiati...

Il sottoscritto (che rappresenta proprio uno di quei soggetti, che i cazz... altrui non se li sa fare), si è trovato nel corso della propria vita ad affrontare una decina di situazioni più o meno analoghe, per fortuna non così gravi, ma che mi hanno visto in ogni caso coinvolto... 

Mi consola sapere che alla fine, quel mio intervento, sia servito quantomeno a non far degenerare quella momentanea conflittualità, ma certamente ripensandoci, penso di essere stato il più delle volte istintivo o chissà forse precipitoso, anche perché l'essermi inserito in quella diatriba, ha permesso sì... che si concludesse, ma in quel preciso momento, quanto compiuto, ha comportato al sottoscritto non pochi problemi.

D'altronde, se dovessi raccontare quanto più volte mi è (ahimè) accaduto ci vorrebbe un libro e sono certo che la maggior parte di voi quelle vicende l'avrebbe sicuramente evitate, mi riferisco in particolare a tutta una serie di situazioni spiacevoli a cui da ragazzo sono stato partecipe!!!

Ho letto ora di una registrazione sulla chiamata effettuata da un testimone che proprio la sera dell'11 novembre scorso, chiamò il 112 per segnalare la lite nel parcheggio di Vigonovo (Venezia) - la telefonata si è poi rivelata essere la prima aggressione che l'ex fidanzato Filippo Turetta ebbe nei confronti di Giulia Cecchettin - ed ora è stata acquisita dalla Procura di Venezia.

Certamente, la circostanza per la quale nessuna pattuglia si recò sul posto segnalato non è certamente qualcosa di positivo; qualcuno ha aggiunto che uno dei motivi per cui non si diede seguito a quella richiesta d'aiuto è dovuta al fatto che il testimone non seppe dare al telefono dettagli precisi come ad esempio il numero di targa. 

La verità - lo dico per esperienza personale - è che la maggior parte delle volte non si viene presi in considerazione, si pensa ad una abituale lite tra familiari, condomini, quelle classiche ragazzate, etc...

Io stesso ricordo come alcuni anni fa (mentre attendevo mia figlia adolescente che entrasse in un locale per una festa organizzata dagli studenti del suo liceo) all'esterno di un locale, si fosse formata una marea umana di ragazzi che provava ad entrare all'interno di quella discoteca, seppur molti di loro non possedessero l'invito...

Dopo alcuni minuti, quella massa degenerò in rissa, prima una, poi due, poi la terza, con tutti quei ragazzini nel mezzo che non sapevano cosa fare e nessuno ovviamente interveniva, neppure quegli energumeni buttafuori posti all'esterno!!!

Ecco che a quel punto, il sottoscritto, insieme ad altri genitori ci siamo posti a barriera tra quelle "bande" contendenti, provando quantomeno a calmare gli animi già di loro caldi, tra l'altro vorrei aggiungere che in quel preciso momento una ragazza cadendo si era fatta male e quindi eravamo stati costretti a chiamare l'ambulanza ..

Ma la lite purtroppo non diminuiva, tra l'altro eravamo pochi quelli intervenuti a sedarla, già... la maggior parte (come sempre avviene in questi casi...) stava lì a guardare, ed allora, non potendo più limitare quella rissa, ho provveduto a chiamare il 112.

Chi non ha mai telefonato alle nostre forze dell'ordine non sa che prima di rispondere da quel preposto ufficio, si riceve un messaggio preregistrato che avvisa di come la chiamata in atto "verrà registrata"!!! 

Poco m'importa, mi presento e comunico all'operatore quanto sta accadendo e richiedo urgentemente che venga inviata una pattuglia!!! Mi sento rispondere che forse si tratta di una semplice lite tra ragazzini; ovviamente a quella risposta banale, faccio presente che è stata già chiamata un'ambulanza e che se non s'interviene in maniera celere, qualche altro ragazzo/a sarebbe finito certamente in ospedale.

L'ennesima risposta evasiva mi comunicava che in quel momento le pattuglie erano occupate, ma che comunque avrebbe avvisato i colleghi...

Passano quasi 25 minuti ma non si vede nessuno, anzi no... una pattuglia passa dinnanzi ma non si ferma!!!

A quel punto richiamo, mi ripresento e chiedo se egli rappresenti lo stesso operatore con cui poco prima mi ero parlato telefonicamente, mi conferma di essere lui, a quel punto chiedo i motivi per cui non si fosse vista neppure una pattuglia e ricevo la stessa risposta di prima: "sono impegnati e via discorrendo...".

A questo punto, il sottoscritto richiede a quell'operatore di presentarsi, ovviamente non con il proprio nome e cognome, bensì con il proprio "numero" ed ecco che improvvisamente egli inizia a svincolarsi, dice di non comprendere la mia domanda, anzi mi risponde in maniera altezzosa, quasi che gli avesse dato fastidio quella interlocuzione e difatti le sue risposte hanno un ché di intimidatorio, ed allora a quel punto faccio presente che la chiamata in corso non è soltanto registrata da loro, ma anche il sottoscritto i quel momento, avendo istallato sul proprio cellulare un software di registrazione, stava di fatto registrando, preannunciando che quanto stava in quel momento accadendo dinnanzi a quel locale, se fosse sfociato in qualcosa di grave, sarebbe emerso in tutta la sua gravita non solo attraverso la Procura, ma anche in tutti i media/social, tra cui anche il mio blog e ovviamente ciascuno ne avrebbe pagato direttamente con le proprie responsabilità, soprattutto nel caso in cui quella baraonda generale, fosse degenerata provocando qualche vittima!!!

Concludo, dopo meno di dieci minuti sono giunte 4 pattuglie, il locale è stato chiuso perché non vi era alcuna sicurezza e migliaia di ragazzi sono stati finalmente fatti allontanare!!!

Cosa voglio dire con questo racconto, che a volte basta un intervento immediato per salvare qualcuno, ma ahimè per riuscirci non basta il solo coraggio di chiamare, ma serve anche molta ostinazione, altrimenti può capitare di non essere ascoltati oppure che quelle nostre richieste siano ritenute banali o irrilevanti!!!   

Ed allora viene da chiedersi: se quella chiamata fosse stata presa sul serio, avrebbe forse salvato Giulia? 

Non lo sappiamo e non lo sapremo mai, ma è per questo motivo che diventa fondamentale intervenire quando si vede o si sente qualcosa, perché il silenzio a volte è come quel femminicidio: uccide!!! 

Diceva Martin Luther King: ciò che mi spaventa di più non è la violenza dei cattivi, ma è l'indifferenza dei buoni!!!  

sabato 25 novembre 2023

25 Novembre - Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Avevo già scritto un post su questa data così importante - https://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/11/25-novembre-una-data-importante.html ed oggi, dopo quanto accaduto nuovamente in quest'anno 2023 a tutte le vittime di femminicidio, riscrivo con l'auspicio che - una volta e per tutte - non si ripetano più quegli atti di violenza finora ahimè riproposti.  
Permettetemi tra l'altro di avvisare su una manifestazione organizzata stasera da alcuni amici del Comune di Gravina di Catania, proprio su questo argomento, alle ore 18.00 presso il Parco Borsellino. 
Ora, a pochi giorni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni sequestrata e uccisa dall'ex fidanzato che non accettava la fine della loro relazione, il Senato ha approvato (finalmente) all'unanimità il nuovo decreto legge contro la violenza sulle donne che aumenta quelle necessarie tutele a rafforzamento della prevenzione secondaria ossia la prevenzione della violenza dopo che la vittima ha denunciato attraverso il potenziamento delle misure cautelari e l'anticipazione della soglia della tutela penale. 
Il nuovo Ddl Rocella "Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica "è composto da 19 articoli, che vanno dalla stretta sui "reati spia", alla verifica del braccialetto elettronico, all'arresto in flagranza differita ed anche alla formazione di operatori e magistrati.
Si parte innanzitutto dalla necessità di velocizzare le misure cautelari e preventive che il giudice dovrà stabilire entro 30 giorni; per quanto concerne i cosiddetti "reati spia" e cioè tutti quei reati perpetrati in ambito familiare/affettivo ai danni delle donne, con lo scopo di controllarle, impaurirle o ancor peggio limitarne la libertà personale. 
In presenza di questi illeciti penali, che vanno dallo stalking al "revenge porn", dalla costrizione o induzione al matrimonio, alla violenza privata, dalla minaccia aggravata, allo sfregio della vittima con sostanze chimiche o quant'altro, la vittima può chiedere al questore l'ammonimento, che ha una durata minima di 3 anni!!!
Ed ancora, nel caso di manomissione del braccialetto, la durata della sorveglianza speciale si estende a quattro anni e se l'uomo violento rifiuta di indossare il braccialetto elettronico, la misura non può essere inferiore ai tre anni. 
Inoltre, inoltre il divieto di avvicinamento alla vittima, che si estende a 500 metri dall'abitazione della donna e dai luoghi da lei abitualmente frequentati e nel caso di prove come foto e riprese video che testimoniano la sua vicinanza al luogo della donna o anche un eventuale reato commesso da quell'uomo violento, è previsto l'arresto in flagranza differita, che può scattare entro 48 ore. 
Ed infine, la formazione, a cominciare dalla famiglie che debbono dimostrare al loro interno di possedere quell'educazione "emotivo-sentimentale", per poi passare alle scuole medie e superiori, attraverso convegni e uso di ore extra-curriculari, il tutto previo accordo con le famiglie degli studenti.
L'invito è quello di non voltarsi mai dall'altra parte, in particolare se si è testimoni di un episodio di violenza, bisogna sempre intervenire e denunciare alle forze dell'ordine, le quali, dovranno - sempre e soprattutto celermente - inviare una pattuglia per verificare quanto accaduto (su questa ultima affermazione, mi riprometto di realizzare tra qualche giorno un ulteriore approfondimento...) e procedere per come ora previsto dal ddl!!!

venerdì 24 novembre 2023

CTS??? Il Presidente Alfio Grassi mi ha preannunciato alcune novità...

Premetto che alcuni giorni fa ho incontrato casualmente - all'interno di un Aula penale del Tribunale di Catania, nella quale ero presente per assistere all'udienza - il Presidente del “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna”, Dott. Alfio Grassi. 

Conclusosi il procedimento, ho approfittato per chiedere ad Egli se vi fossero delle novità con il "CTS" (Comitato Tecnico Specialistico) ed in quella circostanza, il Dott. Grassi, mi ha comunicato che era in attesa di ricevere alcune risposte e quindi, dopo esserci scambiati i reciproci contatti, mi ha avvisato che sarei stato da Egli contattato, appena fossero emersi degli sviluppi significativi.

E difatti proprio stamani ho ricevuto una Sua telefonata con la quale m'informava che si stava per procedere con la richiesta di un'audizione da parte delle associazioni di categoria tra cui quella da Egli rappresentata, per l'appunto il “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna”, in rappresentanza dei loro associati, esercenti di cava che operano nel territorio regionale.

Sono venuto a conoscenza quindi che...

CONTINUA

 

giovedì 23 novembre 2023

Una vergogna: 92 Comuni siciliani hanno subito l’onta dello scioglimento, di cui tre negli ultimi 18 mesi!!!

Quando si dice: "ma da chi siamo governati..."!!!

Già... a leggere i numeri dei comuni sciolti per mafia si resta senza parole. 

Peraltro, basti osservare i dossier pubbliati nel  web dove sono disponibili dati aggiornati, analisi tratte da relazioni allegate ai decreti di scioglimento, sintesi dei documenti parlamentari, spunti di riflessione ed anche proposte relative all’attuale normativa, che hanno come  obiettivo quello di stimolare una riflessione su questo inquietante fenomeno che provoca lo scioglimento di un Comune al mese e la sospensione non solo della democrazia, ma di creare danni ingenti al tessuto socio-economico dei territori interessati. 

Difatti, in questi lunghi anni sono stati ben 383 i decreti di scioglimento in 11 regioni, di cui 280 hanno riguardato consigli comunali, nei quali sono stati coinvolti sindaci, assessori, consiglieri e dipendenti della pubblica amministrazione ed in 6 casi, ad essere commissariate, sono state le Aziende Sanitarie Provinciali.

Ad aggravare questa situazione, c'è la circostanza che in più di un'occasione lo scioglimento è stato ripetuto per più volte, ad esempio in un comune addirittura 4!!!

In questi anni mi sono permesso di scrivere sulle inutili riforme di contrasto applicate dalla normativa vigente, secondo il sottoscritto totalmente effimere e inconcludenti, d'altronde come coloro che di fatto le hanno promulgate, poiché nel redigerle non tengono minimamente conto della realtà, ma basano quelle loro aspettative di successo nella lotta alla mafia e/o corruzione, su procedure e meccanismi che sono da tempo ormai superate o certamente non più realizzabili!!! 

Difatti ditemi, chi di voi ha concretamente percepito in questi anni, un cambiamento radicale da farci pronunciare le parole: lo Stato c'è e si sente!!! 

Anzi, senza alcuna polemica, posso affermare che la maggior parte pensa il contrario e difatti, proprio la mia regione, la Sicilia, risulta essere la terza regione per Enti locali sciolti per mafia, con ben 92 amministrazioni coinvolte e quindi commissariate!!!

Il fatto comunque più sconvolgente, è dover osservare come quella presenza mafiosa - ai miei conterranei -  non dia minimamente fastidio, già... sono in molti a godere di quel sistema corruttivo e clientelare per portare avanti le loro imprese, per ottenere qualche posto di lavoro per i loro cari, per racimolare una mazzetta a fine mese o per potersi permettere tra qualche giorno la possibilità di festeggiare queste feste di Natale in arrivo o di programmare - con il denaro illecitamente "riciclato" - l'arrivo del nuovo anno che sta per giungere.

Ecco quindi emergere - quasi fosse una novità - un mercato vero e proprio dietro gli appalti pubblici e non parlo dei soli interessi della criminalità organizzata, no... mi riferisco a tutte quelle false facce "pulite", ma con le mani "sporche", a seguito di quella perpetrata collusione e ad un sistema ormai diramato fortemente in espansione.

L'importante è controllare tutto, ogni settore della vita sociale, da quello personale a quello finanziario, da quello economico a quello produttivo, ma non solo, si somma quello dell'energia, delle forniture e dei trasporti, il tutto per far sì che i cittadini non contino nulla, ne sulle proprie scelte decisionali, e ancor meno su quelle collettive come la politica, l'amministrazione, la trasparenza, in due parole, la partecipazione attiva fortemente condizionata da quel fenomeno conosciuto come "scambio elettorale"!!!

E' evidente ormai a tutti come la caratteristica della criminalità non sia più quella d'inseguire le opportunità di profitto, ma d'investire principalmente nel rapporto privilegiato con chi detiene il potere...

La mafia è diventata in questi anni silente, evita qualsivoglia gesto eclatante - come confermato nelle relazioni semestrali della DIA - e concentra tutte le proprie energie sull’accumulazione delle ricchezze e sul riciclaggio del denaro sporco nei circuiti legali, attraverso una serie di sofisticate forme, che proprio in questi giorni, in ben cinque post, ho rappresentato. 

E difatti, pur non mancando evidenti pressioni, minacce e intimidazioni sulle amministrazioni pubbliche, durante il delicato momento delle campagne elettorali, l’ottica privilegiata è quella utilitaristica, che spinge quegli affiliati a sfruttare ogni possibile chance, attraverso anche l’imprenditoria, che dimostra essere molto più complice che succube di quelle organizzazioni criminali. 

Del resto per concludere, è sempre la DIA a sottolineare come da tempo, dal Nord a sud, si osserva un vero e proprio radicamento di quei clan, attraverso pratiche corruttive e collusive che coinvolgono pezzi di imprenditoria, di mondo delle professioni e soprattutto di classi dirigenti locali.

Perché meravigliarci quindi: continuiamo così, già... con queste sterili e inefficaci politiche di contrasto!!!  

mercoledì 22 novembre 2023

Da Giulia Donato a Giulia Cecchettin: tutte le vittime di femminicidio nel 2023 in Italia

Almeno è qualcosa, un piccolo passo, una presa di posizione”!!!

“Un provvedimento inutile, sbagliato, che non tiene conto della realtà”. 

Da giorni il dibattito sul decreto presentato come la panacea contro il femminicidio anima la rete tra favorevoli e contrari (quasi sempre sono commenti di donne o associazioni che lottano contro la violenza) anche se, a riproporne l’urgenza e al tempo stesso i limiti, sono arrivati, quasi nelle stesse ore, altri due delitti. 

Altre due vittime innocenti che hanno perso la vita solo per aver osato un “no, non voglio più” all’uomo che aveva giurato di amarle e che le voleva a qualunque costo. Senza contare una donna ustionata con l’acido a Genova e altri episodi di violenza che nemmeno trovano spazio sui giornali, piccoli stalker fermati, almeno per il momento. E questo continua a far pensare che ci sia una scollatura profonda tra chi siede in Parlamento e chi tutti i giorni si scontra con questo dramma, siano esse donne alla ricerca di una via d’uscita dalla violenza quotidiana, operatrici, associazioni, esperte, persino poliziotte o persone impegnate tra le forze dell’ordine.

Entrando nel sito del governo per leggere i dodici punti in questione si ha la prima sorpresa (www.interno.gov.it) perché si parla di “decreto sicurezza” e non certo di donne o di femminicidio, come se il complesso rapporto tra i sessi che stiamo vivendo non meritasse una nota a se stante, una presa di posizione precisa, un desiderio reale di cambiamento, ma venga visto solo come una questione di ordine pubblico, da sconfiggere con l’inasprimento delle pene, passando con disinvoltura, nello stesso decreto, dagli stalker ai ladri di rame, dalle truffe on line ai supporter violenti negli stadi. 

Il che riporta alla memoria altri tentativi analoghi di repressione come ad esempio l’idea di sconfiggere il terrorismo negli anni di piombo con la Legge Reale, con i risultati che abbiamo visto nella nostra storia recente. Perché è di un cambiamento morale che le donne hanno bisogno, di un’educazione permanente che parta dai bambini e dalle bambine, dalla scuola, dalla costruzione di una rete di appoggio e solidarietà, dalla consapevolezza reale, insita nella coscienza collettiva, che un delitto contro le donne non è un delitto di “serie b”, non può liquidarsi con un “se l’è cercata”, non può essere confinato in un “piano sicurezza”, non può dimenticare le associazioni e i centri anti violenza che hanno il polso del problema e il contatto quotidiano con le donne in fuga e nemmeno ignorare la necessità di nominare un nuovo ministro per le Pari Opportunità, dopo le dimissioni di Josefa Idem. Così il primo pensiero che viene a chi scrive è che, come al solito, si cerchi di speculare sulla pelle delle donne, ottenendo facili consensi e titoloni sui giornali, come spesso avviene quando si parla di questa realtà.

Certo, cercare di dare risposte alla strage cui assistiamo, alle vite negate dalla tortura delle percosse e degli stalker, è un passo avanti che deve far sperare, ma questo cammino non può basarsi sulla sola, a volte inutile, repressione e va compiuto insieme, come aveva tentato di fare l’ex ministro Idem, convocando le associazioni per capire davvero, da dentro, il problema. L’avvocato vicentino che ha vagabondato con il corpo della sua donna in macchina, convinto di aver agito perché a sua volta ucciso moralmente dalla compagna che lo aveva “sedotto e abbandonato” si sarebbe fermato se avesse saputo questo? No, non lo avrebbe mai fatto, le leggi le conosce benissimo, così come il gommista siciliano che si è ucciso dopo aver sparato alla moglie, che pure lo aveva denunciato e si era rifugiata nella casa dei genitori. Le loro vite erano già al macero, come quasi sempre accade in casi simili. Gli uomini che uccidono la loro ex non cercano fuga, non si sottraggono all’arresto, confessano, si uccidono, piangono. 

Addossano la colpa a lei. Li ha costretti con il suo comportamento, aveva un amante, era sfuggente, voleva lasciarlo, se ne era andata di casa e via dicendo. Non sono criminali mafiosi, non sono abituati, nella vita quotidiana, a delinquere. Sono persone con un problema psichico, malate della sindrome del possesso, incapaci di gestire un abbandono, di veder messa in dubbio la loro presunta superiorità maschile. Così come chi picchia la propria donna, magari davanti ai bambini (nel caso in cui la famiglia viva ancora sotto lo stesso tetto) o chi la tortura inseguendola fino a rendere la vita di tutti un inferno (nel caso in cui lei stia tentando di ricostruirsi una vita altrove). Questi uomini non guariranno con la bacchetta magica, chi è stato violento una volta lo sarà ancora e non basterà nemmeno il carcere preventivo o l’arresto in fragranza di reato, perché dopo usciranno di galera e ricominceranno. Questi uomini dovrebbero essere allontanati davvero dalle loro vittime, e soprattutto aiutati, curati con una terapia di sostegno, rieducati a vivere. Dovrebbero vedere negli occhi di chi li circonda la riprovazione mentre torturano la ex, sentire che sono dalla parte del torto e che non possiedono il corpo e i pensieri altrui. Una rivoluzione culturale che non può passare certo per l’inasprimento delle pene. Di cui non c’è traccia nel decreto. Dei centri per uomini maltrattanti (una dozzina o poco più in Italia) non c’è parola. Eppure sono loro, gli uomini, che uccidono.

L’altro punto dolente del “piano sicurezza” (segnalato a più voci) è in quell’irrevocabilità della querela che invece viene presentata come un punto di forza, dando per scontato che la donna è un soggetto fragile, incapace di intendere e volere, che va tutelata dal legislatore ma anche e soprattutto da se stessa. Già è gravissima l’idea che si decida contro il suo volere, d’ufficio, ma qualcuno si è chiesto, veramente, perché una donna ritira una denuncia? Non sempre lo fa perché vuole dare una seconda possibilità al suo aguzzino e non riesce a spezzare il legame affettivo che la lega a quest’uomo, l’autonomia emotiva è un percorso complesso, come sappiamo. E di sicuro non torna sui suoi passi perché è una minorata psichica, come sembra pensare il legislatore, la soluzione è molto più complessa, variegata. La ritira anche perché non trova nessuno pronto a sostenerla nella vita quotidiana, nemmeno tra le forze dell’ordine che ancora non sono preparate ad aiutarla concretamente o nelle aule dei Tribunali dove spesso non viene creduta e la violenza pericolosa viene confusa con conflittualità di coppia- se e quando la sua causa viene portata in dibattimento – oppure non ha una casa dove andare o soldi per affrontare l’emergenza, figli a carico cui deve garantire una vita normale. Certo potrebbe anche essere stata minacciata, costretta a questo passo indietro per evitare nuove violenze, come suggerisce il decreto. Ma allora dovrebbe risuonare l’ulteriore campanello d’allarme, prima della prossima domanda. Chi la aiuterà in concreto dopo, quando non potrà ritirare la denuncia ? Dove troverà rifugio? Dove andrà a dormire? Come ricostruirà la sua vita? Le associazioni femminili che da anni conoscono questa realtà andrebbero ascoltate e potenziate, così come i centri antiviolenza, troppo pochi in Italia, con pochi posti letto e ormai quasi senza finanziamenti. Nel decreto a queste strutture c’è solo un vago accenno, così come alla formazione degli operatori, il problema culturale e anche quello emotivo rimangono al limite del testo. Inesistenti.

L’altro passaggio che colpisce è quello sulla “delazione”, ovvero l’ammonimento del Questore, chiamato a prevenire un possibile delitto, privando il presunto aggressore di armi e patente, misura che “può essere applicata anche a seguito dell’intervento delle forze di polizia, senza che ne faccia richiesta la parte lesa, con specifica forma di tutela della riservatezza dell’identità dei soggetti che hanno segnalato i fatti”. Un passaggio pericoloso per molti versi, sia per l’intromissione nelle scelte della donna – e sappiamo quanto è difficile il cammino verso la consapevolezza e l’autonomia- sia per le reazioni che potrebbe avere il presunto maltrattante se e quando tornerà a casa o cercherà la sua compagna. Sarà sempre lei ai suoi occhi la colpevole di essersi confidata con chi poi lo ha denunciato. Sembra quasi di essere tornati ai tempi del proibizionismo, della caccia alle streghe.

Un’altra nota dolente riguarda l’inasprimento della pena per chi commette violenza sessuale su donne in stato di gravidanza o su mogli e compagne. Cosa rende le donne diverse davanti al legislatore? Certo, abusare o picchiare una donna incinta è un reato disgustoso, come lo è nei confronti di una persona con cui si ha un vincolo che dovrebbe essere sancito da un progetto di vita, ma è meno grave violentare una donna appena conosciuta? Questo passaggio rimarca , ancora una volta, una differenza culturale tra individui e avvalla lo stereotipo secondo cui una donna non esiste mai come persona di per sé, ma solo in “funzione di”, di essere incinta, di essere sposata, di avere un compagno.

C’è da aggiungere che alcuni punti del “piano sicurezza” rappresentano un tentativo interessante di andare oltre, per esempio per quanto riguarda i minori vittime a loro volta di violenza assistita, con l’inasprimento delle pene nei confronti del padre carnefice, o delle donne straniere, tutelate anche se prive del permesso di soggiorno che a quel punto otterrebbero e ancora dell’arresto in flagranza di reato del persecutore o della corsia preferenziale del processo e del patrocinio gratuito per persone in difficoltà economica. Ma ancora una volta bisogna ricordare che si tratta di misure repressive che porteranno solo a una sospensione momentanea del pericolo. Chi aiuterà i bambini e la donna, ad esempio, una volta che è stato allontanato il papà, chi li seguirà per permettere loro di ricostruire una base affettiva e una vita serena? Cosa succederà quando l’aggressore, una volta scarcerato, tornerà in libertà, magari con il desiderio ingigantito dalla prigionia di vendicarsi? Il problema della violenza contro le donne, non ci stancheremo di ripeterlo, non è un problema di ordine pubblico ma culturale, richiede uno sforzo e un impegno congiunto, di tutti, per educare, sensibilizzare, cambiare la mentalità e di conseguenza i comportamenti. 

Leggere ancora oggi di una donna costretta da più di sette anni sulla sedia a rotelle per colpa dell’ex (www.https://www.repubblica.it/cronaca/2013/08/14/news/femminicidio_intervista_filomena_de_gennaro-64742614/?ref=HREC1-10) con il paese che attribuisce a lei la colpa di averlo mandato in carcere non fa davvero ben sperare. 

Ma è anche da questo che si deve partire o se preferite dalle 84 donne uccise dall’inizio dell’anno in Italia e da tutte quelle che sono in fuga dal loro ex, senza sapere bene cosa accadrà loro domani.

L'articolo è stato ripreso dal sito della psicologa Dott.ssa Roberta Bruzzone: https://robertabruzzone.com/segnaliamo-e-riproduciamo-integralmente-larticolo-relativo-al-decreto-sul-femminicidio-del-telefono-rosa/

Purtroppo dalla pubblicazione di questo post, abbiamo in queste ore letto e ascoltato altre tragiche notizia su vittime di femminicidio, in particolare quella di Giulia Cecchettin, uccisa in maniera disumana, da quel suo ex fidanzato...

Come avevo riportano nel mio precedente post, scrivendo su Castelfiorentino https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/09/castelfiorentino-una-cittadina-che.html, quanto per l'ennesima volta accaduto, dimostra "il fallimento di uno Stato e delle sue Istituzioni che per l'appunto non hanno saputo dettare e quindi obbligare, al rispetto delle regole di civile convivenza"!!!

Auspico quindi che - dopo queste ultime vittime - s'intervenga da quel Parlamento in maniera seria e soprattutto concreta, affinché si ponga la parola fine a questa continua tragedia!!!


martedì 21 novembre 2023

Colui che non fa echeggiare la verità, quando sa bene qual è la verità, si rende complice di quegli stessi bugiardi!!!

Chi ai nostri giorni ha voglia di combattere la menzogna e l'ignoranza e scrivere la verità, deve superare almeno cinque difficoltà. 

Deve avere il coraggio di scrivere la verità, benché essa venga ovunque soffocata; l'accortezza di riconoscerla, benché venga ovunque travisata; renderla maneggevole come un'arma; saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace; dimostrare astuzia di divulgarla fra questi ultimi. 

Sembra una cosa ovvia che colui che scrive, scriva sempre la verità, vale a dire che non la soffochi o la taccia o non dica cose non vere. Che dimostri di non piegarsi dinanzi ai potenti e soprattutto non inganni i deboli. Certo, comprendo quanto sia assai difficile non piegarsi dinanzi a quei soggetti, a quel potere da loro imposto e quanto sia opportunamente più vantaggioso, scegliere di ingannare i deboli. 

Dispiacere a quei "signori" significa rinunciare a qualcosa, innanzitutto ad essere pagati per il servizio loro prestato, già rinunciare al denaro offerto, rifiutare di far parte di quella casta, significa spesso rinunciare a ogni fama, già... per farlo, ci vuole coraggio!!! 

D'altronde basti osservare quanto ci ha insegnato la storia; nelle epoche di massima oppressione sono quasi sempre epoche in cui si discorre molto di cose grandi ed elevate. In epoche simili ci vuole coraggio per parlare di cose basse e meschine come il vitto e l'alloggio dei lavoratori, mentre tutt'intorno si va strepitando che ciò che più conta è lo spirito di sacrificio. 

Quando i contadini vengono ricoperti di onori, è prova di coraggio parlare di macchine e foraggi a buon prezzo, capaci di agevolare quel loro lavoro tanto onorato. Quando tutte le radio vanno gridando che un uomo privo di sapere e d'istruzione è meglio di un uomo istruito, è prova di coraggio domandare: meglio per chi? 

Quando si discorre di razze superiori e inferiori, è prova di coraggio chiedere se non siano la fame e l'ignoranza e la guerra a produrre certe deformità, così pure ci vuole coraggio per dire la verità sul conto di se stesso, di se stesso, il vinto. 

Molti di coloro che vengono perseguitati perdono la capacità di riconoscere i propri difetti. La persecuzione appare loro, come la più grave delle ingiustizie. I persecutori, dato che perseguitano, sono i malvagi, mentre loro, i perseguitati, vengono perseguitati per la loro bontà. 

Ma questa bontà è stata battuta, vinta, inceppata e doveva quindi trattarsi di una bontà debole; di una bontà difettosa, inconsistente, su cui non si poteva fare affidamento; giacché non è lecito ammettere che alla bontà sia congenita la debolezza così come si ammette che la pioggia debba per definizione essere bagnata. Per dire che i buoni sono stati vinti non perché erano buoni, ma perché erano deboli, ci vuole coraggio. 

Naturalmente la verità bisogna scriverla in lotta contro la menzogna e non si può trattare di una verità generica, elevata, ambigua. Perché di tale specie, cioè generica, elevata, ambigua, è proprio la menzogna!!!

Se a proposito di qualcuno si dice che ha detto la verità, vuol dire che prima di lui alcuni o parecchi o uno solo hanno detto qualcos'altro, una menzogna o cose generiche; lui invece ha detto la verità, cioè qualcosa di pratico, di concreto, di irrefutabile, proprio quella cosa di cui si trattava.

Poco coraggio invece ci vuole per lamentarsi della malvagità del mondo e del trionfo della brutalità in genere e per agitare la minaccia che lo spirito finirà col trionfare, quando chi scrive si trovi in una parte del mondo in cui ciò è ancora permesso. Molti difatti assumono l'atteggiamento di uno che stia sotto il tiro dei cannoni, mentre sono semplicemente sotto il tiro dei binocoli da teatro... 

Vanno gridando le loro generiche rivendicazioni in un mondo amico della gente innocua, chiedono solitamente una giustizia per la quale non hanno mai mosso un dito e chiedono la libertà, solo per ottenere una parte di quel bottino che già da gran tempo è stato spartito con loro.

Considerano verità solo ciò che ha un bel suono. Se la verità ha a che fare con cifre, con fatti, se è cosa ardua, che per essere trovata richiede sforzo e studio, allora non è una verità che fa per loro, non ha nulla che li possa inebriare... 

Solo esteriormente hanno l'atteggiamento di chi dice la verità. Con loro il guaio è che non conoscono la verità!!!

Ogni verità è un fardello. Una verità nuova... un fardello in più!!!

lunedì 20 novembre 2023

L'Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Ultima parte.

Siamo giunti alla fine dei cinque post pubblicati sull'argomento e comprendo come a molti lettori ciò abbia dato fastidio...

Purtroppo questi soggetti, sono ahimè consapevoli che questo è il prezzo che debbono pagare per aver perduto da tempo la propria dignità e dall'esser lontani dal rappresentare - con i propri mancati fraudolenti comportamenti - principî morali fondamentali, non solo per tutelare sé stessi, ma soprattutto per chi come loro abitualmente non li rispetta!!!

Mi riferisco a molti, ma nello specifico a tutta quella schiera di impiegati pubblici che si permette - grazie al denaro illecitamente ricevuto - di condurre una bella vita; d'altronde va detto, chi dovrebbe indagare su di loro il più delle volte è ahimè altrettanto colluso, chissà forse perché anche ad essi fa comodo quell'entrata "extra" oppure perché ormai da tempo si è inseriti in quel sistema occulto, quali iscritti a quell'associazione "illegale" oppure come adepti e quindi membri d'una loggia massonica...

Una cosa è certa, sono tutti uniti dal degrado umano, d'altronde fateci caso, questi soggetti sono ben riconoscibili, sì... puzzano tutti in egual maniera, hanno quell'odore sgradevole che ha la corruzione!!!

Sono difatti permeati di quel fetore ripugnante che ha il denaro, già... provate ad annusare qualche banconote e sentirete su di esse quel rivoltante lezzo lasciato dalla sudorazione e dal continuo uso nel passaggio di mano, già... è lo stesso che lascia su quella superficie cartacea una forma di patina, che poi è lo stesso velo che ritrovate su questi individui: "truffaldini e riciclatori"!!!

Questi soggetti potranno sembrare ai più limitati, sì... quasi fossero un'esigua frazione, ma posso assicurarvi che se i delinquenti "significativi", quelli cioè che movimentano grandi somme di denaro sporco sono numericamente poco rilevanti, viceversa, coloro che operano quotidianamente nella corruzione e nel riciclaggio sono ampiamente diffusi, anche perché questa condotta rappresenta di per se un costume ampiamente accettato da una parte cospicua della popolazione!!!

Sì... i ladri in questo Paese abbondano e la crisi economica facilità quei comportamenti immorali, ma certamente trova in quei soggetti  - già di loro ben disposti a rubare - individui volenterosi di far il grande salto, senza accontentarsi più delle briciole, ma passando a obiettivi maggiormente remunerativi.
 
Il motto peraltro di essi è: se si deve rubare e violare la legge, meglio rubare molto che poco!!!

Sono giunto alla fine dell'argomento e ritengo di aver sufficientemente fatto comprendere come dietro il riciclaggio di quel denaro sporco vi sia lo specchio dell'animo umano, già... di quella particolare predisposizione non solo a mercanteggiare i propri valori, ma soprattutto a tradire se stessi e quindi gli altri!!!

D'altronde, come non paragonare questi soggetti ad un altro nome, Giuda: sì... pare che baciasse molto, ma non era di certo un sentimentale!!!    

domenica 19 novembre 2023

A Catania ho fondato lo Stato Palestinese!!! “Se lo dicessi ad alta voce, mi risponderebbero con una risata universale. Forse tra cinque anni, certamente tra cinquanta, tutti se ne renderanno conto”!!!

Non posso certo paragonarmi al giornalista Theodor Herzl, che nel Primo Congresso Sionista, tenutosi a Basilea nell'agosto del 1897, appuntò sul proprio diario. “A Basilea ho fondato lo Stato ebraico”, per poi aggiungere con toni profetici: “Se lo dicessi oggi ad alta voce, mi risponderebbero con una risata universale. Forse tra cinque anni, certamente tra cinquanta, tutti se ne renderanno conto”

Già... mezzo secolo dopo lo Stato d’Israele nacque ufficialmente e quel sogno diventò realtà!!!

Ogni giorno sono stupito e pieno di orgoglio nel vedere la visione di Herzl prendere vita davanti ai nostri occhi e sento il dovere e la responsabilità di portare avanti il futuro dello Stato di Israele e del Popolo ebraico”, con queste parole ha commentato quanto sopra l'attuale Capo di Stato israeliano, Presidente Isaac Herzog.

Ed allora ecco che anche il sottoscritto vuole raccontare di una visione in cui ero presente, una conferenza promossa da tutti i paesi Arabi ed accolta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, un incontro decisivo per formalizzare la creazione del nuovo Stato Palestinese!!!

Il sottoscritto in quella visione ha potuto così assistere ad un sogno precedentemente compiuto, nel quale erano presenti due case, una palestinese ed una ebraica, entrambe vicine e mentre i loro figli giocavano insieme, gli adulti progettavano di divenire “luce per le nazioni del mondo”. 

D'altronde, in questi tempi così tenebrosi, nessuno può permettersi di ignorare quella luce, altrimenti il rischio - mi rivolgo a chi oggi crede di essere più forte - è quello di offendere Dio col pericolo di culminare in quel “giorno dell’ira". 

Vorrei difatti ricordare gli ultimi versetti del profeta Isaia, che descrive gli eventi che precederanno quel giorno: “poiché, ecco il Signore viene con il fuoco, i suoi carri sono come un turbine, per riversare con ardore l'ira, la sua minaccia con fiamme di fuoco. Con il fuoco, infatti il Signore farà giustizia, e con la spada su ogni uomo; molti saranno i colpiti del Signore. (Isaia 66:15, 16).

E' tempo quindi di dare una nuova luce spirituale alle azioni compiute, perché solo così si potrà sperare di raggiungere la vita eterna e coloro che dimostreranno di accoglierla col cuore - indipendentemente dalla loro nazionalità, estrazione etnica, professione di fede - troveranno sotto quella luce, la parola di Dio: leggiamola ogni giorno, meditiamoci su e apprezziamone il messaggio, affinché attraverso di essa, si possa realizzare quella tanto desiderata pace.

Non è strano che gli uomini combattano tanto volentieri per una religione e vivano così malvolentieri secondo i suoi precetti?

(Georg Lichtenberg)

sabato 18 novembre 2023

Ecco una soluzione per creare due Stati indipendenti e una pace duratura!!!

Per una pace durevole c'è bisogno dell'aiuto di tutti!!!

Pensare ad esempio che questo conflitto potrà fermarsi oppure lasciare che le condizioni tra questi due popoli restino inalterate, per come peraltro lo sono state finora, è voler continuare a fantasticare...

Non si può più tornare indietro su quanto è successo ed è giunto il momento - dopo oltre 70 anni di discordia - che si provi a mettere da parte quelle divergenze trovando una loro definitiva collocazione.

Bisogna innanzitutto creare uno Stato Palestinese, esso dovrà essere accettato da tutto il mondo, sarà libero e indipendente, non più soggetto allo Stato d'Israele, ma per ciò, si dovrà formalmente slegarlo dalla Palestina e da quei territori occupati, quest'ultimi, ormai è palese, non verranno più restituiti ai loro legittimi possessori!!!

D'altronde, permettetemi di chiedervi, quanti territori nel corso della storia, a causa di guerre sono andati perduti???

Quanti di essi non sono più stati restituiti, ci si è dimenticati dei confini ridisegnati dai vincitori a scapito dei perdenti; anche noi Italiani ne sappiamo qualcosa, un conto salato pagato per quelle scelte mussoliniane!!! Ma la storia va così e sperare ora in un cambiamento inaspettato ritengo sia qualcosa d'inaudito, sì... è un qualcosa che finora non è mai accaduto e ahimè mai accadrà!!! 

Vedasi ad esempio quanto sta accadendo in Ucraina, ma potrei aggiungere non solo lì, perché tutto il mondo è in fermento: osservate le guerre, già... sono ovunque, molte di esse vengono realizzate per ottenere una semplice striscia di terra, il più delle volte inutilizzata!!!

Ed allora perché non pensare di creare qualcosa di diverso, per far ciò qualcuno dovrà sacrificare se stesso per donarlo ad altri, perché c'è bisogno dell'aiuto di tutti per creare un nuovo stato dal nulla, come quello ipotizzati dal sottoscritto, nel disegno di cui sopra...

Desidero innanzitutto fare una premessa...

Non provo alcuna netta posizione in favore o in opposizione di una parte di quei due belligeranti, ma è evidente a tutti come Israele non abbia alcuna intenzione di fermarsi, anzi ritengo quello Stato pronto a una guerra totale, sì... su più fronti, ciascuno di quei suoi connazionali è pronto a immolarsi per difendere la propria sopravvivenza, libertà, identità, cultura e religione...

Per cui consentitemi di dirvi che bisogna abbandonare l'idea di una tregua, di una risoluzione pacifica, di una eventuale restituzione della Striscia di Gaza o di quei territori occupati, perché a breve, anche l'area definita "West Bank", sarà a breve totalmente occupata!!! 

Ed allora - a differenza di ciò che nessuno scrive - perché non lo si vuole dire apertamente, ciò che a breve accadrà, sarà l'allontanamento definitivo di tutti i palestinesi da Israele o quantomeno di tutti coloro che hanno evidenziato pensieri e/o azioni contro gli ebrei!!! 

Ed allora il sottoscritto, senza alcuna sorta di presunzione, proverà con questo post ad indirizzare verso una soluzione pacifica, quanto tutti noi sappiamo bene non esserci e di come, da millenni, quest'ultima intesa non sia stata mai trovata!!!

Ecco quindi che attraverso questo blog proverò ad ipotizzare una risoluzione che vada bene per entrambi, un'idea che potrebbe forse limitare quel conflitto perenne e che ha visto finora le due parti in causa mietere, nel corso dei secoli, vittime...

Per cui, come potete osservare dalla mia cartina, quest'idea prevede che si realizzi uno stato Palestinese in una fascia che vada tra il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso, un territorio attualmente di pertinenza (dei loro fratelli arabi) dell'Egitto, e nel caso in cui verrebbe concesso al nuovo Stato, resterebbe sempre sotto la sua diretta protezione...

Ovviamente per far ciò qualcuno dovrà pagare il grande sacrificio che l'Egitto dovrebbe compiere!!!

Innanzitutto lo Stato d'Israele si dovrà accollare l'onere di permettere a tutti i palestinesi di vivere serenamente in quella terra, ma non solo, anche gli stati arabi, in cui sono presenti centinaia di migliaia di profughi palestinesi, dovranno permettere il raggiungimento delle famiglie, facendo rientrare in questa nuova terra di Palestina tutto il suo popolo, a suo tempo ed oggi sfrattato, mi riferisco all'Iran, Giordania, Libano, Siria, Arabia Saudita e allo stesso Egitto...

Ma anche gli altri paesi arabi dovranno sostenere economicamente questo nuovo Stato, penso al Qatar, all'Oman, Dubai, Kuwait, Yemen, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Turchia, ed altri ancora... tutti loro dovranno garantire all'Egitto una somma consistente, pensavo a una cifra che si aggiri intorno ai mille miliardi di dollari, affinché il governo Egiziano possa concedere quel territorio sul quale verrà costruito il nuovo Stato di Palestina... 

Inoltre sempre all'Egitto verrebbe riconosciuta un'ulteriore somma pari a 300 miliardi di dollari, per realizzare una fascia a modello cuscinetto, gestita dalla forze dell'Onu per evitare qualsivoglia contatto tra le due parti oggi in conflitto. 

Il tempo, deciderà quando verrà il momento in cui questo territorio, occupato provvisoriamente dall'Onu, potrà venire restituito...

Sono certo che in molti ora obietteranno questa eventuale "cessione", già... molti si offenderanno, altri la giudicheranno sconclusionata, offensiva, ridicola, ma penso che tutti coloro che pensano ciò, sono gli stessi che non ipotizzano alcuna soluzione, chissà forse perché essendo distanti da quei territori, non vivendo in prima persona le difficolta di un conflitto e preferendo viceversa trascorrere il loro banale tempo guardando video su TikTok, beh... ciò mi fa credere che a nessuno di loro interessi realmente la pace e ancor meno desiderano che si giunga finalmente ad una pace duratura!!!

Ritengo altresì, che sono proprio loro, con le loro critiche, a fomentare quella piramide di odio, parole criminali che sappiamo bene dare il via a tutta una serie di atti di violenza, perpetrati proprio nei confronti di tutte le persone indifese e sulla base di quella loro diversa appartenenza etnica, religiosa e culturale...

Per cui, se qualcuno tra Voi pensa di avere un'idea migliore, una eventuale soluzione o anche un punto diverso potete scrivermi e farò in modo di pubblicare il vostro pensiero...

Ritengo che la situazione più importante è giungere finalmente ad una pace e per far questo c'è bisogno di tutti, nessuno escluso: d'altronde non si promuove la causa della pace col parlare solo alle persone con le quali si è d’accordo!!!

venerdì 17 novembre 2023

ADESSO BASTA!!! Il 20 Novembre tutti in piazza a Siracusa per protestare...

Il ministro Salvini, per la prima volta,  ha precettato i lavoratori dallo sciopero generale del 17 novembre indetto da Cgil e Uil, riducendo - ripeto, una circostanza mai accaduta prima - la durata dello sciopero da otto a quattro ore nel settore dei trasporti!!!

Per un momento, osservando quell'imposizione, ho ripensato a quanto accaduto nel 1922, un momento che - a seguito dell'ascesa del fascismo - vedrà nel giro di pochi anni cancellata ogni forma di legalità democratica, libertà politica e soprattutto sindacale!!!   

Ecco perché non è tempo di aver paura o comportarsi da codardi e ancor peggio da crumiri, peraltro è incredibile dover costatare come in questa "repubblica delle banane" si viene precettati da un ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in vita sua non ha mia lavorato e non conosce minimamente il significato di faticare, già... per un salario dignitoso!!! 

Ecco perché è tempo di scendere in piazza a iniziare dal 20 Novembre a Siracusa, insieme a CGIL e UIL per giungere ancor più numerosi a Roma, per far comprendere come il tempo dei ricatti e delle imposizioni sia ormai finito!!!

Basta quindi con l'aumento degli stipendi e dei vitalizi solo per loro, mi riferisco ai nostri sterili parlamentari, mentre viceversa gli stipendi dei lavoratori e delle pensioni sono rimasti eguali da 25 anni a causa di una mancata riforma fiscale...

Inoltre, si osservino le misure di contrasto adottate, banali in particolare contro l'evasione e il lavoro a nero, una condizione che ha determinato di fatto, disuguaglianza, povertà e soprattutto precarietà!!!

Non parliamo poi delle pensioni, nessuna garanzia di flessibilità, siamo per loro come "carne da macello", serviamo esclusivamente - lavorando fino a 67 anni - a garantire quegli stipendi d'oro e quelle pensioni immeritate, senza ricevere da questo stato ingrato, quantomeno un dignitoso futuro pensionistico, che tuteli quel minimo di potere d'acquisto!!!

Non parliamo poi delle penalizzazioni nei confronti del mezzogiorno, mi riferisco al taglio di 1,4 miliardi delle risorse del Pnrr e dei fondi strutturale europei, denaro che l'Europa ha destinato per lo sviluppo e la crescita della nostra Sicilia, affinché si limiti l'emigrazione e lo spopolamento in particolare dei nostri giovani!!!   

Servono ora nuove politiche di sviluppo per creare occupazione e per risolvere quelle crisi ancora fortemente presenti, tra cui la sanità pubblica, le infrastrutture, la scuola, l'università, la ricerca, l'impoverimento dei nostri pensionati e dei tanti giovani...

E' tempo quindi di scendere in piazza, di contrastare in maniera seria e soprattutto "civile" l'inadeguatezza dell'azione politica di questo governo nazionale e ahimè debbo aggiungere anche regionale, osservando i gravi problemi della mia regione, la Sicilia, che purtroppo ancora non sono stati risolti... 

Ci vediamo quini il 20 Novembre a Siracusa, alle ore 9.30 in Piazza Marconi, per gridare tutti ad alta voce: ADESSO BASTA!!!

   


giovedì 16 novembre 2023

L'Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Quarta parte.

Quindi, come riportavo nei precedenti post, pur di ricevere una mazzetta ci si svende senza alcuna vergogna!!!

A giorni evidenzierò qualcosa che mi è stato portato a conoscenza e credetemi, dopo aver letto quei documenti, mi sono cadute le braccia a terra, d'altronde parliamo di comportamenti altamente vergognosi... 

E difatti, sono in molti, soprattutto in questa mia terra, a rendersi disponibile ad associarsi a quell'associazione criminale, quantomeno se non direttamente, certamente a mezzo di un suo qualche affiliato...    

D'altronde quella cosiddetta "mafia" ha necessità per operare di quella sua manovalanza che non è costituita come solitamente pensiamo dai suoi abituali gregari, no... vì è una manovalanza "occulta" ipocrita, miserabili che per il denaro farebbero qualsiasi cosa, perché oltre a svendere se stessi, sarebbero disposti a svendere anche i loro familiari...

Personaggi corrotti, ipocriti, lestofanti, gente moralmente fallita che si adopera costantemente per servire quell'associazione criminale!!!

L'importante per loro è riuscire ad incassare mensilmente quella bustarella, denaro da spendere per far crescere la propria autostima, d'altronde mi verrebbe da dire: come dar loro torto, se il messaggio fatto passare in questi anni, grazie ad una politica epidermica e ignorante, è stato proprio questo!!! 

Mi riferisco a quei politici delinquenti che hanno pagato qualsiasi somma affinché non emergessero mai quelle scomode verità; sono gli stessi d'altronde che per quei loro subdoli comportamenti sono stati celebrati dallo Stato, già... attraverso riconoscimenti che incredibilmente non sono stati riservati  a magistrati che a differenza loro, hanno donato la loro vita per questo ingrato Paese!!!

Fine quarta parte...

mercoledì 15 novembre 2023

L'Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Terza parte.

Quindi, continuando, una cosa è stata accertata: ci troviamo circondati da connazionali ben disposti a consumare e lavare tutto quel denaro ricevuto illegalmente!!! 

Per far ciò utilizzano non solo se stessi, ma anche i loro familiari e debbo ahimè inserire anche una parte di quei loro amici...

Sono solitamente commercianti, rivenditori, immobiliaristi, negozianti, tutti soggetti ben disposti ad accettare denaro contante in cambio di quelle vendite, compiute il più delle volte in maniera rateale, affinché non venga mai superata la soglia di contante imposta quale limite dallo Stato...

Ecco perché  quelle spese vengono opportunamente "indirizzate" verso i loro amici, in quanto quest'ultimi sono fondamentali per questo ruolo, sono essenziali nel procedere con il riciclaggio di quel denaro (già... senza mai dire al loro caro amico, di come sanno bene che quel denaro sia di fatto "sporco"), sapendo tra l'altro che a quegli acquisti, non seguiranno mai domande...

Ed allora ecco trasformarsi quel denaro contante in qualcosa di diverso, ad esempio procedere con l'acquisto di gioielli, la compravendita di lingotti d'oro o di pietre preziose come diamanti, l'investimento in titoli e/o in altre attività simili, c'è poi l'acquisto di auto o di barche lussuose, a cui seguono l'acquisto di beni artistici come opere d'arte...

Inoltre si può procedere con il cambio in valuta straniera, preferibilmente dollari ed il suo successivo collocamento in depositi o cassette di sicurezza, vi è anche l'acquisizione di beni immobiliare con riserva di proprietà per acquistare a rate e senza mutuo, eguale procedimento la costituzione di società di consulenza, già... quest'ultime sembrano esser molto popolari tra quei riciclatori di denaro sporco, come d'altronde il trasferimento di quel denaro, illecitamente ottenuto, su conti esteri, con particolare riguardo verso istituti bancari internazionali, posti come ben sappiamo in noti paradisi fiscali. 

D'altronde va detto, la normativa nulla dice sul modus operandi (non vengono infatti disciplinate le varie fasi che costituiscono il riciclaggio, la collocazione, la dissimulazione e integrazione) come è altrettanto indubbia la natura stessa di reato pluri-offensivo.

Ecco perché in questo Paese non cambia mai nulla, perché la maggior parte dei soggetti è legata, anzi incastrata con quel sistema corruttivo e illegale...

Sono tutti sono coinvolti, da Nord a Sud, d'altronde uno Stato che che non governa pienamente sul proprio territorio, ma ottiene quei voti necessari per comandare proprio da quanti illegalmente corrompono, come può quindi questa e soprattutto le sue leggi effimere, dimostrarsi concrete quando finora si sono rivelate sterili!!!

Ecco perché la politica è coinvolta in quel riciclaggio di denaro sporco, peraltro vorrei ricordare la famosa vicenda giudiziaria di tangentopoli che svelò per l'appunto l'esistenza di un sistema corruttivo che legava politica ed imprenditoria, ed allora permettetemi di chiedervi: c'è qualcuno tra voi ancora convinto che quello scempio non sia più presente??? Per favore... 

Fine terza parte...


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