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domenica 31 gennaio 2016

Mafia in Sicilia, la mappa 2015 della Dia: le Province divise per mandamenti, famiglie e clan

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sabato 30 gennaio 2016

Recepimento del Testo Unico in materia di Edilizia

A firma dell'On. del M5Stelle, Giampiero Trizzino, è stato presentato un disegno di legge interessante per quanti come noi appartengono al settore edile e che si pone l’obiettivo di prefigurare (insieme alle inderogabili esigenze di trasparenza e semplificazione) moderni strumenti tecnico-amministrativi che consentano un rilancio concreto del settore, con processi di standardizzazione tecnologica adeguati agli standards dell'Unione Europea.
Sotto questo profilo, e in linea con le norme nazionali, il disegno di legge rivede i ruoli della Regione, degli enti locali e delle categorie professionali in seno alla formazione dei processi edilizi, attuando, come già prefigurato dall'articolo 3 della legge regionale n. 5/2011, meccanismi in grado di assicurane la piena conclusione in tempi certi.
L’idea che una governance efficiente dell’attività edilizia, nell'ambito del solo processo di formazione tecnico-amministrativa, non possa da sola garantire la tutela del paesaggio e la qualità architettonica, ha determinato la necessità di prevedere (nella presente proposta di legge), misure di controllo, promozione e diffusione di prassi concorsuali in grado di promuovere e affermare linguaggi architettonici di qualità e, insieme, compatibili con l’inestimabile valore dell’ambiente storico, artistico e naturale della nostra Regione.
Il presente disegno di legge, è, dunque, il risultato di una scrupolosa analisi del nuovo quadro legislativo, regionale e nazionale, vigente in materia di edilizia, venutosi a formare dal 2001 ad oggi, con uno sguardo attento alle attuali e irrisolte esigenze di gestione del governo del territorio che in Sicilia, che, come è noto, poggiano ancora le basi sulla ormai obsoleta e profondamente inadeguata legge regionale n. 71 del 1978.
Dall'entrata in vigore del TUE del 2001 ad oggi, il quadro legislativo nazionale e regionale, sui temi della gestione territoriale, ha segnato delle tappe fondamentali che hanno configurato uno scenario normativo uniformato: si pensi, da una parte, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs n. 42/2004) e, dall'altra, alla tutela dell’ambiente e della salute della popolazione, entrambi permeati dalla piena partecipazione dei cittadini alle questioni ambientali (Testo Unico ambientale e correlate procedure di VAS e VIA introdotte dal D.Lgs 152/006 e D.Lgs 4/2008 e seguenti).
Il recepimento del Testo Unico in materia di edilizia, costituisce, in tutta evidenza, una eccezionale ed irripetibile opportunità per dotare la nostra Regione di un corpus normativo in materia edilizia moderno ed efficace, armonizzato con il nuovo codice dei Beni Culturali e con il nuovo Codice dell’Ambiente e, in generale, con le nuove specifiche normative in tema di edilizia (si pensi al contenimento energetico, alla conformità impiantistica, alla protezione dal rischio sismico) adeguata e armonizzata con le nuove disposizioni legislative, benché conformata al testo nazionale, la proposta di recepimento del Testo Unico in materia edilizia pone in essere delle novità dirompenti in termini di semplificazione e trasparenza delle norme tecnico-amministrative per i procedimenti edilizi.
Il principale dispositivo di semplificazione e trasparenza per raggiungere tali obiettivi è l’istituzione di uno Sportello telematico per i Titoli edilizi Abilitativi (STARS), unico per tutta la Regione siciliana, il quale, oltre ad unificare per tutti i comuni siciliani le procedure e l’applicazione dei diversi titoli edilizi abilitativi (Permesso di Costruire, DIA, super DIA, SCIA e attività libere), consente indirettamente la formazione di una “dinamica” anagrafe di tutta l’attività edilizia regionale. Lo STARS, a cui deve fare riferimento il richiedente titolo, diventa centro regionale di coordinamento degli sportelli unici per l’edilizia, entrando in contrattazione con ogni singolo comune per ogni singola attività edilizia e costituendosi collettore regionale per tutte le pratiche. Il corretto funzionamento dello sportello telematico determinerebbe molteplici e innegabili vantaggi, principalmente legati al controllo ed al monitoraggio della stesse attività in tutte le loro forme (pubbliche, private ed anche illegittime).
Altra, importante, novità che il presente disegno di legge intende introdurre è costituita dal MUE, Modello Unico per l’Edilizia, il quale diventa lo strumento unico e obbligatorio per la richiesta di tutti i titoli abilitativi, integrando uno strumento concreto e di immediata operatività, capace di uniformare, con criteri di standardizzazione tecnologica internazionale ed europea, tutte le pratiche edilizie regionali; ciò allo scopo di dissolvere quella nebbia interpretativa sulla corretta valutazione del titolo edilizio adeguato e, con essa, quegli spazi discrezionali che hanno inevitabilmente generato nicchie di potere e di clientelismi a volte invalicabili, fertile humus per la proliferazione di attività abusive.
La semplificazione, oltre che con la uniformità dei procedimenti edilizi, opera attribuendo autonomia decisionale, e quindi piena responsabilità, alle categorie professionali chiamate a certificare ed asseverare le diverse caratteristiche dell’intervento, limitando il più possibile la necessità di acquisire un parere espresso dagli enti territorialmente competenti. 
La necessità del controllo del comportamento deontologico e professionale dei tecnici, consente di integrare nel processo edilizio, come soggetti attivi, i diversi Ordini professionali, chiamandoli a svolgere attività, anche sanzionatorie, nei confronti dei propri iscritti.
Infine, nell'ottica di contenimento dell’occupazione di nuovo suolo, principio già introdotto dall'articolo 1 della legge regionale n. 71 del 1978, la proposta di legge ripropone, adeguandolo alla nuova normativa edilizia, il recupero volumetrico ai fini abitativi degli spazi e dei volumi utilizzabili all'interno del già esistente patrimonio edilizio. 
Tale principio costituirebbe il primo passo verso un’ idea di “rigenerazione urbana”, della quale ormai si sta assumendo una piena consapevolezza, che permetta di superare la malintesa equazione tra sviluppo ed espansione residenziale.
Il raggiungimento di tutti gli obiettivi qui menzionati, accompagnato dalla necessità di dotarsi di un organico corpus normativo sull'edilizia, costituisce esigenza indifferibile ed urgente, avvertita sia dalla popolazione, sia dai tecnici del settore. 
Il testo si pone l'obiettivo di individuare, accanto ad una disciplina di recepimento degli strumenti del DPR 386/20013, moderni meccanismi tecnici e amministrativi che consentano un rilancio concreto del settore edile, con processi di standardizzazione tecnologica adeguati agli standard europei.
Il DDL rivede i ruoli della regione, degli enti locali e delle categorie professionali in seno alla formazione dei processi edilizi (Art.2), assicurando meccanismi in grado di fornire tempi certi alla conclusione degli iter amministrativi.
Con l'obiettivo di sintetizzare la governance dell'attività edilizia con le esigenze di tutela del paesaggio e dei beni culturali, il testo introduce misure di controllo, promozione e diffusione di prassi concorsuali per la qualità architettonica (art.45). 
Il testo dispone l'obbligatorietà del concorso di progettazione o del concorso di idee per tutti i lavori pubblici che rivestono particolare rilevanza sotto il profilo della complessità e della incidenza sulla forma urbana.
Il principale dispositivo di semplificazione è l'istituzione dello sportello telematico per i titoli edilizi (STARS). Si tratta di uno sportello regionale unico il quale oltre ad unificare le modalità di presentazione dei titoli (permesso di costruire, DIA, SUPER DIA, SCIA e attività libere), consente la formazione di un'anagrafica dinamica valida a livello regionale.
Lo STARS, cui deve fare riferimento il richiedente del titolo, diventa Centro Regionale di Coordinamento degli Sportelli Unici dell'Edilizia (Art. 6); questo strumento non solo potrà favorire l'accelerazione delle pratiche, ma anche migliorare il monitoraggio delle attività, favorendo l'emersione degli illeciti.
Altra novità è costituita dal “MUE”, Modello Unico Edilizio, che diventa lo strumento unico e obbligatorio per la richiesta di tutti i titoli. 
Il MUE permette di eliminare gli eccessivi spazi discrezionali che si annidano nelle ombre interpretative della corretta interpretazione delle istanze (Art. 6).
Infine, nell'ottica di contenimento dell'occupazione di nuovo suolo, il DDL riprende il principio ex Art. 1 L.R. 71/78 sul recupero volumetrico ai fini abitativi degli spazi utilizzabili all'interno del patrimonio esistente. 
Questo strumento risponde ai princìpi di generazione urbana che ormai connotano tutte le politiche territoriali moderne (Art. 10).

venerdì 29 gennaio 2016

Chinatown a Catania???

Catania si veste ogni giorno di più del "Made in China".
Girando per la città, troviamo ovunque sempre più attività commerciali cinesi, dal centro fino alla periferia,   
Già è strano... mentre i nostri negozi italiani chiudono, loro ne aprono mensilmente di nuovi...
Da cosa possa dipendere questo fenomeno o chiedersi a chi dare colpe è un concetto limitato, se pur diffuso... e appartiene a quelle abituali chiacchiere di strada, che non trovano mai alcun fondamento certo...
Di contro, bisognerebbe chiedersi se dietro quelle semplici considerazioni, non si celino interessi ben più consistenti, rispetto a quanto si voglia a noi far credere...
Infatti, a differenze di altre città del mondo, dove l'integrazione ha dato modo a questa comunità di esprimere quella loro cultura orientale, qui da noi... c'è il nulla...
Si... qualche ristorante sparso qua e là... ma niente di più, la loro comunità resta di fatto...nell'ombra e non si sa nulla di essi, come, non se ne conosce il numero esatto e la loro reale identità...
A differenza quindi di quelle note capitali, dove i profumi d'incenso, le composizioni architettoniche con pagode colorate e piene di luci, rappresentanti di uno stile riconosciuto da tutti, in particolare dai turisti che ne sono attratti... qui da noi vi è soltanto l'oscurità...
Già, perché a differenza nostra, in quelle città non si trovano solo negozi commerciali, ma vi sono aree estese nelle quali è possibile trovare di tutto: ristoranti pieni di prelibatezze gastronomiche, teatri e musica con balli tradizionali, prodotti tipici, ceramiche decorate, essenze e profumi, tessuti e abiti folcloristici, imitazioni di armi orientali, centri specializzati in medicina alternativa (ago puntura) e farmacie di naturopatia, centri estetisti (da non confondersi con i nostri equivoci "centri massaggi"), scuole di madrelingua, tutti rappresentanti di una profonda cultura millenaria...
Da noi viceversa, non sono qui per investire... ma per vendere esclusivamente i loro prodotti commerciali e gli utili realizzati, rientrano immediatamente in patria...  
Quindi mentre il nostro splendido "Made in Italy" viene perso... di contro quello cinese va annualmente facendo utili miliardari!!!
Dopotutto, come fargli concorrenza quando anche i nostri imprenditori, hanno preferito delocalizzare la loro produzione, avendo utilizzato la loro manodopera e materie prime, riservandosi esclusivamente quel loro marchio (non si sa ancora per quanto...) per la commercializzazione...
Ora quindi che le matrici e i modelli sono nelle loro mani, che la manodopera e le materie prime... anche, che la qualità (un tempo punto di forza del nostro paese) è stata, in questi ultimi anni, da loro eguagliata, diventa difficile se non impossibile contrastare il mercato mondiale, avendo anch'essi iniziato a produrre con propri marchi, copie analoghe dei nostri prodotti...
Ormai - per quanto ne dicano ancora quegli isolati imprenditori del "made in Italy"- non ci si accorge più delle differenze, ma soprattutto i loro prodotti (criticati per la scadente qualità dei materiali e delle rifiniture...), sono ormai giunti ad essere stati imitati alla perfezione... potrei aggiungere "identici" se non migliori agli stessi originali, con un prezzo però di vendita, inferiore anche del 70%.
Ora i nostri imprenditori -quei pochi che non hanno ancora chiuso i battenti- schiacciati da questa concorrenza cinese, dichiarano che la differenza dipende dalla contribuzione irregolare e soprattutto dal mancato pagamento delle imposte, che secondo quest'ultimi non viene effettuata da quelle attività...
Non si tratterebbe quindi di ricercare motivazioni dipendenti dalla diversificazione della domanda, dai prezzi più bassi, dall'utilizzo di materiali scadenti di qualità nei loro prodotti e dello sfruttamento della manodopera nel loro paese d'origine... qui si tratta d'analizzare l'aspetto fiscale e contributivo... l'applicazione di quelle normative previste, verificando attraverso controlli, se la manodopera presente in quelle attività è regolarmente registrata e se quegli imprenditori cinesi, pagano regolarmente le tasse in Italia? 
Ho letto infatti da uno studio della Gdf, che questi commercianti all'inizio della loro attività, si comportano in modo irreprensibile sia nei confronti degli Enti previdenziali che del fisco... Ma appena viene superato l'anno d'attività, questi, adottano analoghe metodologie del tutto "italiane" e cioè, cambiano la propria ragione sociale, abbandonando la precedente gestione e lasciando ad essa, tutti quei mancati pagamenti d'imposte che poi si dimostreranno evasi. ma difficili da recuperare... in quanto nel frattempo sono sparite sia le società, che i loro rappresentanti legali...
Fatta la legge... trovato l'inganno!!!
Per concludere vorrei aggiungere una riflessione: nella nostra isola, in particolare nella nostra città è evidente a tutti che dietro questo business milionario, ci sia la nota criminalità organizzata (per nulla seconda a quella cinese...) e che quest'ultima, non sta certamente lì a guardare; infatti, se non direttamente partecipe, avendone accordato il permesso d'operare...  fruirà quotidianamente di una parte dei benefici prodotti da quelle loro attività!!!

giovedì 28 gennaio 2016

L'Italia in Europa è penultima per corruzione: superata solo dalla Bulgaria!

C'è poco da ridere e molto da piangere... vedendo quella classifica!!!
Il 2016 si chiude al penultimo posto della classifica europea, difatti siamo superati per livelli di corruzione solo dalla Bulgaria!!!
Il rapporto è della Transparency international, la stessa che, già lo scorso anno ci poneva tra i paese con il più alto grado di corruzione avvertita... in particolare in quei settori, come quello "pubblico", dove il malaffare è più presente e dilaga a tutti i livelli...
Ci possiamo consolare... peggio di noi c'è la Bulgaria, ma li a differenza nostra, l'induzione o la concussione sono noti da sempre, appartengono a quel modo di vivere, a quel dare/avere residui di un post comunismo che ancora oggi soffre delle differenze economiche e finanziarie rispetto ai restanti paesi più evoluti, ma soprattutto presenta disuguaglianze di classe evidenti, tra élite e la maggior parte dei cittadini. 
Il rapporto è stato presentato dal Presidente dell’ANAC (autorità nazionale anticorruzione) Raffaele Cantone, dal presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello e dal  responsabile della sezione italiana di Transparency (associazione non governativa per la prevenzione e il contrasto della corruzione nel mondo) Virginio Carnevali.
Mi chiedo quindi, se alla fine dei conti siamo ultimi... (ok... penultimi...), a cosa è servito avere tutte questi "dipartimenti" di anti-legalità, se alla fine dei conti siamo sempre allo stesso punto???
Invece di stare lì a presentare quella vergognosa classifica... perché non hanno tentato di modificarle quelle normative, limitando quelle applicate metodologie corruttive e collusive, che di fatto continuano imperterrite ad essere da tutti realizzate???
In fin dei conti... la dimostrazione è proprio in quei numeri!!! 
Inoltre, sono certo che quell'indice elaborato, non tiene minimamente conto di quanto (a livello corruttivo) è stato scoperto o soprattutto di quanto quei dati, siano stati fortemente "ridotti"... affinché  il nostro Stato, non si trovi ad essere, ancora più in basso a livello mondiale...
Ciò che non viene detto infatti... è che la maggior parte degli intervistati, tra imprenditori, esperti, consulenti, ecc... non denunciano totalmente il malaffare che nel corso della propria esperienza viene a presentarsi, tutt'altro, molto di quanto avviene non viene segnalato, soprattutto se ciò si scontra con personali interessi o se gli interlocutori sono rappresentanti della pubblica amministrazione...
La corruzione non è come in molti vogliono farci credere, quel sistema celato dove tutto avviene di nascosto... no la corruzione è qualcosa di tangibile, che avviene in maniera esplicita, in piena luce e sotto gli occhi di tutti, dentro quegli uffici istituzionali...
Ed è grazie a quelle legislazioni irrisorie, che in molti si sono potuti dedicare a quel malaffare,  non trovando alcun contrasto da parte dello Stato, ma soprattutto sapendo che i rischi affrontati fossero minimi ed irrisori, rispetto a quanto personalmente beneficiato...
Quindi, state certi che in quello specifico elenco, mancano tutti quei dati ancora ingiudicati...non inseriti, sospesi, inquinati o anche bloccati...  che rappresentano di fatto, la grossa fetta della corruzione nel nostro paese!!!
Ma ammettere queste cose da fastidio a tutti, in particolare proprio a coloro che, con l'emblema ben in vista di paladini dell'antimafia, vorrebbero farci credere che qualcosa sta finalmente cambiando...  
Ed allora, invece di perdere tempo ad analizzare semplici numeri, cominciate a fare qualcosa di serio e di concreto... 
Basta con tutti questi "eroi" da cui sembra che il nostro paese ormai dipenda... per favore, non prendeteci più per il culo... di eroi... almeno a noi Siciliani, ci è bastato Garibaldi, di nuovi... non ne abbiamo bisogno!!!
Non lo dico tanto per dire... se lo dico è perché lo sento davvero!
Sono anni infatti che percepisco su di me, sulla mia pelle... questa vostra esitante inconcludenza!!! 

mercoledì 27 gennaio 2016

In ricordo di Mario Francese

Nel giorno della memoria... voglio dedicare un mio pensiero al giornalista Mario Francese, 
Era nato a Siracusa il 6 febbraio del 1925, terzo di quattro figli, ultimato il ginnasio in accordo con la famiglia decise di trasferirsi a Palermo, da una sua zia, sorella della madre, per completare gli studi liceali ed iscriversi all'università...
Entrò prima come telescriventista all'Ansa, ma successivamente avendo compreso le qualità del giovane, gli venne promesso di diventare giornalista nell'organico redazionale... 
Impegno quest'ultimo non mantenuto ed allora diventò corrispondente del quotidiano "La Sicilia" di Catania, per il quale iniziò a scrivere su cronaca nera e giudiziaria. 
Collaborerò in quel periodo con la Regione dove venne nominato capo ufficio stampa all'assessorato ai Lavori pubblici... alla fine degli anni 50', venne chiamato dal "Giornale di Sicilia".
In breve diventò giornalista professionista e una delle firme più apprezzate e più esperti conoscitori delle vicende mafiose, iniziando a scrivere dalla strage di Ciaculli, sull'omicidio del colonnello Russo... possiamo dire che non ci fu vicenda giudiziaria di cui egli non si sia occupato...
Tentava in un periodo "buio", nel quale parlare di mafia significava morire, di dare lettura diversa e più approfondita a quel fenomeno cosiddetto "mafioso"...
Un giornalismo infrequente in Sicilia, fatto d'investigazioni, scambi d'informazioni, intrighi internazionali e interessi politici e imprenditoriali... 
Fu l'unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Ninetta Bagarella ed il primo a capire, l'evoluzione strategica e i nuovi interessi della mafia "corleonese"!!!
Non a caso dichiarò della frattura nella "commissione mafiosa" tra gli elementi di Luciano Liggio e quelli dell'ala moderata cosiddetta "guanti di velluto"...
Un periodo nel quale cosa nostra apriva a ripetizione la strage degli omicidi "eccellenti", che inizieranno con il segretario provinciale della Dc Michele Reina, per seguire con il capo della Squadra Mobile di Palermo, Boris Giuliano, quindi con il giudice Cesare Terranova.... e successivamente con il presidente della Regione Piersanti Mattarella e tutti quei nomi che di li per vent'anni seguiranno e che ben conosciamo, facendo parte integrale della nostra coscienza siciliana...
Gli stessi giudici, nella sentenza di primo grado contro gli esponenti di quella associazione criminale, riporteranno come, gli articoli e i dossier redatti da Mario Francese, hanno permesso di ricostruire con eccezionale chiarezza, le linee evolutive di Cosa nostra, nel aver saputo penetrare e diffondere quelle proprie ramificazioni all'interno del mondo della politica, degli appalti e dell’economia, e dove iniziava a delinearsi la strategia di attacco alle istituzioni... 
Cosa nostra infatti aveva adottato -in collaborazione con i servizi deviati- una strategia eversiva che poneva come obbiettivo quello di ribaltare la democrazia di questo paese e per far ciò, non si limito di eliminare tutti coloro che a quel disegno criminale ci si ponevano di traverso ed è in questo contesto che si spiega difatti l’eliminazione di Mario Francese...
Quell'omicidio doveva, una volta e per sempre, cancellare quelle frasi scritte, bisognava eliminare quella mente lucida del nostro giornalismo, un professionista capace di anticipare gli inquirenti nell'individuare nuove piste investigative, ed erano questi i motivi che rappresentava... un continuo pericolo per la mafia emergente, poiché era capace di anticiparne quel suo programma criminale, proprio in un tempo nel quale mancava il sostegno (dato successivamente) dei collaboratori di giustizia, tra cui Tommaso Buscetta che consentirono di svelare per la prima volta i meccanismi dell'organizzazione mafiosa, la struttura e le sue regole...
Francese era un uomo slegato da quei condizionamenti e compiacenze realizzate anche da alcuni suoi colleghi, soprattutto non mostrava alcun asservimento verso quei gruppi di potere collusi con la mafia...
Ed è per queste motivazioni che la mafia lo ha ucciso la sera del 26 gennaio 1979 davanti la propria casa, mentre stava rientrando dopo una lunga e dura giornata di lavoro.
Nel 2001 verranno condannati per quel omicidio quasi tutti i componenti di quella "cupola" e le motivazioni della condanna (nella sentenza d'appello) furono: il movente dell'omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70.
Desidero oggi ricordare anche Giuseppe, figlio di Mario, che nel 2002 si suicidò a soli trentasei anni... anche lui giornalista del Giornale di Sicilia di Palermo e che per anni, si era dedicato alle inchieste sulla mafia ed in particolare contribuendo a ricostruire l'omicidio del proprio padre...
La Sicilia ha perso due figli che per questa terra hanno gettato semi di speranza...
Non per nulla si dice che la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio... lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle!!!

martedì 26 gennaio 2016

lunedì 25 gennaio 2016

Gabanelli: seguitemi, vi porterò in un posto dove se ne vedono delle belle...

Sappiamo che il programma Report ha concluso le puntate... mentre la sua conduttrice, la giornalista Milena Gabanelli non si ferma un'istante...
Non potendo esprimere quanto accaduto in Televisione... si affidata al sito internet del Corriere della Sera...
Sembra che il problema nasca dall'inchiesta realizzata sui supermercati a marchio Coop, in particolare quelli della Coop Adriatica. 
La Gabanelli racconta di un produttore di pere di Cesena, il Sig. Peron, il quale da circa 20 anni rifornisce attraverso la sua società, i supermercati della Coop Italia...
Accade però che dal 2008 la Celox (società dell'imprenditore) inizi a ricevere dalla Coop Adriatica una serie di richieste con la motivazione di ribassare i prezzi, in particolare la I° lettera riportava quanto segue: "La presente per proporvi l'applicazione di uno sconto del 10% sulle consegne del 7, 8, 9 novembre. 
Salvo vostra comunicazione contraria, riterremo accettate le condizioni proposte"... punto e a capo!!!
Quindi, negli anni successivi, sono giunte altre lettere, sempre con richieste esose di ribassi, fino a quasi il 20-30%.
Ovviamente la società considerata improponibile la richiesta, ha chiesto di limitare la percentuale richiesta di sconto, poiché la situazione stava diventando insostenibile". 
C'è da aggiungere che, essendo la società specializzata in quest'unico prodotto, ed avendo nella Coop il suo migliore cliente (il solo fatturato ad essa, era rappresentato dal 70% de totale) era di fatto, interconnessa a quell'unica fornitura... 
Quando finalmente tutto sembrava essersi sistemato, ecco che, a conclusione del periodo sotto contratto, giunge la comunicazione arbitraria da parte della Coop, con la revoca del contratto... obbligando inoltre la stessa Celox, a non poter fornire ad altri supermercati i suoi prodotti - visto quanto era stato fatto firmare in precedenza e cioè, che non si potessero replicare le medesime condizioni, presso società diverse e concorrenti di Coop!!! 
La Celox si rivolge quindi all’Antitrust e contesta a Coop Italia e Centrale Adriatica l’abuso di posizione dominante e la violazione dell’art 62, ovvero il divieto di imporre condizioni gravose, extracontrattuali e retroattive... infatti nel solo quinquennio antecedente il 2014, gli sconti applicati non previsti, sono ammontati al oltre 600.000 euro!!!  
Vi starete chiedendo come è finita???
Come sempre nel nostro paese...
L'Autorità predisposta chiude l’istruttoria a fine 2014 e dove viene riportato che gli sconti erano: ingiustificati, gravosi, non costituivano quelle modalità previste in analoghi contratti di forniture, in quanto questo non teneva conto di reciproche esigenze, ma puntavano esclusivamente a beneficiare solo ed esclusivamente una parte... la COOP!!!
Inoltre era evidente che gli sconti imposti da Coop Italia al proprio fornitore, costituivano una costrizione in quanto il produttore erano sottomesso ad accettare quelle condizioni, nel timore di compromettere quel consolidato rapporto di anni di collaborazione e soprattutto con il rischio conseguente ( che poi di fatto è ciò che è avvenuto... ) di perdere quel contratto essenziale per il prosieguo dell'attività... 
Comunque alla fine... la Coop ha perso ed è stata obbligata ad una "onerosa" multa...
Quanto??? Ah... volete sapere a quanto ammontava la multa a carico della Coop? 
Mhhh... 49.000 euro! 
Riporto la frase della giornalista Gabanelli che riassume perfettamente il senso di quella sanzione: ridicola!!!  
Inoltre, a quel pagamento irrisorio è seguita come ovvia conseguenza, la disfatta del produttore...
I contratti non sono stati più rinnovati causando una perdita del fatturato per milioni di euro ed inoltre a causa di quel contratto "blindato", non potendo fornire altre società concorrenti, ha dovuto purtroppo... chiudere i battenti!!!
Decine e decine di dipendenti, che operavano da più di 25 anni in quella società... sono stati -a causa di quanto sopra - licenziati!!!
Nel frattempo la giornalista (una delle poche che con coraggio e professionalità fa emergere tutte le porcate di questo paese... e certamente da inserire tra i migliori autori di programmi d'impegno) è stata messa all'angolo... speriamo che non sia il fuoco amico della RAI3 a colpirla, per come avvenne alcuni anni fa, con un suo analogo collega e direttore, il grande giornalista Sandro Curzi!!!  
Concludo... utilizzando la frase riportata nella loro stessa pubblicità: LA COOP SEI TU!!!

domenica 24 gennaio 2016

Siamo giunti al punto di rottura...


Non so se avete visto il film "La grande scommessa", descrive in maniera perfetta la bolla finanziaria americana del 2007-2008, con il crac di Bear Stearns e la crisi dei mutui legata alla compravendita di fondi d'investimento, garantiti da beni immobiliari...
Ecco quanto a breve sta per accadere è più o meno analogo a quanto si può vedere in quel film... qualcosa è già accaduto in questi mesi da noi con le banche, che avevano proposto investimenti dai rendimenti alti, ma che di fatto celavano una "truffa" proprio ai danni dei propri clienti...
Per informazione questi "investimenti" prendono il nome di Hedge Fund e rappresentano un qualsiasi fondo che non rappresenti un convenzionale fondo d'investimento...
Cioè si tratta di fondi, che utilizzano una serie di astuzie, che vanno dal semplice acquisto di obbligazioni, azioni, titoli di credito ed il cui scopo è quello di raggiungere in tempi celeri il più alto rendimento assoluto!!! 
A differenza quindi del risparmio tradizionale, regolamentato dalle leggi nazionali che appunto ne limitano i rischi, queste forme di investimento, rappresentano una gestione alternativa che tende principalmente alla speculazione... indipendentemente dall'andamento dei mercati finanziari in cui questi operano. 
Il rischio principale però di questi fondi è che basano il loro portafoglio su valori fittizi, coperti da meno del 5%  dal valore reale... con una leva finanziaria pari a 25 volte il capitale investito. 
Questo fondi infatti indirizzano i loro ambiti sulla volatilità degli indici e sui prestiti su pegno ed in quei mercati emergenti...
Ma quando avvengono circostanze che mettono in crisi la liquidità del sistema... ecco che si arriva ai cosiddetti crolli finanziari... con il relativo congelamento dei rimborsi ai sottoscrittori!!!
Oggi a differenza di quanti credono che alcuni avvenimenti possano costituire di per se una situazione economica favorevole per il nostro paese... ciò che di contro non si comprende e che, questi vantaggi immediati, preavvisano di fatto...ad un a crisi mondiale!!! 
Prendiamo per esempio il crollo dei prezzi del petrolio... 
In questo particolare momento... in cui il prezzo del petrolio è sceso ai minimi storici, quanto realizzato con il petrolio aveva rappresentato un importante introito, una merce di scambio che avrebbe permesso di poter pagare i debiti accumulati in questi anni, non solo nei riguardi degli altri stati investitori, ma bensì nei confronti di banche e obbligazionisti...
Inoltre, bisogna aggiungere tutte quelle società che estraggono il petrolio, con sistemi non convenzionali e cioè diversi dai soliti pozzi petroliferi che vediamo in tv, come per esempio, quelli presenti nei giacimenti della penisola arabica...
Queste società -in particolare negli USA- diversamente da quelli tradizionali, sono specializzate nel cosiddetto "shale oil", ossia nell'estrazione di petrolio da rocce di scisto...
Questa metodologia estrattiva, a causa dei costi elevati di estrazione, per raggiungere dei profitti deve rivendere il proprio prodotto ad un prezzo medio di vendita al barile ,intorno ai 50-60 dollari al barile, quasi il doppio rispetto alle odierne quotazioni...
Molte di queste società, hanno venduto le loro obbligazioni e sono in molti quelli che le hanno comprate... specialmente quei soggetti finanziari (fondi pensionistici ed assicurativi), in quanto quei titoli garantivano rendimenti speculativi non indifferenti... 
Oggi però quelle società, si sono arrestate... ed avendo a suo tempo creato dei debiti per avviare la loro attività... quel mercato finanziario adesso si ritrova adesso ad avere una voragine di ben 300 miliardi di dollari!!! 
E dire che il rischio era stato segnalato agli inizi del 2015... in cui si sottolineava come il debito complessivo del comparto "oil and gas" fosse passato in meno di 10 anni, dai 1.000 miliardi di dollari ai 3.000 miliardi di oggi...
Ora, le società specializzate in obbligazioni ad alto rendimento, hanno congelato tutti i rimborsi ai loro sottoscrittori... ed il rischio di default è molto alto...
Oggi sono in molti quelli che cercano di nascondere il problema, per evitare che il panico accresca tra i cittadini, per non sollevare preoccupazioni che potrebbero ripercuotersi nella stabilità del credito..
Si sa che, quando un fondo viene tempestato da richieste di rimborsi da parte dei sottoscrittori... spaventati dalla perdita di valore dei titoli... ecco quindi che quelle società, specializzate in compravendita finanziaria, iniziano a vendere tutto il loro portafoglio clienti... senza badare troppo al prezzo...
Ovviamente quanto sopra fa si che finiscano sul mercato, anche titoli che non sono realmente a rischio, ma che a causa di quella precipitosa vendita, fa scendere il loro prezzo d'offerta, creando di conseguenza una crisi finanziaria, anche in quelle società, che nulla centravano con i prodotti della "oil and gas", ma che a causa di quei comportamenti rovinosi, si ritrovano anch'essi a pagarne le conseguenza e a chiudere i battenti...
Se pensate che nel caso del 2007... la crisi dei mutui era compensata e protetta dai beni immobiliari che di per se, rappresentavano circa un terzo degli attivi del sistema bancario... qui la situazione è ben diversa infatti le azioni della "oil and gas" sono garantite da un assett non più alto del 5%!!!
Per cui la sfiducia pian piano inizierà ad estendersi (proprio come la macchia d'olio nel mare...); precipitano quei rendimenti legati a quel comparto, seguiranno quelli appartenenti ad altri settori ed infine la crisi trascinerà con se... tutti i restanti prodotti finanziari!!!
Siamo giunti ormai al punto di rottura... vedrete che per limitare questa imminente crisi finanziaria, si tenterà di spostare l'interesse mondiale di noi cittadini, su altri e ben più noti rischi, come per esempio l'instabilità democratica, i flussi d'immigrazione, il terrorismo, le guerre civili e religiose, la fame nel mondo, la xenofobia, il ripristino di quelle barriere doganali da tempo abolite, la messa in discussione di tutte le politiche economiche e finanziarie, la limitazione degli scambi d'informazione, fino alla totale chiusura del "word wide web"...
Prevedo già... che nel corso di quest'anno, riceveremo tutta una serie di segnali d'allarme,  che sembreranno giungere noi, come qualcosa d'inaspettato, imprevisto... ma che avranno quale obbiettivo (pianificato), quello di creare confusione e soprattutto preoccupazione nei cittadini...
La realtà è che quanto sopra, servirà principalmente a bilanciare le perdite che a breve imploderanno nel sistema mondiale bancario, obbligando di fatto tutti noi a pagare quelle sofferenze finanziarie, attraverso la richiesta di ben noti "sacrifici" e con l'aumento di tutte quelle imposte che verranno applicate, non solo nei prodotti di maggior consumo... ma anche in quei beni fondamentali di prima necessità!!!
Perché si sa che l'economia di mercato non rispetta mai le frontiere politiche... il suo campo d'azione è difatti il mondo intero!!!


mercoledì 20 gennaio 2016

Il M5Stelle acquista l'abitazione della famiglia a cui era stata vergognosamente tolta...

Le cose buone fatte... non appartengono ai partiti ma alle persone perbene!!!
Bisognerebbe che alcuni cosiddetti Deputati dell'Assemblea regionale Siciliana... prendessero esempio da quelli del Movimento 5 Stelle!!!
Quest'ultimi... infatti, con le somme accantonate mensilmente (rinunciando a parte del loro stipendio), sono riusciti a comprare e restituire nuovamente alla famiglia Guarascio la loro casa di Vittoria...
Era la loro stessa casa finita qualche anno fa all'asta... per un mutuo non pagato. 
Per evitare lo sfratto, il Sig. Giovanni Guarascio, muratore di 64 anni e capofamiglia... si era dato a fuoco per quel debito di 10.000 euro... morendo successivamente per le gravi ustioni riportate...
Un gesto drammatico, realizzato dinnanzi agli occhi proprio dell’ufficiale giudiziario arrivato per eseguire l’ordine di sfratto... 
Quell'uomo... pur di difendere in tutti i modi la propria abitazione - fatta dopo anni di sacrifici - aveva deciso di ricorrere a quel gesto estremo, contro la banca (già le banche...) che gli aveva rescisso il mutuo, poiché non riusciva più a pagarne le rate mensili... 
La situazione assurda e che la stessa Banca ha poi rivenduto la casa all'asta, per una cifra irrisoria (26.000 euro), sfrattando la famiglia al di fuori di quelle mura... 
Certo, dopo quel grave gesto sono seguite le solite celebrazione a ricordo di quell'uomo semplice che desiderava soltanto salvare l'unica proprietà posseduta ed un tetto per la propria famiglia... una casa che aveva costruito con il proprio sudore e che la banca... per pochi miseri trenta denari gli aveva fatto perdere!!!
E lo Stato ed i suoi interpreti dov'erano... dormivano come sempre... pur sapendo che forse con quella legge, avrebbero potuto salvaguardare, non solo, la legittimità dei proprietari di quella loro prima casa... ma soprattutto la vita di Giovanni...
Tanto a loro le case gliele paghiamo noi...
Finalmente il 22 Ottobre 2014... (in Sicilia) la legge è stata approvata all'unanimità dall’Ars... forse o sicuramente... si poteva realizzare prima... ma chissà i nostri deputati  avranno avuto troppo da fare in questi anni per potersi dedicare ad una legge "civile" la stessa che però a livello nazionale è ancora ferma!!!
Per fortuna... già come dicevo all'inizio... meno male che esistono anche le persone perbene... in questo caso i deputati regionali del M5stelle che hanno saputo non solo acquistare l’appartamento e donarlo alla famiglia Guarascio... ma soprattutto fare quel gesto simbolico che dimostra come il più delle volte... anche le situazioni impossibili possono essere realizzate!!!
Ogni giorno questo movimento viene da tutti criticato, infangato, calunniato... abbiamo appena visto quanto accaduto a Quarto... ma ci si dimentica (o si tenta di distogliere l'attenzione) delle porcate fatte -da quasi tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione- in questi anni in nord e centro Italia ed in particolare proprio nella capitale...
Si vuole allontanare l'interesse su questo movimento e sui suoi leader... che in più di una circostanza io stesso ho criticato... ma che sin da subito ho trovato in essi... quei principi di onesta e rettitudine, che neanche lontanamente sono presenti negli altri...
Certo c'è paura... il rischio che alle prossime elezioni il M5Stelle possa raggiungere da sola la maggioranza è qualcosa che sta facendo impazzire tutti... in particolare quei politici inconcludenti che da quarant'anni "mangiano" (e fanno come si dice... mangiare i propri parenti e amici...) con l'attività (non certo professionale) della politica!!!
Fintanto che questi credono di poter gestire con le loro finte raccomandazioni i cittadini, ne pretendono per quello scambio i relativi voti, fino al momento in cui questi atteggiamenti "mafiosi" perdurranno... non ci sarà alcuna possibilità di miglioramento in questo paese e ancor più nella nostra regione... dove la stra-maggioranza ancora dei miei concittadini preferiscono ricevere per andare avanti... la solita pedata nel culo...
Qualcosa sta cambiando... ed io ci credo a quella trasformazione... chissà, forse un dì avrò anche la fortuna di poter assistere a quello straordinario cambiamento... 
Sarebbe bello ritrovarsi in uno Stato... che ha saputo rinnovare le coscienze, un paese di fatto civile, senza più ladri o corruzione, dove tutti possiedono un lavoro ed i giovani non debbono pensare di dover andare via...
Sì... un'utopia forse... ma io intanto comincio facendo la mia parte, affinché questo mio desiderio, si possa concretamente realizzare!!!

Presadiretta: fondi europei rubati all’Agricoltura

Ho ascoltato Domenica 17 c.m. il programma di Rai Tre - Presa Diretta (alle 21:45) e ciò che mi interessa riportare nuovamente in evidenza e la seconda parte della trasmissione, dove veniva trattato l'argomento dei fondi europei da destinarsi all’Agricoltura...
Difatti, 
in quali modi la Comunità Europea stanzia i contributi per aiutare chi lavora la terra e a chi vengono assegnati tali contributi?
Con quali modalità si ottengono i benefici?
Chi controlla se realmente quei contributi vadano effettivamente a chi ne ha pieno diritto? 
E chi avrebbe dovuto controllare... cosa ha fatto? 
Ed ancora, in questo business così importante... è possibile che la mafia ed i suoi interlocutori, siano rimasti fuori a guardare???
Non è che tutti quei milioni di euro siano poi serviti ad ingrassare l'attività criminale e come, proprio dietro a quel giro, ci siano forti pressioni nei riguardi di coloro che, proprio di quei terreni, ne sono i legittimi proprietari e che, se non provvedono a sottostare alle condizioni loro dettate... vengono minacciati personalmente? 
E lo Stato in tutto questo dov'è???
Partecipa anch'esso -attraverso le banali metodologia di controllo o dando corso alle non certo esemplari normative- a questo affare???
Ed ora, scoperta la truffa... l'Europa (ovviamente) richiede la restituzione di quelle somme concesse... e noi cosa facciamo... paghiamo, come sempre!!! 
Questo è il link: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-b40f86c5-99dd-4464-8d4b-36c47c3e3350.html e bisogna spostare il cursore del video intorno al minuto 31' 30''...
Ciò che sembra assurdo è che le misure di controllo solitamente previste... siano fatte in modo tale che siano presenti delle "pecche" che permettono agli abituali lestofanti, di entrarci...
Ettari ed ettari di terreni non utilizzati, ma registrati a fantomatiche società che ne denunciano la piena attività, personale dipendente dichiarato, macchinari e attrezzature mai viste sul posto, proprietà esclusivamente recintate da un filo elettrificato a bassa tensione, per fare pascolare al loro interno le "bestie"... scusate volevo dire gli animali ( già perché le "bestie" sono fuori da quel recinto...). 
Sono circa 500,00 euro ad ettaro... ed in Sicilia di ettari inutilizzati c'è mezza regione!!!
Infatti a quel fiume di denaro sceso improvvisamente dal cielo... o meglio dall'Europa... in molti ci si sono "tuffati"...
La cosa assurda che i fondi non solo sono stati richiesti e quindi ricevuti per propri appezzamenti di terreno, ma anche per quelli -soltanto da noi possono accadere queste situazioni- appartenenti allo Stato...
vedasi per esempio il Parco dei Nebrodi... talmente esteso che va dalla provincia di Messina a quella di Enna...
Ebbene... anche in questo caso, la criminalità organizzata è riuscita a prendere in concessione una parte di quei terreni ed ottenerne così, il contributo europeo...
Adesso che è stato posto a Presidente del Parco, Giuseppe Antoci, le cose sono cambiate... 
I terreni sono stati revocati e tolti dalle mani di chi ne aveva ottenuto le concessioni... e per avere fatto il proprio dovere... oggi cammina sotto scorta e rischia la propria vita!!!
Nel nostro Paese... senza eroi, non si va da nessuna parte... speriamo bene e soprattutto che l'incarico ricevuto, non venga a breve revocato!!!
A seguito delle interdittive antimafia sono partiti i sequestri, che hanno inoltre dato il via a protocolli d'intesa con le varie Prefetture, per iniziare a limitare le partecipazioni di quanti chiedano di ottenere quei contributi, innalzando principalmente tutte quelle necessarie verifiche e ponendo sotto controllo il rilascio obbligatorio delle certificazioni antimafia... poste - prima di questo intervento - sotto soglia e quindi non necessarie...
Difatti, bastava una semplice autocertificazione per richiederne i contributi... alla faccia dei controlli... che è stato appurato... non esistevano!!!
Non mi si venga a dire che, dietro questo sistema, incredibilmente "legale", non ci fosse qualcuno (in particolare mi riferisco a qualche colletto grigio vestito da pubblico ufficiale...) che, avendo avuto dei dubbi sulle procedure adottate, ha preferito (come sempre poi da noi... forse dietro qualche mazzetta ricevuta...) starsene zitto!!!   
Dice bene il Presidente Antoci: una vera follia!!!
Contratti fasulli, prestanome compiacenti, funzionari collusi, controlli scadenti... anzi inesistenti... hanno permesso in tutti questi anni alle associazioni criminali... di mettere le mani sui denari della comunità europea...
Ora escono fuori i nomi dei soliti indagati, iniziano i processi, ma vedrete che passeranno anni prima che qualcuno venga condannato e nel frattempo comunque tutto, continuerà a procedere come nulla fosse accaduto...
Sì, come si dice "morto un papa... se ne fa un'altro" e a breve potrete da voi assistere, come la criminalità, troverà nuove soluzioni ai loro problemi (aggiungerei una parola che in questo contesto calza perfettamente: "organizzata") per continuare le loro abituali truffe... 
Dopotutto, se continuano a cadenza programmata a ripetersi queste situazioni, si capisce come tra quei soggetti "inconsapevoli", non ci siano soltanto rozzi ignoranti, ma consulenti "preparati" capaci d'individuare nella giurisprudenza quei punti deboli... per riuscire e dimostrare purtroppo, di essere sempre un passo avanti...
  

lunedì 18 gennaio 2016

Il peggior analfabeta... l'analfabeta politico!!!

Scriveva Bertolt Brecht: Il peggiore analfabeta è l’analfabeta politico. 
Egli non sente, non parla, né s’importa degli avvenimenti politici...
Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche...
L’analfabeta politico è così somaro che si vanta e si gonfia il petto dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille... che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il bambino abbandonato, il delinquente, il peggiore di tutti i ladri, che è il politico imbroglione, il mafioso corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali!!!
Per chi non lo sapesse... Bertolt Brecht, è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, (scomparso a Berlino Est il 14 agosto 1956), posto nel 1923 nella lista nera di Hitler, fu costretto all'esilio nel 1933...
Nel corso della vita, se pur con toni misurati e austeri... ha sentito di dover allontanare da se, quella fiducia nell'umanità, conseguenza illusoria di speranza, che guarda ad un futuro, rappresentato da un mondo migliore...
Lo ammetto: io non ho speranza...
Il cieco parla di una via di uscita. 
Io ci vedo...
Quando tutti gli errori sono esauriti
l'ultimo compagno che ci sta di fronte
è il Nulla...
Le sue composizioni sono sempre accompagnate dal disagio sociale, dalla mancanza di equità, da quel manifestato dramma umano, fatto di povertà, miseria, degrado, espressione sincera per quanti soffrono e sono vittime di quel sistema...
I poveri, gli emarginati, la repressione del movimento operaio, fanno sì che egli trasformi quel suo semplice essere "intellettuale", in un uomo impegnato nel sociale... che concentra nelle sue opere, una particolare attenzione ai problemi comuni della gente; concepire le rappresentazioni teatrali non come presentazione, ma come mezzo per cambiare il mondo!!!
Cerca di agire sulla coscienza morale e politica dello spettatore,  i suoi drammi teatrali diventano interazione, tra l’individuale ed il collettivo, tenta così con le sue rappresentazioni, non di sedurre lo spettatore, ma di costringerlo ad interrogarsi, su quanto avviene intorno a lui...
Comprendere quindi quanto ci circonda, per sviluppare tutte quelle proprie potenzialità, che ci permettono di superare definitivamente i preconcetti, che inducono noi a credere, a quelle scettiche convinzioni... che nulla potrà mai cambiare... 
Ecco... dobbiamo tutti cercare per una volta di fare la nostra parte... di migliorarla radicalmente questa nostra terra, ognuno attraverso quel suo piccolo contributo, senza farsi prendere da appiattimenti morale in cui si crede che se non ci si adatta con questo sistema... si corre il rischio di rimanerne schiacciati!!!
E' giunto il tempo di cambiarlo questo paese... in particolare questa nostra regione... perché dopotutto (e per quanto si sforzano di farci credere), siamo ancora noi a possedere le chiavi del potere, il futuro e ancora nelle nostre mani... ed è l'unico futuro ancora possibile!!!    

venerdì 15 gennaio 2016

Condizionamento criminale...

"Se fratelli e sodali di noti mafiosi, possono sedere impunemente nel Consiglio di Catania, distribuiti tra banchi di maggioranza o opposizione, vuol dire che in quel Consiglio e sull'attuale amministrazione c'è il rischio concreto di un condizionamento criminale"  è quanto ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione Antimafia Nazionale, On. Claudo Fava...
Inoltre ha aggiunto: chiederò alla Prefettura di Catania di valutare l'opportunità e l'urgenza di affidare a una Commissione d'accesso i necessari atti ispettivi!
Con questo provvedimento, la commissione dovrebbe valutare se esistono le condizioni d'infiltrazione all'interno del Consiglio e quindi trasmettere al Ministro degli Interni, On. Angelino Alfano, per le determinazioni del caso... 
Finalmente dopo che -anche il sottoscritto, nel suo precedente post del 08/01 richiedeva che i nominativi fossero pubblicati- siamo giunti a conoscerli... quei nomi!
Ora tutti però ad attaccare la Commissione nazionale presieduta dal On. Rosy Bindi, per aver fatto emergere quei nominativi, in particolare presso gli organi di stampa (già... forse si preferiva che quei nomi rimanessero secretati) per non dare in pasto a illazioni che hanno (il più delle volte) quale fine... quello di delegittimare quelle "posizioni" e innescare polemiche... politiche a dismisura.
Certo dopo aver ascoltato in questi giorni, gli attacchi al M5Stelle per il Sindaco di Quarto, con la richiesta (da parte di tutti i partiti) delle dimissione dell'incarico, viene da chiedersi se analoga situazione non dovrebbe essere applicata anche alla nostra Città... o forse debbo credere che da noi la situazione è diversa???
Dopotutto secondo quanto denunciato (sempre in maniera sconosciuta... queste denunce mi sempre ridere... c'è ne fosse uno che abbia il coraggio di denunciare ufficialmente, tutti che si celano... mai che mettono -non solo la propria faccia- ma soprattutto il proprio nome e cognome su quei fogli... )...
Infatti, trattasi di "segnalazioni giunte in modo anonimo" all'attuale Presidente della commissione Antimafia all'Assemblea regionale siciliana (ed ex presidente della provincia), On. Nello Musumeci, che ha provveduto correttamente ad informare le autorità di competenza... ma che oggi, appresa la notizia, ha manifestato il proprio disappunto in particolare, mettendo in chiaro, che la divulgazione della relazione, non giungerebbe dal suo organismo...
Se quanto denunciato e cioè, che 3 consiglieri di cui 2 di maggioranza, hanno legami con persone collegate alla criminalità organizzata, ed inoltre, considerato che questa vicenda è stata acquisita e portata a conoscenza (da circa un anno) a chi di dovere... non si capisce come sia stato possibile continuare ad operare all'interno di quel consiglio, senza che fossero intervenuti, richieste o provvedimenti disciplinari, da quanti fanno parte del direttivo di quei partiti, a cui questi consiglieri di fatto appartengono...
Ho letto che il Sindaco del Pd di Catania, On. Enzo Bianco è stato convocato ieri pomeriggio davanti alla commissione nazionale antimafia, ma egli ha dichiarato... di non saperne nulla!!!
Ora a quelle sue affermazioni il M5Stelle ed in particolare uno dei suoi fondatori Beppe Grillo, nel suo Blog ha riportato quanto segue:
Lui è ignaro. 
E' dire che non è certo un novellino, è in politica da decadi. 
E' stato alla Camera, è stato in Senato, è stato ministro, è stato più volte sindaco di Catania. 
E' stato anche coinvolto nello scandalo dei finanziamenti pubblici dell'ex partito la Margherita da Luigi Lusi, tesoriere della Margherita. 
Do you remember Lusi? 
Da Wikipedia: "Lusi sostenne di aver versato a Enzo Bianco una somma mensile di 3.000 euro, poi passata a 5.500 euro, in qualità di presidente della defunta assemblea della Margherita. 
Sebbene l'operazione fosse formalmente legale, Bianco inizialmente negò tutto tentando di non essere coinvolto nello scandalo. 
Successivamente ammise di aver ricevuto quel denaro giustificandosi dicendo che lo aveva usato per fare politica." E per cosa sennò?
Con questo popò di curriculum non è stato in grado di accorgersi dei suoi consiglieri che hanno legami con persone legate alla mafia. 
Capita. 
Bianco ha fatto il suo tempo: è bollito, il consiglio comunale è a serio rischio di infiltrazioni mafiose e i catanesi hanno bisogno di un'amministrazione attenta, reattiva e senza macchie. 
#BiancoDimettiti e nuove elezioni per Catania!
Cosa aggiungere, se si tiene conto che nel solo Parlamento (mancano quindi tutti i dati dei Sindaci e consiglieri provinciali, regionali e comunali...) della vecchia legislazione erano presenti 116 indagati (di cui molti di questi sono stati condannati) e di contro come l'attuale legislatura, presenta ben 46 indagati (e di cui 3 condannati); possiamo ben comprendere come siamo ancora ben lontano dal credere che attraverso la politica, si potrà giungere ad avere un paese finalmente privo da ogni forma di corruzione!!!
Il giorno in cui, attraverso una legge si limiterà o meglio... si proibirà, a chiunque di fare politica -tra quanti sono già stati condannati o vengono inquisiti durante i loro incarichi -ecco forse soltanto allora- potremo sperare di avere finalmente non solo una classe politica "limpida" ma soprattutto un Paese... onesto!!!
   

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