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martedì 30 agosto 2016

Grazie ai terremoti... sono stati spesi ben 122 MILIARDI!!!

A dirlo è uno studio di Mediobanca, la quale ha calcolato il costo sostenuto dalle PA per i sismi che si sono succeduti dal terremoto del Belice del 1968 a quello dell'Emilia nel 2012...
Nei 44 anni trascorsi dal sisma del Belice a quello dell''Emilia, sono stati spesi la bellezza di 122 miliardi, la media di circa 3 miliardi l'anno...
Una completa follia... se si pensa che con quei soldi, si sarebbe potuto fare prevenzione e sicuramente si sarebbero potute salvare migliaia di vite...
Ed invece, si è preferito continuare per mezzo secolo nella stessa maniera, affinché quanto probabile a causa della natura ( è previsto un terremoto di magnitudo Richter di 5,5° ogni tre anni...) diventasse business... per quegli "indegni".
Bisogna ricordare inoltre, che in questi anni sono stati fatti dei tentativi per introdurre una polizza assicurativa obbligatoria contro le probabili catastrofi, ma stranamente queste proposte, non sono state mai definite... e dire che una polizza obbligatoria per ciascun immobile, inciderebbe circa 100€/l'anno, se consideriamo una spesa irrisoria per i proprietari, ma garantirebbe certamente una ricostruzione celere e soprattutto, senza incidere nelle casse dello Stato!!!
Ma come sempre da noi, dopo che le tragedie accadono, ci si ricorda di queste polizze assicurative ed allora tutti quei "geni" seduti lì a Roma... fanno adesso a gara, per ripetere come pappagalli quanto hanno appena scoperto...
State certi comunque che anche con queste eventuali polizze -siamo purtroppo in Italia, dove niente si fa per niente- ci sarà la solita truffa organizzata e qualcuno (o meglio in molti...) con le mani già all'interno di quei gruppi assicurativi, si arricchirà ancor di più di quanto finora non abbia fatto...  
Io resto sempre dell'idea che la prevenzione è l'unica strada veramente sicura...
Si tratta di verificare la messa in sicurezza di tutto il nostro territorio, provvedendo ad adeguare gli edifici -nelle zone più a rischio di sismicità, incentivando -grazie ad opportuni investimento- quei lavori necessari ad adeguare non solo le abitazioni, ma in particolare gli edifici pubblici...
Si poteva fare di tutto per migliorarlo questo paese!!!
Oggi per esempio si potevano cacciare fuori da quel funerale tutti quei "personaggi in cerca d'autore"... seduti lì in prima fila!!! 
Ma da noi si sa... si parla... si parla e si continua soltanto a parlare, senza mai concludere niente o meglio, sperperando inutilmente quei nostri soldi pubblici e lasciando viceversa a noi, la conta di tutti quei morti!!!

lunedì 29 agosto 2016

e adesso, Signore, che si fa???


Il Vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D'Ercole, durante la celebrazione del rito funebre ha detto: "e adesso, Signore, che si fa? Quante volte, nel silenzio agitato delle mie notti di veglia e d'attesa, ho diretto a Dio la stessa domanda che mi sono sentito ripetere da voi in questi giorni... 
A nome mio, nel nome di questa nostra gente tradita dal ballo distruttore della terra... adesso che si fa? Mi sono rivolto a Dio Padre, suscitato dall'angoscia, dall'avvilimento di esseri umani derubati dell'ultima loro speranza...".
Caro Monsignore, sono certo che difficilmente il Signore avrà trovato del tempo per venirle a rispondere...
Io diversamente da Lei... ho fatto uno strano sogno e vorrei raccontarglielo...
C'era un uomo su un palco che parlava ad una moltitudine di persone e tutte quella gente lì sotto, stava in silenzio ad ascoltarlo...
In quel sogno, anch'io tentavo di comprendere il senso di quelle parole proferite che ora qui tento di riproporre...
Sono certo che nel farlo, non sarò preciso, salterò alcune citazioni, qualche frase, un richiamo, sì... la mia narrazione potrà non essere accurata, ma proverò comunque a rappresentare quel discorso che, potrà comprendere, s'addice perfettamente al momento che ognuno di noi sta vivendo... 
Ecco quanto comunicava: "sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese; questa giornata è un faro di speranza per milioni di uomini e donne, bruciati purtroppo oggi dell’avida ingiustizia... 
Ma ancora adesso, quegli uomini e quelle donne non sono libere; dopo anni... vivono su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale, languendo ancora ai margini della società ed esiliati nella loro stessa terra...
Per questo siamo venuti qui, per rappresentare la nostra condizione vergognosa... possiamo dire in un certo senso che, se siamo venuti qui, nella nostra capitale è per incassare un assegno!!!
Quando gli architetti di questa nostra "Repubblica" scrissero le sublimi parole della Costituzione, firmarono un "pagherò" del quale ogni cittadino sarebbe diventato erede...
Questo "pagherò" permetteva che tutti gli uomini, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità!!!
È ovvio a tutti che, nel nostro paese... è venuto meno questo "pagherò", per ciò che riguarda i suoi cittadini...
Invece di onorare quel suo sacro obbligo, ha consegnato di contro ai propri abitanti un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: "fondi insufficienti"... perché qualcun altro li ha già presi prima!!!  
Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti... nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. 
E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia!!!
Questo non è più il momento in cui ci si possiamo permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi con modi tranquillante... 
Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall'oscura e desolata valle della "corruzione" al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia alla solida roccia della equità e fratellanza sociale; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio... 
Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento!!! 
Questa estate soffocante della legittima impazienza di tutti i cittadini onesti non finirà, fino a quando, non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà e uguaglianza!!!
Non ci potrà mai essere... né riposo né tranquillità fino a quando non saranno riportati nella giusta equità i diritti di tutti i cittadini... 
Continuando così, non ci potrà essere pace e i turbini della rivolta, continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia!!!
Cerchiamo però di non soddisfare mai la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. 
Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. 
Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa, degeneri in violenza fisica... 
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica, con la forza dell’anima...
E' tempo di impegnarci tutti, bisogna marciare per sempre in avanti e non si può più tornare indietro... e perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno... 
E’ un sogno profondamente radicato... quello che un giorno, questa nazione, si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni...
Io ho davanti a me un sogno, quello di vedere finalmente una grande nazione... per l'appunto la nostra!!!
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni paese... da ogni borgo, da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, sapranno unire le mani e cantare queste parole: "Liberi, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo finalmente liberi"... 
Caro Monsignore, l'uomo del sogno era Martin Luther King....
E' strano come quelle parole gridate con vigore e ad alta voce, possiedano quelle stesse connotazioni che oggi si hanno in risentimento, su quanto sta accadendo nel nostro paese... 
Un paese il nostro disperato, in cui si sentono in lontananza le urla di chi sta piangendo i propri cari, quell'insistente dolore delle famiglie che sanno d'aver perso tutto, anche i propri semplici ricordi di una vita... e noi tutti, se pur uniti in questa sofferenza, siamo ahimè già consapevoli che, appena si spegneranno i riflettori dei media, ci si dimenticherà (per come è già accaduto in precedenti analoghe circostanze...) di loro...
Per cui Monsignore, lasciando perdere quegli eventuali consigli "sovrannaturali" richiesti... ecco, mi dica, non adesso, ma allora... cosa si farà???

domenica 28 agosto 2016

Terremoto: noi italiani disposti al sacrificio... loro,certamente NO!!!

Il presidente del Senato ha dichiarato: "se i primi a cadere sono gli edifici simbolo dello Stato, la scuola, l’ospedale, la caserma dei carabinieri, vuol dire che siamo un Paese generoso nella solidarietà, ma non siamo in grado di seguire le regole".
Ma cosa dice, ma di quali "regole" parla, e poi... quali sarebbero queste "regole" da seguire...???
Ma perché usa frasi enigmatiche... perché si nasconde dietro misteriosi termini... ed ancora, perché non dice le cose per come stanno realmente!!!
La verità è che in quasi tutti gli appalti si paga, per non eseguirli in maniera conforme!!!
Una tangente... una bustarella, qualche "rolex" e si potrebbe continuare all'infinito, ma stranamente questa forma di "PIZZO", questa parola così "pericolosa" da pronunciare... non può certamente essere espressa, almeno non così... apertamente.
Ah... dimenticavo, non mi parlate più di denunciare, tanto ormai mi sono convinto che farlo... non serve a un cazzo, perché alla fine, nessuno paga...  grazie ai tanti disonesti "azzeccagarbugli" ed all'influenza data da qualche giudice disponibile (ecco sì... questo è il caso in cui, un'altra parola, sarebbe più appropriata...) a trasformare le sentenze...
La verità e che questo è un paese in cui non si fa niente per niente e dove, sono in molti, ad effettuare quella propria richiesta!!!
C'è chi la manifesta subito senza alcuna vergogna e chi viceversa, persegue la tattica del "carpe diem", attendono di cogliere l'attimo opportuno, per far valere così quella propria posizione, presentandosi di fatto, quali risolutori dei problemi inaspettati; per quel sostegno ovviamente dato... si riceverà di conseguenza, quanto sopra riportato!!!
Questo è un paese in cui la corruzione la fa da "padrone" ed è ovvio aspettarsi che tutto crolli... anche senza bisogno di un improvviso terremoto...
La minore qualità delle materie prime o la realizzazione dell'opera effettuata in modo non conforme rispetto a previsto o applicando soluzioni alternative a quelle progettuali, hanno quale scopo, quello di realizzare fondi a nero... da potersi spartire!!!
Ora all'improvviso, fanno finta di scoprire "l'acqua calda" e s'improvvisano nuovi "Sherlock Holmes" iniziando valutazioni investigative che hanno la presunzione di dare soluzioni a fatti... ormai avvenuti.
Già, in questi anni, invece di aver fatto prevenzione o aver instaurato una commissione di controllo per tutti quegli edifici a rischio, come per l'appunto le scuole, ecco, se avessero essi stessi fatto visita a quegli edifici ancor prima che certi accadimenti avvengano, chissà forse queste tragedie non sarebbero accadute e non c'era bisogno di vederli lì in fila, vestiti a lutto per recarsi a quei funerali...
Che schifo... mi viene il vomito!!!  
Sì... è incredibile: durante il loro mandato non fanno nulla per dettare (ecco a cosa servono...) quelle "regole" e di contro, ora, hanno la faccia tosta, di venirci ancora a raccontare cazzate!!!
Inoltre, invece di attendere (a mani conserte) i sacrifici di noi italiani... (dopotutto anche loro mi sembra facciano parte di questo paese...), perché non cominciano essi a dare un bel esempio; potrebbero donare il 20% del loro "compenso" proprio a quanti oggi hanno perso tutto, a causa della loro inadeguatezza!!!
Su una cosa però sono d'accordo con loro: noi italiani siamo disposti al sacrificio... mentre loro... certamente NO!!!
Sarebbe interessante se potessimo tutti... costituirci parte civile, contro quanti... ci stanno governando...
Comunque, si devono soltanto vergognare... perché in ognuna di quelle poltrone, sta scorrendo il sangue dei nostri scomparsi concittadini...
Erano uomini, donne e bambini, che hanno avuto purtroppo quale unico torto, quello di nascere in questo Stato!!!
L'eterno riposo dona a loro o Signore, splenda ad essi la luce perpetua... riposino in pace, Amen. 

venerdì 26 agosto 2016

Morti a causa della negligenza, imperizia e imprudenza di questo paese...

Per il Sindaco o meglio... per quanto a Lui comunicato dai tecnici, era tutto a posto!!!
Viene da dire... "Grazie a Dio"(anche se dopo una tragedia del genere nominare l'onnipotente è quasi una forzatura... ) che erano le 3.36 del mattino del mese di Agosto!!!
V'immaginate cosa sarebbe potuto accadere con la scuola piena di alunni???
Siamo ad Amatrice, ed una scuola elementare, la "Romolo Capranica" e totalmente crollata!!!
La stessa che alcuni anni fa, era stata oggetto di adeguamento alle norme antisismiche con ben €. 500.000 dalla regione ed altri 100 mila dallo stesso Comune...
Cosa dire, l'ennesima dimostrazione di come si buttano al vento i soldi in questo paese...
Il Sindaco ha inoltre dichiarato che: "le migliorie effettuate, erano compatibili con il tipo di struttura"...
Se visto infatti... è crollato tutto!!!
Complimenti a quei "geniali" tecnici, alti professori accademici d'ingegneria, un grazie anche ai progettisti e alla Direzione lavori ed infine come dimenticare l'impresa -che poi sarebbe l'unica che ne capisce più di tutti qualcosa...- e che avrebbe dovuto (almeno...) evidenziare quelle lacune tecniche progettuali previste...
Ma si sa... nel nostro paese se vuoi lavorare devi stare zitto e cercare di non creare problemi a nessuno...
Poi se quanto si realizza è conforme con quanto realmente corretto... poco importa, tanto a morire saranno sempre gli altri!!!
Ora, come ormai consuetudine, ci si sveglia indignati... 
Si cercano al solito i colpevoli, ci si costituisce parte civile, ma nessuno che si chiede... se forse, durante l'esecuzione di quei lavori, chi doveva controllare non controllava o ancor peggio chi ne era responsabile di quei lavori, era più interessato a chattare sui social...??? 
La verità è che nel nostro paese si continua a morire... e la colpa, non è da attribuire alle calamità naturali, bensì alla negligenza di quanti - in qualità di "Responsabili" - se ne fottono!!!
Ogni volta è sempre la stessa cosa... corsi e ricorsi, come nulla fosse... 
Si seppelliscono i morti e ci si dimentica subito di quanto bisogna fare... resta soltanto la disperazione di quanti hanno perso un proprio caro ed alla fine, come contabili, si redige un elenco, con il nuovo numero dei morti!!! 
Non conta quindi quanto ci racconta il nostro Presidente del Consiglio... (o tutti quegli altri messi lì in fila...) sulla bravura dei nostri volontari della protezione civile, sulla capacita dei  vigili del fuoco e delle nostre forze dell'ordine o ancora, sulla disponibilità dei cittadini a collaborare e cooperare nel donarsi pienamente... questa si sa... è la vera Italia!!! 
Ciò che non può essere più accettato è l'incapacità di quella gente che dovrebbe mettere in pratica la prevenzione di una nazione completamente distrutta e che dovrebbe di contro essere sicura...
Non ne posso più di vedere viadotti che crollano, strade che franano, territori distrutti alle prime alluvioni, fiumi che straripano, montagne che scivolano a valle e potrei continuare all'infinito prima che giunga... il prossimo terremoto!!!
Ecco questo è ciò che non va... e non me ne frega niente di risultare poco sensibile alla commozione generale, perché non sarà un minuto di silenzio negli stadi o i cinquanta milioni di euro a ripagare una sola vita strappata... non è giusto e non posso accettarlo!!!
Io, come Italiano... mi sento disgustato ad essere governato da questa "gentaglia strafottente", che dimostra ripetutamente e in ogni circostanza, di compiere quelle proprie azioni con negligenza, imperizia e imprudenza...
Tanto per far comprendere loro il significato di queste tre parole, ne chiarisco di seguito il significato:
Negligenza: trascuratezza, mancanza di sollecitudine ovvero di un comportamento passivo che si traduce in una omissione di determinate precauzioni.
Imprudenza: insufficiente ponderazione di ciò che l’individuo è in grado di fare, violazione delle regola di condotta, codificate o lasciata al giudizio del singolo, con obbligo di non realizzare una azione o di adottare, nell'eseguirla, precise cautele.
Imperizia: insufficiente attitudine a svolgere un'attività che richiede specifiche conoscenze di regole scientifiche e tecniche dettate dalla scienza e dall'esperienza, pertanto identificabile con una preparazione insufficiente, assenza di cognizioni fondamentali e indispensabili  per l’esercizio della professione.
D'altronde si sa... le disgrazie possono essere di due tipi: quelle che capitano noi a causa di eventi sfortunati... e quelli che invece vengono causati da altri!!!
Se potessimo valutarle... sono certo che nel nostro paese, il rapporto sarebbe di 1:100...

giovedì 25 agosto 2016

Doniamo il jackpot del Superenalotto ai terremotati del centro Italia!!!

Desidero condividere con Voi quanto ho ricevuto sulla petizione espressa da Alessandro Gambino su CHANGE.ORG:
Ciao Nicola,
dopo il terremoto che ha devastato cittadine e paesi del centro Italia, tante persone stanno chiedendo che l'attuale montepremi del Superenalotto - pari a circa 130 milioni di euro - venga utilizzato in favore delle popolazioni colpite:
Doniamo il jackpot del Superenalotto ai terremotati del centro Italia

Utilizziamo il jackpot del Superenalotto per aiutare il popolo terremotato. Aiutaci a portare avanti il progetto, firma la petizione.

Con quasi 130 milioni di euro possiamo fare tanto per i nostri connazionali in difficoltà. Meglio 130 milioni a chi ne ha veramente bisogno rispetto a un singolo cittadino!
Firma la petizione


Questa petizione sarà consegnata a:

Presidenza del Consiglio dei Ministri
AAMS

Parlamento Italiano





mercoledì 24 agosto 2016

La Sicilia... un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com'è!!!

Per favore, non considerate quanto scrivo, quasi fosse un'autoritratto critico sulla mia terra...
Come d'altronde, non vorrei passare per uno scrittore impegnato... (non potrei di sicuro permettermelo...), ma mi piace comunque sentirmi - nel mio piccolo - impegnato!!!
Già... impegnato contro questo stato di fatto e questo sistema asfissiante, contro questa mentalità collusiva e corruttiva, contro un sistema non meritocratico ed un clientelismo opprimente e aggiungerei, tentacolare e putrefatto...
Lo so... l’impegno non è tutto e soprattutto da soli si può fare ben poco per cambiare questa attuale condizione... 
Ma io sono speranzoso e credo che ognuno di noi debba fare innanzitutto il proprio dovere, poi il resto verrà da se...
C'è comunque in me questo desiderio... di raccontare e scrivere ed è qualcosa che sento nel profondo, che mi stimola, anche perché se così non fosse, se non trovassi entusiasmo in ciò che faccio, non lo farei... e credo che questa rappresenti per il sottoscritto la condizione essenziale, perché se mi diverto io in qualità d'autore a scrivere un post, si divertirà anche e soprattutto il lettore... nel leggerlo.
Riprendendo il titolo... ho voluto cogliere dal famoso libro "Il Gattopardo" alcune analogie... ad iniziarsi con quel principe di Lampedusa, ben disponibile ad ascoltare le esigenze altrui...  ma poco propenso a dare le proprie terre ai contadini... ecco, in quel suo gesto, evidenzia tutti i propri limiti umani ed in particolare manifesta quella mancata disponibilità verso ciò che è sociale... 
Un'indifferenza similare se non eguale a quella realizzata oggi dalla nostra classe governativa!!!
Le ragioni proprie e personali... non coincideranno mai con le vostre, statene certi... perché in loro vi è una congenita patologia... "l'indifferenza"!!!
La stessa indifferenza che hanno avuto tutti i nostri conquistatori, sino agli ultimi... i Savoia, che con il loro generale (Garibaldi) hanno fatto sì che questa nostra terra, diventasse nuova "colonia" per il nord Italia...
Il siciliano quindi, abituato a sottomettersi a tutti i suoi continui invasori... non si è mai ribellato ( ad esclusione soltanto del periodo dei vespri...) ed è rimasto, di volta in volta, assoggettato ai nuovi padroni...
Oggi... il discendete di quel siciliano, continua ad operare con le stessa modalità asservita dei suoi padri, prostrandosi ai nuovi dominatori: politici, imprenditori e mafiosi!!!
Hanno permesso ad ognuno di loro, di sporcarsi le mani di sangue, grazie a quegli indegni affari quotidianamente realizzati, il tutto grazie alla partecipazione e complicità di molti infedeli... permettendo così a quei soggetti, di manifestare quel proprio potere, affinché nulla cambi e si resti così com'è...
Sono i cosiddetti nuovi capitalisti; proprietari della maggior parte delle ricchezze della nostra regione, che fanno sì, che tutto... resti invariato.
Hanno inoltre vincolato i propri conterranei a quella loro volontà: eccoli i nuovi "padroni", che sfruttano al limite della  povertà tutti... quasi fossero per essi... dei "servi della gleba"!!!
Diceva Mussolini: come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?

martedì 23 agosto 2016

Ecco come si aggiustano i processi per mafia...

Le dichiarazioni riportate dal pentito Carmelo D’Amico nell'aula della Corte d’Assise di Messina, dove si stava celebrando un processo per omicidio di mafia, sono state alquanto forti... ed hanno dato il via ad una serie di verifiche da parte dei giudici del distretto di Reggio Calabria, che hanno di fatto competenza territoriale, sulle vicende in cui sono coinvolti i giudici messinesi.
Il pentito ha detto: abbiamo corrotto qualche pubblico ministero, qualche procuratore generale e abbiamo "aggiustato" qualche processo molto importante...
"Minchia... cosa dovevano fare di più, hanno fatto tutto...", certo che se quanto dichiarato fosse realmente vero, non so più a quale santo bisogna votarci... 
Il pentito, alle domande del Pm ha risposto in questo modo: guardi, io ho deciso di collaborare con la giustizia, perché sono stato sempre chiuso al 41 bis, da quando mi hanno arrestato dal 2009; ovviamente stando da solo ho avuto modo di riflettere...ed anche perché il 41 bis è sicuramente un carcere duro... ed è per quei motivi che ho deciso di cambiare vita, anche se avrei avuto la possibilità di uscire prima o poi... dal carcere, perché io, ho esperienza nei processi... perché abbiamo aggiustato o meglio... la nostra organizzazione ha aggiustato diversi processi, abbiamo corrotto qualche giudizio di cui ne ho parlato, abbiamo corrotto qualche pubblico ministero, qualche procuratore generale e abbiamo aggiustato qualche processo molto importante e quindi c’era una alta  possibilità che io potessi uscire dal carcere.”
Il processo a detta del pentito "più importante", sarebbe stato quello scaturito dal triplice omicidio Geraci-Raimondo-Martino, avvenuto la notte del 4 settembre 1993 alla stazione di Barcellona: le vittime erano tre ragazzi di Milazzo e furono giustiziate perché avevano superato i confini territoriali del loro comune e si erano spinti oltre... sino a Barcellona P.G. per poter commettere i reati...
Il pentito, tra le sue ammissioni  ha toccato anche toccato anche l’Arma dei carabinieri con le sue dichiarazioni: ho avvisato pure Carmelo Bisognano dell’operazione Icaro, l’ho avvisato io che c’era l’operazione in corso, perché avevamo saputo praticamente, tramite carabinieri "corrotti" che noi, avevamo sul libro paga dal ’90, carabinieri corrotti di cui uno apparteneva alla… alla squadra catturando latitanti, un altro era nella Dda… nella Dda che faceva la scorta… e tanti altri, tra carabinieri e poliziotti, che sono sui nostri libri paga e che ne ho parlato purtroppo”.
Infine, il passaggio alla Cassazione:  la nostra associazione – ha detto D’Amico – era molto ramificata a livello politico, a livello istituzionale, era una delle più potenti che c’era in Sicilia, aggiungendo che la cosca barcellonese e anche molto sanguinaria... 
Noi siamo arrivati anche sino alla Cassazione a sistemare un processo molto noto!!!
"Abbiamo corrotto un giudice di Cassazione, io stesso sono andato personalmente insieme a Pietro Mazzagatti Nicola, per corrompere questo giudice nativo di Santa Lucia del Mela e che risiede attualmente a Roma; abbiamo come le dicevo queste persone ed era per questi motivi, che le dicevo prima... che ero sicuro di uscire, perché sapevo che avrei goduto dell’appoggio in Cassazione di questo giudice corrotto...”
Certo a sentire queste dichiarazioni si resta sconvolti e dobbiamo trattenere qualsivoglia esternazione personale sperando che si sia trattato dell'ennesimo tentativo di impressionare i media, per dar modo al processo di aumentare quella propria audience...
Se così non fosse... sarebbe meglio applicare quella citazione che diceva: se i processi fossero risolti a pari e dispari almeno la meta' delle sentenze sarebbero giuste!!!

domenica 21 agosto 2016

SICILIA: la chiamano "ripresa" ma è stagnazione!!!

Ci vuole coraggio a chiamarla ripresa, ed è veramente un quadro poco consolante quello dato da tutti gli osservatori sulla nostra economia e soprattutto sul lavoro...
Ci raccontano che l'economia siciliana è in crescita, certo, più lentamente di quanto previsto, ma non ci viene detto che coloro che raccontano queste frottole, fanno parte essenziale di quel sistema che vuole, a tutti i costi, che si resti in questo stato di fatto...
Soltanto chi guarda i dati reali si accorge come la nostra produttività e competitività sia ai minimi termini, che la disoccupazione non è diminuita anzi tutt'altro e quei nuovi occupati sono da legare esclusivamente a quei cosiddetti buoni di lavoro "voucher" per professionalità occasionali ( non per nulla, i dati sugli occupati rilevati dall'Istat nella nostra regione parlano di circa 33.000 unità, che stranamente risultano molto più alti rispetto ai dati reali INPS che ridimensionano quella nuova occupazione, ufficialmente registrata in 17.800 unità...
Non parliamo d'imprese sempre più in liquidazione o fallimento ed ancor peggio va alle imprese artigianali...
Mancano di fatto gli investimenti sia quelli privati che anche quelli pubblici!!!
Si salvano soltanto i generi di prima necessità... mentre la parte restante di quel proprio reddito va destinata all'abitazione ed alle utenze e a tutte quelle spese obbligatorie di cui non si può fare a meno, come trasporti, comunicazione, cultura, ed anche... sanità.
Il reddito familiare è sempre più in crisi e non basta certamente a sopravvivere... in particolare quando la famiglia è mono reddito...
Ho letto che con questa dinamica... "occorrerebbero circa 3 anni per ridurre di un solo punto il tasso di disoccupazione e sarebbero necessari circa 6 anni per tornare al reddito procapite del 2008".
Però c'è sempre il deficiente di turno che ci ripete che "siamo in ripresa"!!!
Forse, debbo credere che quei soggetti, fanno riferimento ad un'altra economia... chissà probabilmente ne fanno parte o ne usufruiscono direttamente...
Può darsi che egli si riferisca al mercato nero... all'economia prodotta dalla nota associazione malavitosa, oppure da tutto quel mondo del lavoro sommerso ancora tanto presente ( tanto non c'è nessuno che controlla...), dalla vendita di prodotti e di gadget clonati, di quel mondo parallelo fatto d'evasione che costituisce certamente la faccia nascosta di quell'altra nostra economia...
Un fenomeno... almeno quest'ultimo, certamente in crescita nella regione e che non viene affrontato a dovere, proprio perché permette a tanti, d'usufruire di quei beni o di ricevere in contanti una parte di quel denaro "invisibile", per far si, che tutto proceda in maniera illegale e disonesta... 
Dopotutto se nella nostra regione lo scarto tra il reddito dichiarato e i beni posseduti (o i consumi privati realizzati) è il più elevato tra tutte le regioni in Sicilia (140%) un motivo ci sarà... 
E' certo che, fin quando si continuerà a restare in maniera immobile a guardare così gli eventi, senza che la maggioranza dei cittadini riprenda in mano la propria indipendenza "morale" e soprattutto fintanto che non si ristabilisca con le azioni, quei principi di uguaglianza, rispetto e democrazia... non ci potrà essere mai, alcun futuro...
Resteremo bloccati... qui su questa terra, arida e sterile, a riflettere su noi stessi... quasi fossimo quella nave "arenata" sulla spiaggia, in attesa di un'onda che finalmente ci permetta di riprendere... quel viaggio della speranza!!! 

sabato 20 agosto 2016

Andrea Piazza: "la mafia è soltanto morte e parassitismo sulla vita degli altri"

Al di la delle dinamiche giudiziarie che richiedono tempi processuali, emerge in ogni caso un quadro poco rassicurante... 
La gestione Istituzionale in ogni caso richiede uno spirito contrapposto al management sottoposto a sequestro ( è necessario azzerare qualsiasi forma di continuità ), anche se trattasi di vicende complesse e quindi pur non sussistendo bacchette magiche, è opportuno salvaguardare il livello occupazionale.
La riservatezza delle notizie apprese in via confidenziale ( è scontato che le stesse se hanno rilevanza devono essere tempestivamente portate a conoscenza del Giudice Delegato del procedimento di Misure di Prevenzione_ estensione art. 35 D.Lgs 159/2011 ). 
Un plauso a Nicola Costanzo, per non essersi consegnato alla cultura del silenzio, per contribuire a decodificare le dinamiche aziendali (la Misura del sequestro è stata applicata in via preventiva perché sussistono molteplici elementi ...), agevolare l'attività di indagine che, hanno già consentito all'autorità giudiziaria di ritenere fondate le ipotesi delittuose e condannare il Presidente ANCE Salvatore Ferlito, nonché l'avvio di altri procedimenti di indagine alla luce delle dichiarazioni rese innanzi l'Autorità Giudiziaria. 
Per fortuna, la prevaricazione mafiosa è minoranza anche se organizzata, ed ognuno di noi deve essere portatore di valori di solidarietà contrapposti a qualsivoglia forma di prevaricazione materiale e/o morale. 
La mafia è soltanto male e bisogna controbattere anche sotto il profilo ideologico qualsiasi forma di giustificazione, dove taluni tendono a sviluppare il concetto ERRATO che esisterebbe mafia buona e mafia cattiva...
LA MAFIA E' SOLTANTO MORTE E PARASSITISMO SULLA VITA DEGLI ALTRI!!!

venerdì 19 agosto 2016

La sola cosa necessaria affinché il male trionfi è che gli uomini buoni non facciano nulla...

Mai frase è stata così profetica per questa terra...
E dire che che Edmund Burke... la scrisse più di tre secoli fa!!!
Questa difatti, rappresenta la vera storia della lotta alla mafia in Sicilia, dove si raccontano quotidianamente falsità e si fa poco o nulla per contrastare in maniera decisa quell'associazione criminale e i suoi affiliati... 
Lo so che non è corretto dire che la maggior parte dei nostri imprenditori sono collusi con quel sistema, ma certamente sono pochi gli imprenditori onesti, che tentano tra mille difficoltà di sviluppare senza alcuna "agevolazione", la propria impresa, ricercando nuovi mercati e contribuendo così facendo, alla crescita anche di nuovi posti di lavoro, attuando sempre i principi ed il rispetto della legalità!!!
Ma quanto poi si ottiene ad essere onesti o a non farsi corrompere e sottomettere, quella è tutt'altra storia... 
Sappiamo bene come sia lo stesso sistema a condizionare quel tipo d'imprese... in quanto esse (a differenza di altre colluse concorrenti...) hanno deciso di restare fuori da quei gruppi di potere...
Ecco quindi che, per contrastare quella società antagonista e per limitare l'indipendenza "morale" di quell'imprenditore, s'iniziano a produrre una serie d'impedimenti per intralciare quella "libera" concorrenza... non autorizzata!!!  
Per esempio, si manifestano problemi di natura burocratica con le PA o meglio con alcuni dipendenti collusi assoggettati ai loro padroni mafiosi... quindi seguono dinieghi su eventuali richieste d'affidamenti presso banche o società di servizi...
Vanno ad annullarsi improvvisamente tutte quelle trattative per la definizione di contratti d'appalto e si rescindono improvvisamente quelli già definiti, con motivazioni più o meno futili, dando il via a controversie civile e amministrative che vanno ad aggiungersi a quelle già numerose presenti presso i Tribunali... 
Se a quanto sopra si sommano tutti i problemi derivanti dal carico fiscale complessivo (imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi, ecc...) di cui il prelievo medio fiscale si aggira intorno al 60% sugli utili d'impresa... ecco quindi che la fine di quell'impresa è certamente assicurata!!! 
Ed è per questo preciso motivo che l'equazione MAFIA=LAVORO raggiunge da noi, la sua massima espressione!!!
Non ha importanza quindi quanto si faccia per cambiarlo questo sistema... non conta a nulla dimostrare di non aver pura o non essere omertosi... perché alla fine c'è sempre qualcuno (o meglio la maggioranza dei miei conterranei... ) che con quel sistema e quelle metodologie "campa", avendo l'opportunità di percepire a nero, mazzette e/o bustarelle, da utilizzare per comprarsi anche e soltanto, l'ultimo modello di "Iphone"...
Già...  basta poco a corromperli!!!
Purtroppo in questa nostra terra... c'è anche chi si vende soltanto per quell'unico diritto previsto dalla nostra costituzione: IL LAVORO!!!
E dirsi che l'Articolo 1 della nostra Costituzione recita: "L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”
Nessuno di noi ovviamente crede che quel cosiddetto "diritto al lavoro" implichi direttamente una offerta di lavoro pubblico... ma bensì ciò che viene richiesto a questo "Stato" è che realizzi almeno quell'unico intervento richiesto, rappresentato, nel saper rimuovere tutti gli "ostacoli" presenti, promuovendo quelle necessarie condizioni, che consentano a chiunque - e non solo quindi a quei noti "raccomandati" e figli di papà o a tutti quei soggetti, inginocchiati e sottomessi da quel sistema politico/mafioso clientelare al quale si affidano - di poter entrare a far parte definitivamente in quel mercato del lavoro...
Lo so è dura continuare a combattere contro questo sistema... ma soltanto chi ha deciso da tempo di fermarsi, ha già perso... e non parlo soltanto di rispetto, ma anche della propria dignità!!! 

mercoledì 17 agosto 2016

La verità è una sola: la mafia esiste perché esistono i siciliani!

Non sono io a dirlo... 
Ma è una frase riportata nella copertina posteriore di un bel libro... intitolato "Tutto a posto" scritto da Alfio Caruso...
Ogni qualvolta che qualcuno si permette di affermare che la "mafia" sia di fatto connaturata con la società civile o con quella mentalità collusiva, ecco che viene immediatamente ricoperto di insulti da tutti quei "vespri" che si scoprono all'improvviso come difensori di quell'onore offeso siciliano... 
Ecco quindi le solite frasi fatte: "la mafia non esiste... è soltanto la solita porcata creata per danneggiare noi poveri cittadini del Sud"...
Ma forse la verità va ricercata da un'altra parte, senza esagerare con i pregiudizi, ma impegnandosi sempre a rispettare l'autenticità dei fatti...
La Sicilia e quindi i siciliani... storicamente hanno purtroppo sofferto sulla propria pelle, quella mancata presenza dello Stato o meglio di uno Stato "forte" e quindi, quello stato di cose, ha permesso di sviluppare una totale sfiducia nei suoi confronti e permettendo di conseguenza a quella associazione criminale, di modificare nei cittadini quella propria mentalità, secondo la quale, grazia alla mafia si può tirare avanti...
Pian piano quella mentalità "contorta" si è andata diffondendo e i cittadini, si sono ritrovati "inquadrati" a quel modo perverso, "rispettoso e rispettabile" verso chi poteva concedere loro, quanto si andava chiedendo...
Ecco è grazie proprio a quella "assenza"... che si è favorito un fenomeno, quello mafioso, che ha iniziato a dimostrare la propria forza - non solo economicamente e finanziariamente - ma anche attraverso quelle modalità ben conosciute sia d'aggressività che di violenza, consentendo così d'ampliare in tutti, quel concetto di "omertà"...
Ma andando nel concreto: perché i siciliani credono d'aver bisogno - quasi fosse una fede... della mafia???
Ma se è vero che questo sentimento congenito possa aver condizionato i nostri anziani e chissà forse anche i nostri genitori, adesso, in questo preciso momento, un periodo nel quale i nostri giovani si ritrovano moralmente liberi e certamente distanti da quelle mentalità ristrette... a cosa è dovuta quella ricercata vocazione nei riguardi di quei personaggi??? 
E' una loro scelta oppure una decisione dei propri familiari che da sempre, perseguono quel malcostume???    
Dopotutto, analizzando i fatti... come potremmo dargli torto, la mafia è ovunque, in tutti i settori: si è infiltrata nelle PA, si aggiudica quasi tutti gli appalti... producendo di conseguenza opportunità di lavoro (tutti voti che al momento opportuno verranno ovviamente barattati all'amico politico...), permette ai professionisti di accumulare parcelle, un vero e proprio sistema manageriale "integrato" che fa in modo - a chi appartiene a quel sodalizio- di ricevere vantaggi o certamente privilegi...
Una volta si bruciavano santini e si facevano giuramenti vari e chi tradiva "a famigghia" rischiava di essere investito dai colpi di una "lupara"...
Ma oggi la mafia ha cambiato metodo... ha progredito diventando una "S.P.A." non solo finanziaria ma è riuscita a mettere i propri artigli nella politica, per comandare non solo nella nostra regione, ma anche dalla nostra capitale... essendo stata capace in questi anni, di trasferire i propri uomini nelle due camere istituzionali... o c'è qualcuno tra i lettori che si è già dimenticato i nominativi di quanti sono stati e lo sono tutt'ora, indagati per associazione mafiosa???
Le elezioni in Sicilia, ieri come oggi, sono sempre state manipolate e la mafia ha potuto eleggere in Parlamento quei suoi rappresentanti...
Già... un problema del tutto nostro... quello della "memoria"; si è inclini a dimenticare presto quegli uomini ed in particolare, quelle loro spregevoli azioni... 
Ecco quindi il perché oggi, la stra-maggioranza dei miei conterranei, ricorre a quei mafiosi, siano essi politici, che uomini istituzionali, imprenditori o benefattori... è una intera comunità che si presta a diffondere quel mal costume, che si sottomette a quel sistema per protezione ed anche per sottomissione... perché in fondo il messaggio che deve passare è quello che la legge viene rispettata soltanto da "cu è fissa" mentre "cu è spacchiusi" può permettersi di violarla!!!
Agli altri... a tutti gli altri, non resta che soccombere e farsi sopraffare da quei prepotenti... 
Il titolo sopra riportato è ovvio da fastidio a molti, ai tanti uomini e donne oneste che nel loro piccolo e con le loro piccole azioni, tentano di contrastarla quella mafia... ma fintanto che i siciliani, non saranno in grado di distinguere ciò che costituisce il proprio interesse personale da quello pubblico, diventerà difficile credere che si potrà veder crescere quel sentimento d'amore per questa propria terra... e tutto continuerà a rimanere per com'è!!!

martedì 16 agosto 2016

Una cosa è la mafia, un'altra la mafia dell'antimafia e un'altra cosa è la LOTTA ALLA MAFIA!!!


Già... dice bene Pietrangelo Buttafuoco: "tutti hanno paura di tutti, della mafia, della burocrazia, dei giornalisti...". 
Tutti in questa terra dimostrano d'aver paura... e aspettano che sia sempre la giustizia a fare il proprio corso, a risolvere i problemi legati alla criminalità e a saper riutilizzare nel sociale, tutti quei beni patrimoniali confiscati, prevedendone l'assegnazione ed il riutilizzo delle ricchezze di provenienza illecita, così come prevede l'applicazione della legge 109/96...
Si tratta cioè di far tornare nuovamente in campo, lo Stato in Sicilia!!!
E' difatti da un po di tempo che mi sto convincendo, come sono sempre più rari i casi in cui qualcuno faccia il proprio dovere, a cominciare da quei nostri imprenditori, per continuare con un numero elevato di burocrati, ormai conosciuti con l'appellativo di "colletti bianchi". 
Se guardiamo di seguito la cartina, possiamo vedere come, la nostra regione, supera per provvedimenti di confisca tutte le altre e aggiungerei anche "in modo impressionante"!!!
Qualcosa quindi da correggere c'è... in particolare se rapportiamo questo dato con altre realtà del nord, sicuramente più ricche ma soprattutto maggiormente produttive!!! 
Inoltre, se si esaminano quanti di quei beni sono riutilizzati attraverso le collaborazioni tra Associazioni di legalità, Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, Prefetture, Comuni, ecc... possiamo costatare come, nella maggior parte delle volte, queste, restano di fatto inutilizzati o ancor peggio... nella disponibilità di coloro a cui erano state sottratte. 
Certo, fatta la mappatura ed una analisi dettagliata dei beni confiscati nel territorio, si tratta ora di valutare la corretta pratica sul loro eventuale utilizzo e sulla loro gestione... e lì, abbiamo visto come il più volte... si hanno i maggiori problemi... 
Sappiamo bene come, per contrastare la mafia, bisogna indebolirla... ma per far ciò bisogna realizzare una strategia che punti ad indebolire e a distruggere quel capitale accumulato negli anni e che permette ad essa di ampliare quelle reti di relazioni e collusioni, consentendo di fatto a quella organizzazione criminale, di crescere e rapportarsi in maniera proficua con il contesto economico e sociale...
Cambiandosi di volta in volta abito e usufruendo di quegli uomini disonesti e dai colletti limpidi... traggono sempre più vantaggio da quella loro forza, acquisendo posizioni sempre più ragguardevoli all'interno dei quel mercato economico e finanziario...
Bisogna quindi colpire quei consistenti capitali di cui sono in possesso... per poterne ridimensionare con forza, l'influenza che hanno sui cittadini e soprattutto sulla nostra democrazia!!!
Non bisogna dimenticare che questo è un tema molto temuto da quelle organizzazioni criminali, perché di fatto, intacca il loro reale potere, quello economico e di conseguenza il loro unico interesse...
Lo Stato deve dimostrare la propria forza... anche purtroppo senza l'aiuto della stra-maggioranza dei propri cittadini, che preferisce purtroppo ancora credere... che "grazie alla mafia si lavora"!!!
E' indispensabile quindi... che non si cada nella trappola (creata appositamente da alcuni appositi soggetti "infiltrati"...) dove, una parte di antimafia delegittimi un'altra antimafia... facendo in modo che si giungano a scontrarsi tra loro, Associazioni di legalità, uomini dello Stato, Procure e confederazioni imprenditoriali, sindacali e di categoria... distraendole così, dal raggiungere quell'unico obbiettivo prefissato, rappresentato nel voler eliminare definitivamente... la mafia da questa terra!!!


domenica 14 agosto 2016

Quel "Pizzo di merda..."

C'era chi come Peppino Impastato diceva: "la mafia è una montagna di merda" o anche chi come Pippo Fava riportava: i mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione´!!!
Perché non basta innalzarsi ad "antimafia", sedersi sui palchi d'onore per partecipare a quelle parate in prima linea per commemorare tutti quei poveri morti per mafia, se poi alla fine... essi stessi hanno ancora oggi le mani in pasta...
In questi giorni nel cuore di Palermo sono comparsi dei manifesti di questo tenore che invitano alla ribellione dal “pizzo”. 
Nelle settimane scorse altri manifesti che invitavano i commercianti alla ribellione erano stati appesi sulle vetrine. 
Il foglio è firmato dall'Associazione "Contrariamente" studenti di Giurisprudenza in movimento... 
Il questore Di Cirillo ha dichiarato: «Ben vengano queste forme di collaborazione se sono autentiche; la polizia è aperta alla collaborazione e al dialogo sotto qualsiasi forma civile».
Il manifesto riporta: 
ONORE AGLI AUTORI DEL MANIFESTO !!
....che sia l'inizio di una nuova stagione....
LA MAFIA E' UN PIZZO DI MERDA
IMPRENDITORI RIBELLATEVI !!
....i giovani di questa città sono con voi.....
'Una nazione si può ritenere felice se non ha bisogno d'eroi'
Associazione Contrariamente - Studenti di Giurisprudenza in movimento.
C'è un punto sul quale vorrei soffermarmi ed è una dichiarazione del nuovo presidente dell'AESEC", Nicola Grassi: noi lavoriamo da volontari, a differenza di chi punta ad assorbire quelle risorse finanziarie dell'anti-racket, che hanno finito col corrompere lo spirito che dovrebbe animare chi si batte contro mafia e pizzo...
Tanto è vero che essi stessi, sono usciti dal FAI (Associazione anti-racket italiana).
Ha aggiunto inoltre: la verità è che in questi anni, c'è stato un proliferare di associazione di legalità a causa certamente dei cosiddetti "Pon" sicurezza, ma quanto poi si è fatto in concreto da parte di esse, se non costituirsi parte civile nei processi, per incassare denaro da elargire all'associazione stessa o meglio ancora... per pagare degli stipendi a qualche parenti inserito all'interno di quella struttura!!!
Quel denaro di contro va distribuito -almeno per un buon 80-90% - alle vittime della mafia, a chi ha il coraggio di denunciare... e non certo per fare diventare l'Associazione un vero e proprio ufficio di collocamento... per i "soliti noti "... familiari e amici!!!     
Ho letto in questi giorni un "post" che diceva:
Ma... diciamo che negli ultimi 20 anni ci si è addormentati un pochetto qui in sicilia. 
A parte la stagioni delle grandi stragi (omicidi Falcone-Borsellino) non si vede da tempo una manifestazione contro la mafia!!!
Per il resto, beh.... ricordo dopo l'uccisione di Falcone un anonimo politico dell'epoca (attuale presidente della Regione Sicilia) in diretta televisiva, al MCS, che disse: i mafiosi in sicilia non esistono!!!
Che dire..... la situazione è peggio degli anni 70'...???
C'è anche chi tra i commercianti ha scritto che, per estendere il controllo sul territorio, l'associazione criminale abbia usato ultimamente una tecnica inedita ed anche, che gli strumenti finora adottati per aiutare le vittime o a chi si ribella, sono purtroppo ancora poco efficaci.
La prima telefonata al 112 di Palermo arrivò pochi minuti dopo le 9 del mattino: «Mi hanno riempito la saracinesca di adesivi che sembrano annunci funebri» avvertì allarmato per l'appunto il commerciante dall'altro capo del telefono... 
L'operatore pensò subito a una sciocchezza e rispose all'uomo di stare tranquillo: «Verificheremo» gli disse laconico. 
Dieci minuti dopo però le chiamate diventarono tre. 
E nel giro di mezz'ora la situazione fu chiara a tutti: i negozi del centro erano tappezzati di volantini bianchi listati a lutto. 
La scritta diceva: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». 
Sabato 3 luglio a Vibo Valentia si ripeté la stessa scena. 
Le principali strade della città calabrese piene di striscioline di carta: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». 
Così, in pochi giorni, due solidissimi fortilizi di mafia e 'ndrangheta si sono ribellati all'irrimediabilità del racket: una gigantesca gabella stimata in 5 miliardi di euro che finisce ogni anno nelle casse delle cosche. 
Soldi che permettono di mantenere gli affiliati e le loro famiglie. 
Sono circa 160 mila i commercianti taglieggiati in Italia. 
Ci sono posti dove al pizzo non sfugge nessuno: negozi, ristoranti, imprese edili, bancarelle: «Qui non si salvano neppure i chiodi» diceva qualche anno fa, in un'intercettazione telefonica, un mafioso del clan palermitano di Brancaccio... 
Le cose, ultimamente, non sono cambiate molto... 
Le organizzazioni criminali hanno rivisto i loro metodi: «Pagare meno, ma pagare tutti» è la nuova strategia di molte cupole. 
Le denunce, intanto, crescono a malapena: nel 1998 erano 3.534, l'anno scorso 3.754. «Inutile girarci attorno: restano poche» si rammarica il magistrato siracusano Roberto Centaro, presidente della commissione parlamentare Antimafia. 
«Ci sono città in cui le cose stanno migliorando, come Napoli e Catania, ma altre, Palermo o Reggio Calabria per esempio, dove nessuno ha il coraggio di accusare i propri estorsori». 
A chi denuncia il racket la legge offre soldi e protezione. Bruno Piazzese, 39 anni, ha visto bruciare per la prima volta il suo pub irlandese Ulysses il 19 marzo di tre anni fa. 
A quei tempi era uno dei locali più in voga di Siracusa: proprio sul lungomare di Ortigia, la passeggiata buona della città. 
La sera arrivavano a centinaia per ascoltare musica dal vivo e bere un boccale di birra. 
C'era un gran movimento e la cosa non sfuggì...
Piazzese cercò di farli ragionare: «È facile alzarsi la mattina e chiedere soldi. Qui c'è il sudore mio e di mio padre». 
L'uomo gli rispose: «Supra nù re ce n'autru re», su ogni re c'è un altro re, tu non sei padrone di niente. 
A quel punto l'imprenditore denuncia tutti. 
E una notte di marzo l'Ulysses fa il botto. 
Piazzese però è uno con la testa dura: lo Stato, per la sua collaborazione, gli dà 237 mila euro. 
Lui usa i soldi per ricostruire il locale. 
A dicembre del 2002 c'è l'inaugurazione. 
Otto mesi dopo, alle 4 di mattina, arriva una telefonata in commissariato: «Sta bruciando l'Irish pub» dice una voce femminile prima di riattaccare. 
«Non è stato un atto contro di noi, che avevamo già pagato, ma contro le istituzioni e gli altri commercianti» ritiene oggi l'imprenditore. 
«Il messaggio era chiaro: denunciare non serve a niente». 
Invece, un mese fa, il locale è stato riaperto per la seconda volta. 
Adesso Piazzese vive blindato. 
Due uomini lo seguono ovunque: «Le istituzioni mi hanno aiutato, certo. Ma mi hanno pure lasciato solo». 
Racconta di aver visto qualche giorno fa uno dei suoi estorsori: «lo vedo girare tranquillamente sul motorino: con la moglie e senza casco... Lui tranquillo sul motorino, io a soffocare dentro l'auto blindata». 
È amareggiato: da due anni e mezzo aspetta che il ministero dell'Interno gli paghi 140 mila euro... 
Gli spettano come risarcimento per il mancato guadagno dopo la denuncia. «Senza quei soldi sarà costretto a chiudere».
La storia di Piazzese è emblematica: pene blande e rimborsi troppo lenti!!! 
Centaro promette un nuovo corso: «I processi devono durare di meno e servono pene più severe senza patteggiamento: inseriremo presto queste proposte in un disegno di legge». 
I risarcimenti poi... 
Il presidente ammette: «Purtroppo gli uffici nelle prefetture non sono sempre adeguati. 
Bisogna velocizzare l'iter: le procedure possono essere snellite». 
Per questo, annuncia, il governo si è impegnato a dare autonomia finanziaria al fondo per i risarcimenti. 
Pagare meno, pagare tutti, la nuova tecnica. 
«La criminalità si aggiorna, lo Stato no» spiega Lino Busà, il presidente della Fai, la federazione che riunisce quasi la metà delle 75 associazioni antiracket italiane... 
«Su questo tipo di reati sta calando il silenzio: la stragrande maggioranza degli imprenditori non sa nemmeno dell'esistenza di una legge che li tutela e li risarcisce. 
La macchina istituzionale è troppo burocratizzata!!! 
Anche quei pochi che denunciano e rischiano la vita subiscono ritardi e disservizi. 
Allora gli altri pensano: Chi me lo fa fare??? 
Paolo Mangiafico se lo è chiesto mille volte. 
Vive a Floridia, paese a pochi chilometri da Siracusa, dove gestisce col fratello una grossa azienda di costruzioni. 
«Quando entro al bar i miei compaesani escono»... lui sorride, già mi considerano un infame. Secondo loro avrei dovuto pagare e tacere». 
Ha 35 anni, gli ultimi tre passati sotto scorta. 
Nel 1997 la sua ditta aveva vinto dei grossi appalti nel porto di Gioia Tauro, in Calabria. 
Si è piegato alle richieste della 'ndrangheta per tre anni. Poi è andato dalla polizia... 
«Dopo la denuncia ho perso un mare di contratti: qui la legalità non dà vantaggi» dice amareggiato. «Adesso lavoriamo solo al Nord, dove ci considerano gente perbene. Da noi siamo visti come persone che creano problemi». 
«Abbiamo pagato per due anni, poi abbiamo detto basta» racconta Silvana Fucito, 52 anni. 
Con il marito gestiva un grande negozio di vernici a San Giovanni a Teduccio, un quartiere di Napoli. 
Per due anni ha cercato di soddisfare le richieste della camorra: qualche favore, latte di vernici, piccole somme. 
Poi i sodali del boss aumentarono le pretese... ma Lei rifiutò. 
La notte fra il 19 e il 20 settembre 2002 il suo capannone venne incendiato. 
«Bisognava fare una scelta» racconta. 
«Ho parlato con la mia famiglia. Siamo stati tutti d'accordo: dovevamo denunciarli». 
Nel luglio dell'anno scorso sono stati arrestati in 14... grazie alle loro deposizioni!!!
«È stata dura» ammette la signora, ma sono così felice di averlo fatto...
Perché adesso posso essere orgogliosa... e quando andremo al processo, saranno loro a dover abbassare la testa... non io!!!

sabato 13 agosto 2016

Alfano: a famigghia prima di tutto!!!

Cosa non si fa per la famiglia...
Non importa se sei un semplice consigliere oppure un ministro, la testa ragiona sempre nello stesso modo, dare vantaggi personali ai propri familiari, parenti e a qualche amico...
In quali modi'??
Attraverso per esempio... incarichi e/o assunzioni in quel casermone del "pubblico" dove vengono dirottati la maggior parte dei raccomandati, senza alcun titolo o meriti professionali... 
Una scia di gente inutile che trova collocazione grazie ai favori del solito amico politico...
Difatti, basta recarvi in quelle travestite segreterie (politiche), in particolare nei periodi del sopraggiungere di qualche consultazioni elettorali... per vedere molti "prostrati" lì a consegnare loro quel banale Cv, proprio o di qualche familiare... 
Ed allora, c'è chi entra nelle Poste Italiane (poi mi piace quel loro sito web... con il link "lavora con noi", sapendo che tanto quella candidatura spontanea non verrà neppure presa in considerazione, perché i posti disponibili, sono assegnati ai vari ministri, deputati, sottosegretari, ecc...) o chi per esempio riceve degli incarichi nelle PA...
Poi ci sono i soliti noti "consulenti" che per qualche parcella in più da dividersi con quanti l'hanno incaricati, fanno a spallate per farsi assegnare qualche altro nuovo incarico...
D'altronde, c'è chi diventa funzionario Rai o Dirigente "milionario" di qualche Rete ferroviaria italiana (nel frattempo quei poveri pendolari, muoiono su quelle loro tratte...)!!!
Sono sempre loro, i soliti noti, quelli che vengono di volta in volta "collocati": figli, mogli, fratelli e sorelle, nipoti e cugini, ed anche generi, consuoceri e infine, amici intimi d'infanzia (o perché congiunti da qualche legame "cristiano"... battesimo, cresima, matrimonio, ecc..), ma anche per quelli meno intimi resta qualcosa... sì anche per loro, meno intimi, ci sarà qualcosa... dopotutto, un voto in più... conta!!!
Il bello è che ognuno di questi "raccomandati del cazzo", fa pure la morale e si lamenta di questo attuale sistema!!!
E dire... che è proprio grazie a quel loro servilismo che oggi possono permettersi non solo di lavorare, ma anche di sentirsi "carismatici" protagonista di un ufficio, nel quale qualcuno li ha posti (eguali a quei classici "puppittuni cu l'ovu" ca mancu a so casa... cumannunu!!!), ed ora si permettono di sentenziare e sputare in quel piatto, da cui mangiano!!!
Sono... ridicoli, meschini, miserabili, limitati, mediocri, indegni, vigliacchi, abietti, disdicevoli, infami, spregevoli, squallidi, disonesti, disonorevoli e state certi che non state leggendo lo spot pubblicitario della "Garzanti" nel quale vengono rappresentati con atri nomi del dizionario, i soggetti di cui sopra...
Qui si parla di voi o meglio di quanti cioè hanno ottenuto quei posti "leccando", sono esclusi ovviamente quanti (quei posti) li hanno ottenuti vincendo un concorso pubblico (il sottoscritto per esempio, di quei concorsi, non ne sente parlare da almeno un ventennio... e non voglio stare qui a giudicare i meriti di quella sospetta graduatoria... ), ma almeno lì... chissà forse qualcuno per merito ci stava!!!
Ma per tutti gli altri, sappiate che c'è chi, come me, pensa di voi quanto sopra!!!    
Alcuni giorni fa si è scoperto come alcuni di quei soggetti, hanno fatto carriera, perché erano molto vicini al "Viminale"...
E' stato definito il nuovo "cerchio magico" a modello di quello creato a suo tempo dal gruppo "Bossi & Co."...
L'inchiesta infatti scoppiata a Roma, su eventuali tangenti, tra politica e imprenditoria, riporta il nome del fratello del ministro degli interni, Alessandro!!! 
Secondo quanto svelato da alcuni quotidiani che hanno riportato il contenuto d'intercettazioni allegate all'inchiesta, l'affarista Raffaele Pizza (finito agli arresti), avrebbe fatto "assumere" Alessandro Alfano in una società del gruppo Poste Italiane...
Pizza sostiene di aver facilitato, grazie ai suoi rapporti con l'ex amministratore Massimo Sarmi, l'assunzione del fratello del ministro in una società del Gruppo Poste... che in passato ha anche ricoperto l'incarico di consulente del ministero dell’Economia (nel governo Berlusconi) e di segretario generale di Unioncamere Sicilia... (non è che parliamo della stessa associazione in cui era Presidente Ivan Lo Bello... vero???)
Nell'inchiesta condotta ora dai pm Paolo Ielo e Stefano Fava, oltre al nome del fratello vi è anche il nome del padre...
Dalle intercettazioni, risulta aver mandato "ottanta curriculum" per presunte assunzioni tra le fila di Poste Italiane (dovrebbero cambiarlo quel link... manda il Cv ad un familiare di un ministro ed allora certamente sì... che lavorerai con noi...), sapete che faccio ora... mi è venuta un'idea, compilo anch'io il questionario on line e vediamo tra quanti anni verro chiamato a sostenere un colloquio!!!
Dopotutto il padre ragiona ancora a modello "Democrazia Cristiana" (partito politico che di "Cristo" nulla possedeva... se non l'oltraggio di portarne il nome...), essendo stato egli stesso di quel partito... assessore e vice sindaco ad Agrigento.
Scusatemi, ma in questo periodo mi sento fortemente disgustato da questo paese ed in particolare da quanto dovrebbero rappresentarci... ed è per questo che stanotte... non ho avuto la forza di continuare a scrivere...
Riporto comunque quanto ho letto su alcuni quotidiani, sulla Angelino's Family:
La moglie, Tiziana Miceli, avvocato civilista per quanto ha rivelato in un'inchiesta "l'Espresso", ha ricevuto cinque incarichi legali dalla Consap, la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici controllata interamente dal ministero dell'Economia che fornisce servizi al Viminale e al ministero dello Sviluppo Economico. 
La delibera portava la firma di Mauro Masi, amministratore delegato della Consap ed ex direttore generale della Rai. Il settimanale ricorda inoltre che la consorte del ministro in passato ha ottenuto incarichi anche da amministrazioni pubbliche siciliane come l'allora Provincia di Palermo e l'Istituto autonomo case popolari del capoluogo, oltre ad aver difeso la Serit, che gestiva la riscossione tributaria in Sicilia, in 358 occasioni, insieme al collega Angelo Clarizia.
Ma accanto ai suoi componenti più stretti, la famiglia Alfano sembrerebbe non dimenticare i parenti più lontani. 
"La Repubblica" riporta l'esempio di Antonio e Giuseppe Sciumè, cugini del ministro e dirigenti rispettivamente di Rete ferroviaria italiana e di Blueferries. Tra i cugini anche Viviana Buscaglia, assunta all'Arpa Sicilia. 
Ed è un parente alla lontana a occupare anche la poltrona di presidente del consiglio comunale di Agrigento: si tratta di Daniela Catalano, sposata con un cugino della moglie del ministro, rivela sempre il quotidiano. 
In lista anche amici e collaboratori di lunga data: da Giovanni Macchiarola a Roberto Rometta, rispettivamente capo e collaboratore della segreteria particolare dell'ex Guardasigilli. 
L'elenco si chiude con il capo dell'ufficio statistiche del ministero di via Arenula, Fabio Bartolomei: "amico d'infanzia", scrive la Repubblica.
E dire che alcuni mesi fa, avevo fatto pervenire al Ministro Alfano (attraverso un suo stretto collaboratore... ) una missiva, nella quale da idealista "Siciliano", chiedevo l'intervento di alcuni provvedimenti a favore della legalità e caldeggiando una serie d'azioni di contrasto, in particolare quest'ultime, da realizzarsi nelle PA.
La mia richiesta inoltre, prendeva in esame la gestione delle società sottoposte a provvedimenti giudiziari, incoraggiando il Ministro degli interni, a compiere una riforma che permettesse di promuovere nuove strategie associative tra tutte le aziende confiscate operanti nel territorio nazionale, allo scopo non solo di rafforzarne l’incisività nel mercato e la loro prospettiva di sopravvivenza, ma soprattutto che prediligesse lo scopo della solidarietà a quello del mero profitto. 
Si trattava cioè di trasformare ogni azienda sottratta alle mafie, in una risorsa in grado di sostenere una regione, questa nostra comune terra, in un momento di grande difficoltà economica e sociale...
Non so che dirvi se ha mai letto quella mia missiva... di certo non ho mai ricevuto alcuna risposta, certo, potrebbe anche darsi che quel suo "stretto collaboratore" non l'abbia mai fatta pervenire quella mia "personale" comunicazione...
Chissà, forse crescendo sarò rimasto quel ragazzo utopista e sognatore, che desiderava vedere questa Sicilia "Libera e Indipendente" e auspicava di vedere il giorno in cui, avrebbe potuto finalmente veder recisi, quelle sciagurate collusioni, tra mafia, politica, imprenditoria e istituzioni!!!

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