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sabato 29 febbraio 2020
Inchiesta sui "DURC": Quanti appalti pubblici sono stati assegnati a quelle imprese irregolari???
venerdì 28 febbraio 2020
DURC "allegri"??? E qual'è la novità... siamo a Catania ed i nomi guarda caso, sono sempre gli stessi!!!
giovedì 27 febbraio 2020
La mafia catanese ha una doppia faccia: buona e rassicurante - orribile e sanguinosa!!!
E sì... perché la mafia nella nostra isola va divisa in due; da una parte quella occidentale, "orgogliosa e violenta", dall'altra quella orientale o per meglio dire catanese, "strategica e astuta".
Certo, si resta senza parole quando si leggono i nomi di talune società, società che per anni avevano versato il pizzo a cosa nostra, molte delle quali però sono incredibilmente rimaste ancora oggi nel mercato mentre per altre viceversa, sono intervenuti provvedimenti giudiziari di sequestro e confisca seguiti cme sempre accade in questi casi, da naturali procedure fallimentare...
Interessante il passaggio sulla comunicazione del "mafioso" catanese, che affida molto alla mimica del volto. Tutti i mafiosi in genere si comportano con rispetto, perché fa parte del loro modo di agire; solo i criminali di basso livello sono offensivi verso i magistrati.
Certo da un lato mi ha sorpreso la sensibilità (va detto comunque che pur non conoscendo personalmente il procuratore, la sensazione che mi ha da sempre trasmesso - attraverso i suoi libri o guardandolo in Tv - è quella di una persona certamente sensibile...) con cui ricorda l'incontro con il boss Santo Mazzei, durante un processo: "sembriamo anaffettivi noi magistrati quando istruiamo i processi e sosteniamo l’accusa nei dibattimenti o applichiamo le regole del 41bis, perché abbiamo davanti agli occhi la sofferenza delle vittime dei reati; ma poi ci fa effetto rivedere una persona provata da venticinque anni di carcere duro".
Dottore... "a che serve il 41bis? Oramai è passato tanto tempo, neppure se fossi libero potrei fare del male a qualcuno…", gli disse il boss con un’aria apparentemente sopita. "Se uno come lei riuscisse a comunicare, in tre giorni riorganizzerebbe Cosa nostra a livello internazionale…???" ribatto con la stessa flemma.
Certo... un passaggio toccante quello sulla sofferenza che nutre nei confronti di quel "regime speciale", che sa essere necessario anche se al procuratore non piace e difatti se da un lato ribadisce a se stesso ciò in cui crede da sempre e cioè la necessità del 41bis, dall'altro un pensiero nuovo aleggia nella sua mente, dove ha come l’impressione che: nella mafia che cambia, la retorica della belva feroce tenuta stretta in gabbia possa far comodo a qualcuno; già... che qualcosa di nuovo, di perfido e immorale, voglia farsi strada nella società e nelle istituzioni e abbia ancora bisogno di quei "dannati al 41bis" per potersi rilanciare...
Nel frattempo Catania è andata cambiando pelle, storie più o meno tragiche hanno portato all'apertura di immensi Centri commerciali e alla chiusura delle saracinesche di quelle piccole attività economiche, molte delle quali si sono abbassate proprio di recente.
Come vediamo pure i battenti di lussuose attività e ci viene da chiedere chi abbia ancora oggi non solo il coraggio, ma anche i mezzi finanziari e la voglia di investire nella nostra città...
Nel leggere il libro vedo il procuratore come quel "generale", che dopo aver combattuto tutta una vita, ha bisogno anche lui di fermarsi:
Generale la guerra è finita
Il nemico è scappato, è vinto, è battuto
Dietro la collina non c'è più nessuno
Solo aghi di pino e silenzio e funghi
Buoni da mangiare buoni da seccare
Da farci il sugo quando viene Natale
Quando i bambini piangono
E a dormire non ci vogliono andare...
Ed allora, nel consigliare a ciascuno di voi questo libro, in particolare ai miei conterranei "catanesi", mi permetto di concludere con un passaggio del libro che più di tutti mi ha toccato...
E' quando all'inizio l'autore racconta di un incontro casuale con un suo ex vicino di casa, ormai anziano, ma che ricordava perfettamente il periodo di quella sua Catania ed incredibilmente tra le persone da ricordare con nostalgia, trovava posto anche il capo di Cosa nostra: Nitto Santapaola.
E se lo ricordava così: "Era uno simpatico e alla mano… lo conoscevamo tutti… e poi non si dava troppe arie. E io con loro mi trovavo bene. La prossima volta che nasco anziché l’impiegato, me ne vado a fare il croupier nelle isole… come mi aveva proposto a quel tempo un mio amico!!!".
E sì... perché dinanzi alla gioventù, alle emozioni del gioco, alle belle donne, al rimpianto per gli anni verdi oramai trascorsi, poco o nulla poteva accreditarsi e prevalere agli occhi di quel anziano, se non il ricordo (nella testa e nel cuore) da indurre al desiderio di quegli anni, in cui proprio "cosa nostra catanese" aveva rassicurato, imbonito, divertito tanto da aver concimato quella nostalgia, fino a determinare indifferenza per quanto di marcio aveva prodotto...
Sembrerà quanto sto per dire "irreale"... ma quanto sopra rappresenta lo stesso sentimento che ancora oggi evidenzio (nelle parole... ma soprattutto nei fatti) della maggior parte dei miei concittadini ed è ciò che ahimè maggiormente mi preoccupa!!!
mercoledì 26 febbraio 2020
Ah... questi nostri "grandi esperti": soltanto ora parlano di "recessione". Il sottoscritto l'avevo anticipato già nel 2017!!!
martedì 25 febbraio 2020
Una "lettera ai ragazzi di Librino": bella da leggere, sì... ma in fondo di concreto cosa resta???
Inizia così una lettera pubblicata (non ho compreso chi l'abbia scritta...) in questi giorni sul web...
Era inizio estate e ricordo perfettamente i sorrisi manifestati da quei bambini nel vedermi per la prima volta lì: mi guardavano come fossi un extraterrestre, sarà stato forse a causa di quella mia auto, un Suzuki di colore rosso "cabrio", che veniva da loro percepito come un qualcosa di divertente...
Non ho mai pensato che fossero nati "ladri", ma semplicemente intuivo che si comportassero come qualunque altro bambino... anch'io d'altronde avrei fatto lo stesso!!!
Certo il prezzo per quel contentino l'avevano pagato negli anni, ricompensando chi di dovere con il proprio voto e quello dei propri familiari e amici!!!
Ecco perché non posso accettare una lettera che fa di tutta un'erba un fascio, certo un quartiere disagiato ma dove vivono migliaia e migliaia di persone perbene e dove diventa giustificabile vendere il proprio voto per 50 euro o per un buono al supermercato...
Ma poi vorrei dire, perché in tutti gli altri luoghi della "Catania bene" cosa accade???
Già... cosa fanno la maggior parte dei nostri illustri intellettuali, imprenditori, uomini e donne spettacolo, giornalisti, ecc... non sono anche loro sempre lì presenti a quegli "inviti" (ah.. sì... li chiamano così...) di quei loro "amici" politici (la cosa buffa è che molti di loro li trovi presenti anche nei giorni successivi presso altri "convegni", curiosamente di orientamento politico diverso), già loro che come tante pecore si genuflettono o per meglio dire: "s'inchinano" dinnanzi a quei loro padroni!!!
Ah... e che a nessuno dei signori di sopra, venga la felice idea di contraddirmi, perché potrei anche pensare di metterli al pubblico ludibrio, evidenziando molte di quelle loro manifestazioni premurose a cui farei immediatamente seguire quei "banderuoli" trascorsi, facendo così emergere uno spaccato di quella loro vita mediocre, posta sempre ad inseguire chi come loro, non ha fatto altro che sottomettersi a costanti compromessi ...
Quindi mi chiedo... come si può puntare il dito su quel pacco di pasta di quei poveri disgraziati e ci si dimentica di tutte le numerose inchieste di corruzione da parte della procure nazionali che hanno dato seguito a perquisizioni non all'interno di abitazioni di quartieri periferici, ma di quei benestanti uomini delle istituzioni, manager e professionisti vari, professori, medici e legali, tutti individui facoltosi che hanno svenduto nel corso degli anni svenduto la propria dignità per barattarla con favori personali...
Certo, è giusto dire che ciascuno debba essere orgoglioso di difendere i propri doveri, ma dei diritti quando si parla???
Quando leggo... "studiate", ma non si dice che finiti gli studi si resta a spasso perché non c'è lavoro, quando si consiglia di "scappare da questa terra senza voltarvi indietro", facile a dirsi... ma con quali risorse finanziarie e soprattutto per quali ricercate professionalità che si sa... non avere, non avendo potuto imparare una qualsivoglia competenza!!!
Ed allora penso, perché invece non cacciare da questa terra tutti quei figli di papà "raccomandati e inutili", a cui dovrei sicuramente aggiungere molti di quei loro genitori, gente che da una vita - come "sanguisughe" - hanno saltato da una parte all'altra per restare aggrappati al carro del vincitore, continuando a succhiare il nettare di questa terra, senza aver mai contribuito ad alimentarlo...
Ah... e a proposito di canzoni "neomelodiche" preferisco una immaginaria interpretazione rivisitata di Ivan Graziani: Librino lo sai... non è servito a cambiarti, la cosa che ho amato di più e stata l'aria...
lunedì 24 febbraio 2020
Italia sotto attacco del virus "covid-19"!!!
domenica 23 febbraio 2020
Ucciso per il suo impegno antimafia...
sabato 22 febbraio 2020
Sicilia: ma c'è qualcuno capace di comprendere che bisogna affrontare al più presto la crisi del settore delle costruzioni???
venerdì 21 febbraio 2020
Sicilia: tu chiamale se vuoi... corruzioni!!!
giovedì 20 febbraio 2020
Nuovamente cave abusive...
mercoledì 19 febbraio 2020
Con l'arresto del fratello della vedova di Vito Schifani, s'infittisce la verità sulle stragi di Capaci e via D'Amelio...
martedì 18 febbraio 2020
Per un ambiente sano... c'è bisogno di tutti!!!
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