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giovedì 16 settembre 2010

La Libia ci attacca...!!!

Si è proprio così, ma tutti tacciono... fanno come finta che non sia successo niente...
Certo capisco perfettamente come il Sig. Gheddafi in questi anni ci abbia sovvenzionando economicamente...
Pochi sanno infatti che il Fondo Sovrano Libico (Lybian Investment Authority ) è nell'azionariato delle più grosse Società Italiane...
Vedasi gli interessi in Fiat, Eni e Finmeccanica, ma soprattutto ha acquistato le azioni dell'UniCredit ed è lanciato un fondo congiunto con Mediobanca fino a 500 milioni di dollari per investimenti in società italiane in difficoltà a causa della crisi....
Il rapporto gode di un canale privilegiato grazie agli accordi di collaborazione firmati con il premier Berlusconi.
Gli interessi nell'ex colonia italiana sono molteplici: sono stati infatti siglati 6 contratti di Exploration & Production Sharing (EPSA IV) che permettono all'Italia un'estensione fino al 2042 dei permessi per lo sfruttamento petrolifero e fino al 2047 per quelli concernenti il gas ed inoltre la grossa fetta dei lavori di costruzione in Libia è stata affidata alle nostre imprese italiane (devo aggiungere purtroppo solo e soltanto quelle del Nord Italia... mentre le restanti imprese del Sud sono rimaste a secco...). 
I nostri rapporti sono ovviamente migliorati da quando il Governo Berlusconi ha deciso di risolvere il contenzioso post-bellico che durava ormai da più di 50 anni... 
naturalmente il nostro paese si impegnerà a versare nelle casse libiche 250 milioni di dollari l'anno per i prossimi 20 anni, per investimenti di diversa natura.
Infine, non dimentichiamoci che per controllare l'ingresso nel nostro paese dell'immigrazione irregolare è stato definito un accordo per bloccare gli sbarchi clandestini da parte del paese nordafricano.
Quindi per quanto sopra esposto, vi renderete conto che una qualsivoglia mitragliata da parte di una motovedetta libica (per di più regalata dal nostro paese...) non può che passare in secondo piano...
Oggi anche la Libia fa la sua parte, il ministro degli esteri libico annuncia di aver sospeso il comandante della motovedetta fino a quando la commissione d’indagine avrà fatto sulla spiacevole vicenda... certamente con il tempo non se ne sentirà più parlare e tutto verrà insabbiato...
Era il minimo data l’incresciosa vicenda a causa dei racconti discordanti delle due parti.
Ma c'è un altro giallo legato alle armi che si fa spazio in questa vicenda complessa...
Secondo i Ris di Messina, che stanno sviluppando una perizia balistica sul peschereccio, i fori di 10 millimetri di diametro sono stati sparati non da armi fisse in dotazione alla motovedetta libica, in quanto l'imbarcazione consegnata dal nostro paese, era priva di armi a bordo e quindi l’equipaggio libico avrebbe sparato con armi portatili di proprietà della Guardia costiera libica, poste su cavalletti fissi...
Comunque possiamo stare tranquilli, gli interessi sono talmente tanti e tali che, che, tra il nostro Paese e quello Libico, non ci sarà, almeno non per i prossimi 50 anni (se non attraverso i soliti proclami di conquista, conversione e libertà...), nessuna condizione d'instabilità e tutto continuerà a proseguire in quel modello di diplomazia che da tempo si sono prefissati...!!! 

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