''Addolorati e sconcertati per l'arresto del collega ......, manifestiamo il nostro apprezzamento per la sua professionalità, correttezza e disponibilita' in ambito lavorativo. Fiduciosi nel corso della giustizia per un sollecito chiarimento della posizione del collega, che ha diritto, comunque, alla presunzione di innocenza fino a prova contraria, sottolineano, sconfessando le affermazioni di molte testate giornalistiche, - e' detto in un testo dei docenti - la comprovata serietà e correttezza di tutto il corpo docente e personale della scuola, da sempre attento alla crescita culturale, professionale e civica dei propri studenti''.
I colleghi docenti, si sono mobilitati per difendere l'arresto del professor G.F. loro collega, accusato di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e certamente ognuno di noi, spera, che quanto accaduto sia frutto di un errore e che quindi il prof. incriminato risulti non colpevolezza della circostanza...
Ciò che non capisco è come ciò possa essere successo..., quello che voglio dire e che oggi tutti i dipendenti sono soggetti a sorveglianza sanitaria, tra cui è possibile richiedere, al medico competente un controllo per eventuale uso di stupefacenti...
Allora mi chiedo... perché non eseguire questi controlli a tutti coloro che operano nell'ambito della scuola, iniziando dagli alunni, continuando con i prof. ed inserendo pure i collaboratori scolastici...
Trovare delle sostanze stupefacenti in una macchina, non dimostra niente... è stato eseguito un test sul prof.??? come è risultato??? se l'esito era positivo è stata controllata l'abitazione??? ed ancora erano presenti le impronte su quanto trovato nella macchina... corrispondevano oppure appartengono a qualcun'altro e a chi precisamente...
Se alla fine di questi semplici controlli, tutto risultasse negativo, potrei iniziare a pensare che qualcuno abbia di proposito messo della droga nella macchina del prof... non vi sembra??? Infatti la polizia non ha ricevuto una chiamata anonima... e chi poteva farla se non uno che conoscesse bene le sue abitudini e/o che voleva incriminarlo...
Non c'e bisogno di leggere Jeffery Deaver, Agatha Christie, Micheal Connelly, per diventare un piccolo esperto di thriller e non volendo sostituirsi a Sherlock Holmes, credo che comunque sarebbe sempre meglio vagliare da parte delle autorità le notizie, prima di darle in pasto ai giornali... e mettere in croce il primo che capiti a tiro...
Ora tutti a discutere sui principi che la scuola dovrebbe trasmettere, quell'educazione ai principi e ai doveri di buon cittadino, e certamente non all'uso di droga, ci troviamo invece con una macchina con cocaina e marijuana (per essere precisi, 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana) che secondo gli investigatori, intendeva spacciare a scuola...
Certamente siamo al paradosso, tutto il contrario che avrebbe dovuto svolgere nella sua funzione d'insegnante, ma la vera verità che nessuno vuole dire e che sono in tanti ( gli insegnanti ) che ne fanno uso e abuso e di cui nessuno si preoccupa, con ovvie ripercussioni nell'insegnamento ed in quei valori che vengono così messi in discussione...
Chissà forse bastava soltanto iniziare a controllare con quale reddito il prof. si era potuto permettere l'acquisto di una Bmw, ma ormai in Italia tutti possiedono auto di lusso da 35.000 in su con buste paghe da morti di fame..., già come fa uno stipendiato pubblico con un reddito di 1.500,00 euro al mese a comprarsi una simile macchina??? Se fosse così bravo da mettere da parte 500,00 euro al mese ci vorrebbero almeno 6 anni de suo stipendio... e poi i costi di gestione ( assicurazione, bollo, tagliandi, manutenzione riparazioni, ecc...) con quali altri soldi li pagherebbe sempre con quei 1000,00 rimasti...???
Se in Italia i controlli, venissero svolti in maniera rapida, corretta, incrociando i reali redditi dichiarati con quanto posseduto, non avremmo certamente bisogno di dover attendere, eventuali telefonate anonime...
Certo quanto accaduto dimostra che bisogna sin da subito iniziare un monitoraggio selettivo, perché non possa mai ripetersi, quanto in questi giorni sentito e soprattutto per salvaguardare tutte quelle generazioni di ragazzi/e che dovranno ancora attraversare le nostre purtroppo già mediocri scuole...
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