Avrei preferito non vedere, quel teatrino organizzato in questi giorni dalla Lega e dal suo nuovo premier Roberto Maroni, che pur di non salvare il salvabile, tenta attraverso un patto scellerato, di proteggere il senatour...
Ho preferito le dichiarazioni, fatte da Flavio Tosi, dove si è schierato contro l'ex leader, dichiarando sin da subito che chi ha sbagliato, deve pagare, possa anche chiamarsi Umberto Bossi...
la verità è che c'era poco da salvare e proprio l'ex ministro, doveva immaginarsi, che a tutta quella inchiesta sulla " family ", sarebbe seguita una indagine, proprio contro l'ex segretario e la sua famiglia... e così è stato!
Di poco fa, la notizia che Umberto Bossi è indagato dalla procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sui fondi della Lega, insieme ai figli Riccardo e Renzo.
Sembra che insieme al'ex tesoriere Belsito ( dichiarazioni rese durante l'interrogatori e confermate da documenti contabili ), abbia falsificato i rimborsi elettorali ottenuti dal partito, con rendiconti, secondo l'accusa, alterati...
Il procuratore Alfredo Robledo, insieme ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, ha notificato ad Umberto Bossi e suoi figli, un'informazione di garanzia, per appropriazione indebita...
" Umberto Bossi firmava i rendiconti del partito", questo è quanto avrebbe dichiarato la responsabile amministrativa della Lega, Nadia Dagrada.
Ora ovviamente i leghisti parlano di caccia alle streghe, ed altri alzano la voce gridando allo scandalo ed alla esagerazione...
Si cerca di deviare il colpo, parlando della crisi Italiana e cui loro, partito di coalizione della maggioranza, sono stati partecipi..., se il Paese sta toccando il fondo è proprio per quei ladri che l'hanno gestito...
I ladri è giusto che paghino e la Giustizia è corretto che faccia il proprio dovere, ricercando quanti ed in Italia sono tantissimi, hanno fatto di questo Sistema, un proprio paradiso fiscale...
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