Il presidente dell'Antimafia Pisanu ha dichiarato..., ma quale trattativa... soltanto una parziale intesa tra lo Stato e "cosa nostra"....
Ahhhh..., come.... ho sentito bene.... ?????
Le nuove affermazioni del Presidente della Commissione Antimafia B. Pisanu, nel ricordare il periodo stragista, dichiara che non fu una vera e propria trattativa... ( e no certo..., non si poteva mica contrattare attraverso carte bollate o davanti ad un notaio), ovviamente la serie di colloqui e discussioni preliminari, che hanno poi condotto alla conclusione di una contrattazione, non poteva svolgersi in maniera palese e con il tacito accordo scritto tra le parti...
Chiamiamola soltanto un'intesa..., loro non mettono più le bombe e lo Stato migliora la condizione dei detenuti e del cosiddetto 41bis...
E' certo, non si poteva mica continuare così, con i nostri magistrati che saltavano in aria e poi chi sarebbe stato il prossimo..., ancora un magistrato o forse chissà qualche politico???
Comunque, si sono parlati, si... senza alcun mandato ufficiale..., ovviamente nessuna delle due parti, poteva delegare, per nome e per conto proprio, un rappresentante ( non certo diplomatico... ) o una delegazione, che avrebbe dovuto esternare i punti della cosiddetta trattativa....
Ognuno di essi, diciamo che era senza un mandato ufficiale, così uomini dello Stato, senza alcun motivo personale, soltanto per spirito d'iniziativa, si sono trasformati in nuovi Rambo, verso la missione della vita..., agenti di una Patria, che non riconoscerà loro meriti e medaglie...
Ma alla fine quindi, il famoso papello... fu firmato oppure no??? e chi fu questo uomo dello Stato ( con mandato e/o senza mandato ) da potersi permettere di mediare con la più potente società criminale nel mondo, da venire accettato dalla contro parte, quale garante delle Istituzioni..., doveva essere qualcuno di veramente importante, non certo un pinco-pallino, qualcuno che poi, riportando a chi di dovere gli accordi della transazione, veniva ovviamente ascoltato, adottando quanto necessario perché l'accordo venisse quindi mantenuto...
Comunque in definitiva, a differenza di quanto finora detto, un'accordo c'è stato e qualcuno si è piegato alle volontà dell'altro..., dando così inizio a quelle nuove collaborazioni, che si sono poi sviluppate prima nella politica e successivamente nell'economia e nel sociale..., certo una vera vergogna, pensando a coloro che per questo Stato, hanno dato la propria vita...
Oggi mi viene il dubbio o almeno il sospetto, che quanto dichiarato dai nostri Vertici Istituzionali del tempo, forse non era proprio vero... e che qualcosa su quella trattativa era trapelato...
Abbiamo sentito proprio in questi giorni, nella trasmissione di Santoro come l'ex Procuratore Ingroia, ha raccontato in diretta, una parte fondamentale di quel periodo e di come qualcuno si salvò al posto di qualcun'altro... ( http://youtu.be/8onNFYg5UpM )
Volerci indurre a credere che dietro le stragi, ci sia stato soltanto "cosa nostra" e quanto si è cercato di fare in tutti questi anni, per nascondere la vera intenzione di coloro ( uomini deviati dello stato, politici corrotti, nuove forze emergenti, loggie o massonerie, agenzie estere...) che hanno permesso alla mafia, di potersi eclissare, insabbiando quanto svolto, celando gli uomini con cui avevano mediato, dissimulando ed offuscando i propri tentacoli in altre attività, non più rette dalla forza delle armi, ma da quelle connivenze territoriali, politiche ed economiche, che le hanno permesso di crescere e di ricostruire la propria organizzazione...
Qualcosa, si è vero sta cambiando, ma siamo ben lontani da poter dire che questo nostro Stato sia oggi in grado di poter infliggere un duro colpo a questa organizzazione, anche e soprattutto perché, non bisogna mai dimenticare che la mafia non rappresenta la causa prima dei mali della nostra Sicilia, ma semmai, sono i mali della nostra Regione, e cioè, la disoccupazione, la povertà, la dispersione scolastica, i mancati investimenti, il controllo del territorio, lo sfruttamento, la malasanità, il lavoro nero, l'analfabetismo, le politiche di sviluppo inadatte ed errate nell'industria, nell'agricoltura e nel turismo, tutti problemi strutturali, creati a tavolino, da quel capitalismo politico e partitocratico che è finalizzato soltanto agli interessi del Nord.
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