Dovevo pubblicarlo ieri sera... ma sfortunatamente la connessione Wi-Fi non funzionava...
Comunque desideravo ricordare l'investigatore e capo della Squadra Mobile, Boris Giuliano, morto a soli 35 anni fa, con sette colpi di pistola sparati vigliaccamente alle spalle, mentre faceva come sua abitudine, colazione in un Bar di Palermo!!!
L'ennesimo ricordo di una persona perbene... di quelle che un tempo c'erano e che adesso si contano sulla punta delle dita...
Ora, viene ricordato con manifestazioni e con la posa di corone di fiori, ma questi sono solo gesti ( che certamente faranno anche piacere ai familiari ) che però hanno - come vado sempre ripetendo - un peso fugace, non compensano minimamente le azioni ed il sacrificio di queste vite, cadute per la lotta alla mafia...
Si parla. sì... si discute tanto di come fare, di quali procedure attuare, certamente indispensabili perché si possa un dì assistere a quel reale cambiamento nella vita sociale di ogni giorno...
Una giornata come tante altre, come quella di ognuno di noi, verso le otto del mattino ( siamo il 21 luglio del 1979), mentre si dirige verso quell'amato caffè mattutino... muore... ucciso!!!
Muore, già e per cosa... per quel senso dello "stato"... lo stesso che poi tratterà successivamente con i mandanti????
Oppure per quel ruolo di funzionario in cui fortemente credeva o per quelle indagini cui dedicava impegno e dedizione???
O forse per quell'essere stato soprannominato "lo sceriffo" dai propri colleghi... o per aver capito prima di chiunque altro, che soltanto indagando nei patrimoni economici, era possibile determinare i possibili collegamenti sulle famiglie ed i legami di cosa nostra, già, quegli intrecci di capitali e stupefacenti, che facevano da spola tra l'America e la Sicilia...
Un lavoro professionale quello del Capo della Squadra Mobile, che ha certamente contribuito a delineare gli interessi e le collusioni imprenditoriali di quel periodo, ma che purtroppo, pur tenendo conto delle numerose condanne effettuate attraverso il maxi-processo, non hanno permesso ancora oggi, l'eliminazione totale di questa abominevole piaga dal ns. territorio...
Proseguire la lotta, fare memoria, educare sin dalle scuole i ragazzi alla legalità è di fondamentale importanza perché si eserciti quel rinnovamento culturale, che porti con impegno ad una lotta contro questo crimine organizzato...
E' vero, bisogna darne atto, che da alcuni anni... "finalmente" un rinnovato Stato, attraverso nuovi irreprensibili uomini, onesti e leali, si è potuto - grazie ad un'incessante lotta a 360° - tagliare molti di quei tentacoli, che fino a poco tempo fa, erano del tutto ignoti...
Ma ancora molto comunque resta da fare, in primis, deve "sciaguratamente" saper fare uno sforzo, lavare quei propri panni sporchi, che ancora parte di quel sistema e mi riferisco a quanti, all'interno della politica, delle forze dell'ordine, delle amministrazioni pubbliche ed anche di coloro che godendo di quegli incarichi istituzionali prestigiosi, invece che servire correttamente lo Stato, operano - attualmente - in maniera servile e celata, per obbedire ai loro reali padroni...!!!
Non ho paura delle parole dei violenti... ma del silenzio degli onesti....
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