Egr. Dott. Mario Fontana (Pres. dei Beni confiscati del tribunale di Palermo, in sostituzione della Dott.ssa Saguto), prendo spunto da un suo omonimo... (il grande Lucio...) per rappresentare graficamente quanto si sta vivendo nel ns. capoluogo...
La gestione da poco affidata alla sua persona, non rappresenta certamente una delle migliori condizioni cui lei forse aspirava, ma forse, questa gravosa responsabilità affidatale, potrebbe rappresentare un incentivo al compito cui è stato assegnato...
Quanto mi auguro con il suo intervento è racchiuso in un piccolo ma profondo gesto, in quel "taglio" con il passato, con quel sistema che ha dimostrato essere totalmente fallimentare...
Certamente, dovrà attendere le indagini della procura di Caltanissetta e in seguito, potrà analizzare in maniera chiara, il quadro della situazione, le falle presenti all'interno di questo sistema ed infine, valutare quali provvedimenti adottare...
Che il sistema non ha funzionato è ormai cosa accertata e sperare che si passi in tempi celeri a risolvere tutti problemi è un'utopia...
Ho letto inoltre che anche il Csm ha aperto un fascicolo in prima commissione, per verificare se ci siano stati gli estremi per un'eventuale azione disciplinare (a prescindere da possibili responsabilità penali), tali da esonerare definitivamente la permanenza dei magistrati coinvolti...
Adesso Lei, ha il compito arduo di ricostruire l'immagine di legalità di questo sistema giudiziario, in particolare quello della gestione dei beni confiscati...
Non serve a noi sapere che alcuni dei protagonisti dell'inchiesta in corso, stanno lasciando i loro incarichi... ciò che importa, è sapere che verrà limitato l'ingresso a quegli incarichi (amministratori giudiziari) a familiari/parenti, di altrettanti magistrati.
Analoga situazione deve essere fatta per i consulenti: si dovrà provvedere a realizzare un registro professionale trasparente, cui si attingerà attraverso evidenze pubbliche, soggetti in possesso dei requisiti richiesti che si propongono mediante propria candidatura, per poter ottenere così, un eventuale incarico...
Non può essere più un'affidamento demandato ai giudici, che poi si è scoperto, assegnare questi, ai soliti... “amici degli amici”.
Gli affidamenti, devono essere dati a soggetti, che hanno dimostrato (attraverso incarichi conferitigli nelle loro precedenti amministrazioni), di aver fornito prova di lealtà, capacità professionale, libertà morale, ecc... e soprattutto, che abbiano provato, di aver migliorato la situazione ricevuta e che quanto da loro svolto... non sia servito esclusivamente a prosciugare il consistente patrimonio societario, con l'unica finalità, di essere riusciti a mandare in fallimento/liquidazione le società loro consegnate...
Dopotutto in questo, sono già bravissimi di loro, quei cosiddetti "amministratori rapaci", a cui proprio il ns. ex Procuratore di Catania, Dott. Giovanni Salvi (ora trasferito alla Procura generale di Roma), si era rivolto, manifestando per essi, il proprio rammarico...
Adesso, bisogna trovare i nomi dei sostituti, per quanti hanno richiesto ora il trasferimento...
Trattasi di soggetti poco disposti oggi all'incarico, visto l'alto polverone che con l'inchiesta è stato alzato... ma soprattutto, la difficoltà maggiore sta nel verificare le posizioni di quanti, a tutt'oggi, sono rimasti ancorati alle loro poltrone, le stesse che avevano permesso "indirettamente o direttamente" di partecipare a quegli imbrogli, senza mai denunciare gli abusi...
Centinaia di migliaia di euro che hanno fatto "gola" a tutti e che ne hanno condizionato i silenzi...
Già, zitti tutti..., in particolare quanti con quelle particolari funzioni di collaboratori, gravitavano intorno a quei magistrati e/o amministratori... ora inquisiti!
Regali per tutti, anche importanti... come per esempio, auto di grosse cilindrate rivendute loro a prezzi fuori mercato, oppure telefonini di ultima generazione e ancora, l'uso privato di alcune auto prestigiose, prese in consegna direttamente da quelle stesse concessionarie sottoposte a sequestro...
Tutte situazioni, monitorate e intercettate, che hanno dimostrato come questo sistema fosse ben "lubrificato", proprio per evitare che qualcuno tra essi, potesse rimanere insoddisfatto e con il tempo iniziare a lamentarsi!
Ed allora, Presidente Fontana, a completamento di quanto riportato sopra, le suggerisco una frase che dice... "certe volte per avere un futuro migliore... bisogna dare un "taglio" netto con il passato...".
Quindi... buon lavoro!
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