Sono anni che si parla di risolvere i problemi della aule di giustizia e soltanto da poco - attraverso il ricorso agli arbitrati- un po di quel lavoro è stato ridotto... ma siamo ancora con percentuali irrisorie rispetto la mole delle conflittualità presenti nei nostri tribunali...
Dovrebbero essere in molti a capire che a volte forse, è meglio fare un passo indietro e mediare che cercare a tutti i costi di voler vincere... con il rischio poi di perdere!!!
Per esempio i problemi familiari, potrebbero trovare lì quella giusta collocazione... come la stessa cosa si potrebbe realizzare nei conflitti societari...
Certo si tratta d'incidere su mentalità profondamente radicata... ed è come voler sperare che nei prossimi anni ci sarà un forte calo della litigiosità...
Bisogna aggiungere inoltre che, su questo settore incidono in maniera sostanziale le decisioni degli studi legali, quasi sempre portati a percorrere la strada più vantaggiosa economicamente per loro e cioè quella dei procedimenti...
Dopotutto quale interesse avrebbero affinché si giunga ad una anticipata mediazione... quella di avvantaggiare di fatto più i loro clienti che loro...
Non sarà facile coinvolgerli in questo cambiamento, come sarà altrettanto difficile persuadere l'ordine degli avvocati facendo comprendere loro, che il vero interesse è costituito dall'obbiettivo da raggiungere in maniera celere...
Come sono assai perplesso circa i tentativi di dissuadere i cittadini dal ricorrere spesso ai giudici, come per esempio aumentando in modo consistente le tassazioni sui singoli ricorsi... anche per quelle di minimo valore, proposte dinanzi ai giudici di pace...
Probabilmente potrebbe esser un buon deterrente da richieste o liti, che il più delle volte sono insignificanti... a modello di quelle proposte nelle trasmissioni televisive...
Inoltre ritengo sia fondamentale valutare la loro efficienza individuale, facendo si che -nei casi di inefficienza o situazioni gravi di corruzione, concussione, ecc... come quelle emerse nel corso di questi anni- perdano i privilegi acquisiti
E’ certo comunque che l’efficienza dei Tribunale è al collasso... se si pensa alla durata dei processi.
E quindi -in attesa di una riforma dell’ordinamento giudiziario- una valutazione periodica sulla operosità di ogni singolo magistrato aiuterebbe sicuramente a ridurre quelle lungaggini... ed in questo deve essere bravo il "Consiglio Superiore della Magistratura" che rappresenta l’organo che decide se un magistrato debba andare avanti o se debba finire prima quanto iniziato...
Finora, ( ma non mi sembra di aver mai sentito...) non sono mai state prese iniziative in questo senso... anzi tutt'altro...
A differenza di quanto si sarebbe previsto vi è stata sempre una certa indulgenza verso quei propri colleghi; anche adesso che si è scoperto intrecci di comportamenti gravi il sistema cerca di coprirli!!!
Dopotutto non dobbiamo dimenticare che l'avanzamento di carriera non è meritocratico ma basato su avanzamenti automatici in funzione dell’anzianità...
La verità è che il nostro sistema giudiziario è ancora arcaico nella forma e nei contenuti... lontano dalle nuove tecnologie digitalizzate e con montagne di carte che riempiono ancora di documenti tutti quegli armadi...
Come inoltre ritengo essenziale per i magistrati, poter disporre di validi collaboratori, che gli riducano di molto i tempi per quei compiti che possono essere svolti anche da loro... come per esempio scrivere le sentenze, compresa la c.d. intestazione, riordinare i fascicoli, cercare documenti, libri o quant'altro necessario... fino anche al più semplice incarico quel'è fare fotocopie...
Ed è per questo che lo Stato deve comprendere che la giustizia è un bene prezioso per il Paese e che i soldi vanno spesi se servono a farla funzionare meglio!!!
Infine bisogna finirla di utilizzare tutti quegli espedienti giuridici affinché non si giunga mai alla definizione di un giudizio... che il più delle volte si conclude il procedimento causa la decorrenza dei termini...
Perché si sa che la giustizia alla fine... arriva sempre, anche quando è fatta in ritardo, ed è proprio su quel ritardo che in molti puntano oggi...
Si punta a promuovere quella consuetudine di dover impugnare sempre e in ogni caso... in appello, in cassazione... anche quando si sa esserci poche valide ragioni a sostegno dell’impugnazione; ma così facendo si prolungano i periodi, favoriti da quella personale esperienza (ed anche forte convinzione...) di riuscire a danneggiare (in quell'esteso lasso di tempo) una parte di quelle procedure previste dal sistema giudiziario e che alla fine determinano -come un flipper- il TILT!!!
ha detto bene Daniele Fabbri (conosciuto meglio con il cognome Luttazzi): serve che la macchina della giustizia venga fatta funzionare. Servono nuove assunzioni, nuovo personale, stanziamenti per le spese, aprire la cancelleria. Ci sono Tribunali in cui manca la carta per le fotocopie. È come se i politici non avessero interesse a farla funzionare la macchina della giustizia... La politica latita su questo versante, dai tempi… più o meno di tangentopoli. E così abbiamo una giustizia lenta; ma una giustizia lenta non è giustizia. In Italia delinquere conviene, diceva anni fa il giudice Piercamillo Davigo e le cose nel frattempo non sono certo migliorate...
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