La sospensione dell'attività, che prima era una facoltà degli organi di vigilanza, ora è diventata un obbligo se più del 10% dei lavoratori è in nero!!!
D'altronde vorrei aggiungere, come si può chiamare una società impresa quando tra il suo personale vi sono operai che operano in nero!!!
Tra l'altro vorrei ricordare che questi lavoratori si ritrovano in una specie di limbo, in particolare nei casi d'incidenti mortali, perché molti di quelle vittime vengono fatte scomparire da quei luoghi di lavoro, per poi fare riapparire quei corpi, in una qualche strada di campagna abbandonata o certamente poco trafficata...D'altronde come si dice "fatta la legge trovato l'inganno" e non mi riferisco soltanto a quegli imprenditori disonesti, bensì a tutti quei soggetti che per propri vantaggi personali - ad esempio in quanto percettori di reddito di cittadinanza - preferiscono non essere regolarmente assunti, per non perdere quel diritto...
Le chiamano da anni "la strage delle morti bianche" e mai come in questo periodo si sono contati un numero di vittime così importante...Ecco quindi che l'81/08 e s.m.i. viene modificato prevedendo che la vigilanza non spetti solo alle Asl, per come avviene oggi, ma anche all’Ispettorato del lavoro e dovranno lavorare fianco a fianco, coordinando tutte le attività di vigilanza.
Ovviamente seguono multe e chi non rispetta il provvedimento di sospensione sarà punito con l’arresto fino a sei mesi se ha violato la normativa su salute e sicurezza e con l’arresto da tre a sei mesi o un‘ammenda da 2.500 a 6.400 euro in caso di lavoro nero!!!Cosa aggiungere - dopo decenni ritardi - si è deciso finalmente di cambiare le regole: certo tutto ora dipende da questi nuovi ispettori appena assunti ed anche dal personale delle forze dell'ordine posto a tutela del lavoro, perché se non si cambia metodologia dei controlli, a poco o per meglio dire a nulla, serviranno queste nuove regole appena pubblicate...
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