Il Pontefice – come la Chiesa fa da secoli – ha osservato come queste parole possano far pensare alla fine del mondo...
Sì… è incredibile analizzare come quest'istituzione religiosa abbia da sempre bisogno di aggiungere un tocco apocalittico alla nostra vita, come se non bastassero già le difficoltà con cui conviviamo!!!
Eppure, dopo aver evocato lo spettro catastrofista, il Pontefice ha offerto una nuova chiave di lettura, d’altro canto chi meglio potrebbe interpretare le parole di Gesù, nel contesto storico in cui furono pronunciate...
Ed allora eccoci riportata una nuova interpretazione: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mc 13,31); un vero mistero, già non chiedetemi come Egli sia giunto da quelle parole a questa affemazione...
E certo… perché se quelle parole durano in eterno, anche la Chiesa – che vive da duemila anni grazie a quelle "parole" – durerà per sempre, sì... insieme ai suoi "testimonial...
Il Santo Padre ha invitato quindi i fedeli a riflettere su ciò che passa e ciò che resta, ma in effetti vi è poco da riflettere, tutti noi passiamo, chi prima, altri dopo…
Ad esempio, anche Lei Santo Padre, sta percorrendo una di quelle strade.
Certo… sarebbe interessante poterLa rivederla un giorno tornare dall'aldilà per confermarci come dall’altra parte vi sia davvero qualcosa, o viceversa se – come crede il sottoscritto – vi è il nulla!!!
Certo, immagino sin d’ora lo sconforto nel caso in cui dovesse scoprire che ciò che le è stato insegnato e che poi è quanto ha professato nel corso della sua vita, non è stato altro che una mera illusione.
Santo Padre, la vita segue percorsi segnati a cui tutti noi ci adattiamo...
Molti di noi subiscono le scelte dei propri governi, le crisi civili, tragedie territoriali, e persino eventi drammatici come quelli in corso, mi riferisco ai conflitti, ma anche alle calamità naturali, alle pandemie e ahimè alle malattie...
In tutto questo mi creda, “le parole di Gesù” (e non solo le sue) sono solo strumenti per creare illusioni di salvezza e di vita eterna che sappiamo non esistere!!!
Affidarsi nel 2024 a promesse di salvezza e d’immortalità per sfuggire la paura della morte serve soltanto a sperare ad una banale fantasia
La morte, come la vita, rappresenta una scena, sì... della commedia umana.
Nessuno – neanche la Chiesa – può dimostrare con i fatti che attraverso il Cristo, si possa un giorno ritrovare l'immortalità o chissà le persone amate.
La morte è soltanto la conclusione di un percorso che ci ha fatto vivere, bene e/o male.
Ciò che conta realmente è aver vissuto senza rimpianti, sapendo che quello che abbiamo costruito e amato continuerà forse attraverso i nostri discendenti...
Ecco perché la vita è bella, proprio perché non ha bisogno di continuare oltre la morte, sì… perché va bene, anche così com'è!!!
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