La Corte di Appello di Catania inaugura l’anno giudiziario dinnanzi a un pubblico striminzito per non dire assente, in particolare ciò che colpisce è rappresentato da quelle sedie riservate... che come è possibile vedere nella foto allegata, sono assolutamente vuote!!!
Tralasciando comunque la "classica" relazione del Magistrato e Presidente della Corte d’Appello, Alfio Scuto, che evidenzia tutti gli sforzi fatti quest'anno dalla magistratura, a causa del deficit di risorse costituito dal minore organico di personale presente, durante la cerimonia è stata manifestata la contrarietà sulla mancata nomina del Garante siciliano dei detenuti, posizione ormai vacante da più di 16 mesi e sono state espresse parole di condanna sull'adozione e prolungamento nell'applicazione dell'art. 41 Bis...
Per chi non lo sapesse... l'articolo 41 bis fa parte della legge 354 del 1975 sul trattamento penitenziario modificata nel 2002 ed è inserito nel capitolo IV (regime penitenziario) e precisamente:
Art. 41-bis
Situazioni di emergenza
In casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza, il ministro di grazia e giustizia ha facoltà di sospendere nell'istituto interessato o in parte di esso l'applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti e degli internati.
La sospensione deve essere motivata dalla necessità di ripristinare l'ordine e la sicurezza e ha la durata strettamente necessaria al conseguimento del fine suddetto.
Quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica, anche a richiesta del Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia ha altresì la facoltà di sospendere, in tutto o in parte, nei confronti dei detenuti o internati per taluno dei delitti di cui al primo periodo del comma 1 dell'articolo 4-bis, in relazione ai quali vi siano elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con un'associazione criminale, terroristica o eversiva, l'applicazione delle regole di trattamento e degli istituti previsti dalla presente legge che possano porsi in concreto contrasto con le esigenze di ordine e di sicurezza.
La sospensione comporta le restrizioni necessarie per il soddisfacimento delle predette esigenze e per impedire i collegamenti con l'associazione di cui al periodo precedente.
bis.
I provvedimenti emessi ai sensi del comma 2 sono adottati con decreto motivato del Ministro della giustizia, sentito l'ufficio del pubblico ministero che procede alle indagini preliminari ovvero quello presso il giudice che procede ed acquisita ogni altra necessaria informazione presso la Direzione nazionale antimafia e gli organi di polizia centrali e quelli specializzati nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata, terroristica o eversiva, nell'ambito delle rispettive competenze.
I provvedimenti medesimi hanno durata non inferiore ad un anno e non superiore a due e sono prorogabili nelle stesse forme per periodi successivi, ciascuno pari ad un anno, purchè non risulti che la capacità del detenuto o dell'internato di mantenere contatti con associazioni criminali, terroristiche o eversive sia venuta meno.
In ognuno di noi, ovviamente, prevale quel sentimento d'umanità che vorrebbe mai vedere privati quei principi di libertà o l'applicazione di sistemi coercitivi, utilizzati ancora oggi da certi regimi totalitari, ma, voler considerare o preferire dimenticare, a chi tali provvedimenti son diretti, è come voler negare quanto accaduto e soprattutto scorretto nei riguardi di chi, per quelle circostanze ha perso la propria vita...
Bisogna sempre ricordare che l'uomo si differenzia dalle "bestie" non soltanto per il proprio intelletto... ma soprattutto perché ispira se stesso ai veri bisogni dell'umanità... ma quando queste necessità, diventano d'esclusivo bisogno personale e quando a ciò, si somma la violenza che conduce alla privazione delle altrui libertà... ecco che allora, per questi modi d'essere, vanno non solo contrastati ma anche fortemente condannati!!!
Quindi, il voler valutare (da parte di taluni professionisti ) questi soggetti, eguali a tutti gli altri individui, pur sapendo - per presa coscienza - che nel corso delle loro vite, hanno commesso di tutto e di più... ecco che forse, la sola applicazione dello stesso art.... risulta essere - per quanti l'hanno meritato - il modo più tenue per espiare le proprie colpe...
Dopotutto, se si trovassero oggi... nel restaurato califfato dell'ISIS, verrebbero gettati dai tetti oppure, come quei poveri ladri accusati alcuni giorni fa di banditismo, legati a delle croci di metallo e quindi fucilati di fronte alla folla!!!
Per cui... se pur contrario alla celebre frase "occhio per occhio e dente per dente" ed all'applicazione di una giustizia sommaria... è altrettanto improprio voler considerare questa nostra giustizia, "incivile o immorale", quando di fatto, dimostra d'essere sempre giusta..., se pur sommersa da tutti quei benefici di legge ( ottenuti attraverso miracolanti strategie di nuovi azzeccagarbugli ), che rendono l'applicazioni delle pene, meno gravose e sempre più... leggere!!!
Non dimentichiamo inoltre, che proprio la Corte Europea dei Diritti dell'uomo, ha riconosciuto la piena legittimità della misura di restrizione... che rendono quindi, eventuali proclami ed esibizioni, del tutto vani ed inconsistenti!!!
Non dimentichiamoci che è proprio grazie, alla lungaggine dei processi ed alle infinite interpretazioni giudiziarie, che è stato possibile, mandare in prescrizione in questi ultimi dieci anni, circa un milione e cinquecentomila processi!!!
Ciò ha permesso (se c'è ne fosse stato bisogno...) di evidenziare come, la nostra classe politica, continui a collaborare, proprio con quegli stessi soggetti, che di fatto, andrebbero combattuti!!!
Ma si sa che, chi ha i voti... ha il potere, ed avere l'appoggio di chi ha il controllo su quei voti è di fondamentale importanza per sperare di sedersi in quelle belle poltrone vellutate...
E' chissà... se non è per questa particolare ragione, che si cerca "sempre di mancare" a quei, fondamentali appuntamenti istituzionali..., ovvero, per non commettere l'errore di manifestare - con la propria presenza - un equivoco comportamento che possa infastidire chi, ancora oggi si sa disporre, di quello "specifico" potere!!!
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