Per favore, non considerate quanto scrivo, quasi fosse un'autoritratto critico sulla mia terra...
Come d'altronde, non vorrei passare per uno scrittore impegnato... (non potrei di sicuro permettermelo...), ma mi piace comunque sentirmi - nel mio piccolo - impegnato!!!
Già... impegnato contro questo stato di fatto e questo sistema asfissiante, contro questa mentalità collusiva e corruttiva, contro un sistema non meritocratico ed un clientelismo opprimente e aggiungerei, tentacolare e putrefatto...
Lo so... l’impegno non è tutto e soprattutto da soli si può fare ben poco per cambiare questa attuale condizione...
Ma io sono speranzoso e credo che ognuno di noi debba fare innanzitutto il proprio dovere, poi il resto verrà da se...
C'è comunque in me questo desiderio... di raccontare e scrivere ed è qualcosa che sento nel profondo, che mi stimola, anche perché se così non fosse, se non trovassi entusiasmo in ciò che faccio, non lo farei... e credo che questa rappresenti per il sottoscritto la condizione essenziale, perché se mi diverto io in qualità d'autore a scrivere un post, si divertirà anche e soprattutto il lettore... nel leggerlo.
Riprendendo il titolo... ho voluto cogliere dal famoso libro "Il Gattopardo" alcune analogie... ad iniziarsi con quel principe di Lampedusa, ben disponibile ad ascoltare le esigenze altrui... ma poco propenso a dare le proprie terre ai contadini... ecco, in quel suo gesto, evidenzia tutti i propri limiti umani ed in particolare manifesta quella mancata disponibilità verso ciò che è sociale...
Un'indifferenza similare se non eguale a quella realizzata oggi dalla nostra classe governativa!!!
Le ragioni proprie e personali... non coincideranno mai con le vostre, statene certi... perché in loro vi è una congenita patologia... "l'indifferenza"!!!
La stessa indifferenza che hanno avuto tutti i nostri conquistatori, sino agli ultimi... i Savoia, che con il loro generale (Garibaldi) hanno fatto sì che questa nostra terra, diventasse nuova "colonia" per il nord Italia...
Il siciliano quindi, abituato a sottomettersi a tutti i suoi continui invasori... non si è mai ribellato ( ad esclusione soltanto del periodo dei vespri...) ed è rimasto, di volta in volta, assoggettato ai nuovi padroni...
Oggi... il discendete di quel siciliano, continua ad operare con le stessa modalità asservita dei suoi padri, prostrandosi ai nuovi dominatori: politici, imprenditori e mafiosi!!!
Hanno permesso ad ognuno di loro, di sporcarsi le mani di sangue, grazie a quegli indegni affari quotidianamente realizzati, il tutto grazie alla partecipazione e complicità di molti infedeli... permettendo così a quei soggetti, di manifestare quel proprio potere, affinché nulla cambi e si resti così com'è...
Sono i cosiddetti nuovi capitalisti; proprietari della maggior parte delle ricchezze della nostra regione, che fanno sì, che tutto... resti invariato.
Hanno inoltre vincolato i propri conterranei a quella loro volontà: eccoli i nuovi "padroni", che sfruttano al limite della povertà tutti... quasi fossero per essi... dei "servi della gleba"!!!
Diceva Mussolini: come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?
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