Solitamente da una sconfitta, dovrebbero nascere delle domande.
Comprendere i risultati, significa capire... cosa pretendono i cittadini.
Ma qui da noi, nel nostro Paese avviene come sempre il contrario!!!
Qualcuno dimentica o fa finta di non comprendere che il voto referendario è da considerarsi a pieno titolo come quello elettivo... in quanto la "formazione delle leggi", viene di fatto riconosciuta al popolo... che rappresenta (per ricordarlo a quei signori/e attualmente seduti lì, in quei palazzi Istituzionali) l'unico soggetto cui appartiene la sovranità ex art. 1 - tra cui per esempio, di partecipare al potere legislativo, attraverso la possibilità di abrogare in tutto o in parte le leggi approvate dal Parlamento.
Ma abbiamo già visto quale seguito hanno avuto in concreto alcuni referendum...
Per esempio come dimenticare quello del 78', si votava (anche) sul finanziamento pubblico dei partiti, vinsero i NO e cosa è successo... i soldi ai partiti arrivano lo stesso nelle loro tasche da parte di noi contribuenti... milioni di euro per mantenere quell'inutile "casta"...
Comprenderete bene come da un lato, si da un potere sovrano ai cittadini, ma nella pratica, nel riconoscere quel voto, ci si accorge come questo, non comporti di fatto alcun potere sostanziale, in quanto quella scelta, si esaurisce nel momento stesso del voto referendario e non gli viene riconosciuta alcuna legittimazione, ma tutto continua come se nulla fosse avvenuto...
Ora è evidente che il nostro ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, abbia pensato (
nello scegliere strategicamente le proprie dimissioni... ) di uscire per il momento dalla porta di servizio, per rientrare "acclamato" tra 18 mesi dal portone principale...
Dimentica però quanto già accaduto nel 1985: si votava sulla proposta di abrogare il taglio dei punti di scala mobile (governo Craxi) ed in quella occasione ( quando ancora Renzi aveva i calzoncini corti...) le firme vennero raccolte dal partito (genitore dell'attuale) PCI.
Allora come oggi, la vittoria andò ai "No", con il 54,3%.
Il tempo di riprendersi... e venne confermato (siamo al congresso di Firenze - 1986) "segretario": Alessandro Natta.
Sarà egli a guidare il partito alle elezioni politiche del 1987 con un programma chiamato "Alternativa democratica", ma il risultato delle urne fu sfavorevole al PCI, che raggiunse il 26,57%...
Natta lascerà per problemi di salute la sua carica ad Achille Occhetto, esponente della nuova generazione dei "quarantenni" con i quali il Partito Comunista Italiano concluderà la propria vicenda storica e dalle sue ceneri nascerà il partito oggi conosciuto come "PD"...
Ora, se due più due fa quattro, potremmo iniziare a tirare le prime conclusioni:
Premesso che,
- Il dato complessivo sull'affluenza alle urne è stato oggi del 65,5%
- Il Si ha raggiunto 40,9%
- Il No ha raggiunto 59.1%
- Schede bianche: 83.417
- Schede nulle: 209.025
Per cui se volessimo fare un paragone tra quel periodo ed oggi (similare in quanto le elezioni sono state anticipate da un referendum...) avremmo che:
il 54.3% dei votanti del referendum : al 27,57% dei votanti delle elezioni nazionali =
il 40,9% : ad x ( valore "presunto" per le prossime elezioni)
x= 20,76%
Siamo per eccesso intorno al 21%, ciò significa che se questo dovesse essere il risultato, aumentato per di più da una percentuale d'errore prevista tra il 2-3%, ecco che questo partito potrebbe stazionare intorno una previsione percentuale massima del 23/24%, ovviamente ben sotto a quel valore conquistato nel 2013, con il 29,55%...
Se pensate che alle scorse elezioni, il M5Stelle per la prima volta raggiunse il 25,55% , intuisco come sarà molto difficile per il Pd - nei prossimi anni - andare a governare...
L'unica soluzione che resta al Pd... è quella di riuscire a trovare un "particolare" legge elettorale, che permetta ad essa di garantirsi - se pur con minore voti dei cittadini - quelle poltrone che gli garantirebbero la possibilità di governare...
Analoga circostanza va fatta per tutto il Centrodestra, da FI alla Lega, da Fratelli D'Italia a La Destra, dal partito siciliano in gestazione che dovrebbe sostituire quell'ex MPA e/o -Grande Sud, ecc... al partito dei pensionati... e pur volendo inserire quel 3-4% dell'NCD di Alfano & Co,... non supererebbe il 19/20% !!!
E' evidente a tutti quindi, quale potrebbe essere il prossimo scenario e il rischio per ognuno di questi partiti, almeno per quelli più piccoli, potrebbe essere proprio quello di... scomparire definitivamente.
Per cui, ora comprenderete meglio il perché si sia passati ad un governo "Renzi Bis" con gli stessi uomini e donne che finora, in questi anni di governo, non hanno realizzato nulla, rispetto a quelle riforme necessarie per il paese... se non elargire briciole qua e là, con la speranza di comprarsi qualche voto degli italiani...
Per chi ha perso la poltrona... a breve ne verrà data un'altra altrettanto prestigiosa e a quanti ora sono subentrati (per fortuna aggiungo io... senza portafoglio!!!), si darà modo di mediare con quelle forse antagoniste all'interno del Pd, ma soprattutto si ricercare quella percentuale di voti necessari al Senato, per dare vita a questo governo "ombra"!!!
Noi tutti... come "..........." stiamo a guardare: sono anni d'altronde che le decisioni vengono prese, senza passare da un consenso democratico...
Non ci si preoccuparci neppure dei costi delle elezioni, che tra quelle appena concluse e le prossime del 2018, incideranno sul nostro paese per centinaia di milioni, denaro buttato al vento a scapito dei servizi reali!!!
La storia si ripete... "loro" proseguono con quella linea di successione, quasi fossero legittimi discendenti diretti di chissà quale presunta "monarchia", mentre noi, siamo eguali a quei secondogeniti... a cui non toccherà mai nulla!!!
Per adesso alla Camera, 386 hanno detto sì... vedremo a breve i numeri del Senato...
Di una cosa comunque sono certo: neppure uno oggi vuole perdere quella propria poltrona, come e soprattutto, nessuno di loro, vuole rinunciare ai privilegi e all'indennità prevista... per i prossimi diciotto mesi!!!
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