A differenza di quanto sento dire a molti, il sottoscritto è convinto che prima che le condizioni tornino a una forma di normalità ci vorranno almeno sei mesi, difatti vedrete qualcosa inizierà a muoversi verso fine Settembre...
D'altronde farlo prima significherebbe far diffondere nuovamente il virus e soprattutto far ammalare nuovamente quanti da contagiati ne erano finalmente usciti!!!
Purtroppo ci si dimentica che mentre da noi potrebbe esserci tra qualche mese un regresso della diffusione, in altri paesi a noi vicini, la malattia sta iniziando a mietere le proprie vittime e quindi, sarebbe alquanto impossibile chiudere tutti i collegamenti, in particolare quello delle merci, con loro...
Va inoltre aggiunto quanto emerso ieri e cioè il decesso del primo bimbo neonato, che fa aumentare il pericolo che il virus possa essersi modificato, intaccando anche quei soggetti che finora ne erano immuni...
Purtroppo ancora poco si sa di esso e difatti, seppur tutti gli Istituti di ricerca e le case farmaceutiche sono a lavoro per trovare un possibile vaccino, come sappiamo ancora nulla è stato prodotto se non qualche sperimentazione di cui ancora non si sa nulla sui suoi reali effetti...
D'altro canto occorre comprendere come il virus o il batterio si trasmette, come entra nell'organismo umano e come si sta replicano, e quindi identificare quali sono gli antigeni (i componenti del virus o del batterio) in grado di attivare una risposta del sistema immunitario capace di eliminare o bloccare l’agente patogeno!!!
Ma non solo, una volta identificato il potenziale vaccino, è necessario condurre tutta una serie di studi in laboratorio, per valutare la risposta immunitaria e l'efficacia che questo eventuale vaccino possa avere nel tempo e soprattutto se il suo profilo garantisce quei minimi livelli di sicurezza per l'uomo; realizzato ciò... si passerà alla sua messa in commercio!!!
Comprenderete come ancora lontano siamo da questa situazione... ed ecco perché non credo a tutte quelle parole rassicuranti che ci vengono riportate nei media, da parte di quei nostri cosiddetti "esperti"!!!
Ritornando al tema del post, sì... le imprese, in particolare quelle "edili" che da sempre conosco...
Molte di queste, per meglio dire... migliaia di esse, se non riprenderanno ad operare, anche con l'ausilio di metodologiche procedure di salvaguardia e sicurezza dei lavoratori (un tema questo al sottoscritto molto caro) - perdonate la presunzione - ma certamente da "esperto sulla sicurezza", vedo ancira oggi una situazione che mi lascia sgomento: basti vedere alcune immagini di questi giorni trasmesse in Tv, dove in alcuni cantieri in cui si stanno realizzando i nuovi presidi per il Covid-19, mi riferisco ad esempio a quello di Napoli e quello nel nord italia (mi sembra... Milano) - dove ho potuto osservare alcuni operai lavorare senza alcuna minima protezione, per realizzare quei basamenti di sostegno su cui andranno le successive strutture prefabbricate: nessuna precauzione tuta (usa e getta) e/o ancor peggio nessuna mascherina sui loro volti; ho pensato: "non vorrei essere tra qualche giorno al loro posto"!!!
La verità è che molte di esse mancano di professionalità, d'altronde perché meravigliarsi, basti osservare in questi anni il numero delle vittime e degli incidenti sul lavoro: non sono minimamente diminuiti rispetto agli anni precedenti.
Va detto altresì come nella maggior parte dei casi, quegli infortuni vengono fatti passare dai lavoratori (obbligati da alcuni imprenditori) come incidenti casuali o per meglio dire accaduti quel giorno (casualmente per assenza dai luoghi di lavoro...) presso le proprie residenze, già... per non mettere in difficoltà le imprese nelle quali operano.
Comunque, analizzando le società che presentano la caratteristiche di "Impresa con la "I" maiuscola, ecco che purtroppo molte di esse, a causa di questo blocco andranno in completo dissesto - dopo aver provato in questi lunghi dieci anni a sopravvivere, superando una crisi economica e finanziaria che ha di fatto attanagliato il nostro Paese per così tanto tempo - sia per quanto concerne la mancanza di liquidità, sia per le procedure di pagamento tutt'ora bloccate nei lavori pubblici, sia per quelli conclusi ed anche per quelli ancora in corso, con centinaia di migliaia di euro in arretrati per Stati di avanzamento, sono oltre 6 miliardi, a cui vanno aggiunti in questi giorni gli appalti sospesi o in fase di definizione che non possono essere ahimè aggiudicati a causa di questa emergenza...
Quanto sopra ovviamente porterà molte imprese a dover chiudere definitivamente e ciò condurrà non solo al rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori direttamente collegati ad esse, ma anche a tutti coloro che operano nelle filiere di questo settore, operatori che avranno certamente bisogno di più tempo per ripartire, sempre che abbiano avuto la forza di resistere a questa crisi.
E' tempo che il governo insieme alle associazioni di categoria, si siedano ad un tavolo ed inizino a programmare in maniera celere la ripresa di questo settore, ponendo innanzitutto tutta una serie di regole ferree dalle quali non ci si può esonerare, sia per la salvaguardia del personale dipendente (ma non solo) che garantendo tutte quelle imprese che hanno saputo fare di questo settore, un pilastro fondamento della nostra economia!!!
Soltanto così potremmo provare ad andare avanti (virus permettendo...), se non si vuole far crollare definitivamente il nostro Paese!!!
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