E' quanto ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, secondo un rapporto di Reuters...
Difatti, ad una settimana dal controllo delle forze armate talebane in Afganistan, l'UE non ha tenuto alcun colloquio politico con gli esponenti di quel gruppo militare che senza sparare un solo colpo sono riusciti ad entrare nella capitale Kabul...
L'unica cosa certa è che l'Ue verificherà l'aumento degli aiuti umanitari già stanziati per il paese, in quanto questi potrebbero ora ridursi a seconda di ciò che realizzerà il nuovo governo afgano...
La Commissione infatti ha dichiarato: "Potremmo ben sentire le parole dei talebani, ma le misureremo soprattutto dalle loro azioni ", ha detto von der Leyen in una conferenza stampa, mentre viceversa nuovi finanziamenti verranno riconosciuti a quei paesi dell'UE che aiuteranno i rifugiati...
Nel frattempo, mentre gli esperti legali, religiosi e di politica internazionale dei talebani stanno lavorando per preparare un nuovo governo, il paese affronta una grave crisi, quello della chiusura totale degli uffici governativi, dai ministeri ai dipartimenti, ma anche le banche e molte società private sono chiuse, come gli stessi servizi non sono stati ancora ripresi.
L'idea generale è che si proverà a realizzare un sistema inclusivo che rifletta le aspirazioni dell'intera nazione afgana, anche se finora non sono state compiute discussioni serie su quel possibile sistema...
Certo è passata ancora una settimana dall'occupazione della città di Kabul e se non si accelererà con un piano di governo e le necessarie procedure organizzative, il rischio che si corre è quello di vedere strapiombare il paese nel caos, con la conseguenza inevitabile di veder crollare per l'ennesima volta il sistema e con il rischio sempre presente di far esplodere ahimè una guerra civile...
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