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mercoledì 25 agosto 2021

Non capisco: invece di pensare alle donne afgane, perché non ci concentriamo sui continui femminicidi che coinvolgono ogni giorno le nostre donne italiane???

Il nostro paese è veramente assurdo, come d'altronde risultano folli quei suoi governanti e taluni uomini delle istituzioni, a cui si sommano quei media così fortemente "lacchè" che costantemente scodinzolano - come possiamo osservare o leggere in quelle testate - dietro di loro come dei cagnolini...

E quindi eccoli, tutti a gridare quanto sta accadendo in Afganistan, parlano dei rischi che a breve  molte donne di quel paese potrebbero subire - legittima preoccupazione di cui anche il sottoscritto si fa portavoce - ma si ha come l'impressione che nel voler giudicare quegli "incivili" estremisti, ci si dimentica di come vengono maltrattate ed ahimè uccise le donne di questo nostro civilizzato Paese!!!

E sì... perché nel dire che gli altri sono barbari, che in quel prediligere una dottrina maschilista che pensa che le donne siano delle schiave e quindi devono rimanere chiuse nelle proprie case come prigioniere e va detto, in questo loro indottrinamento non vi è nulla di espresso dalla religione Islamica, che viceversa proprio su questo tema rispetta ed esalta il ruolo delle donne, bene vorrei chiedere a ciascuno di voi, se l'indignazione generale è quella di obbligare al rispetto gli uomini di quel paese, come mai non ci ribella nel volere libere le nostre donne, di cui molte di esse purtroppo subiscono eguale sorte di quelle afgane???

Già... quante sono le prigioniere nella propria casa??? 

Schiave dei mariti, ma non solo anche dei genitori, dei suoceri e a volte dei propri figli!!!

Donne che vengono picchiate, torturate, che subiscono costantemente minacce e che non ricevono da questo Stato alcuna protezione, neppure dopo aver denunciato i propri aguzzini!!!

Donne che non trovano alcuna solidarietà neppure dai vicini di casa che preferiscono far finta di non sentire per non restare coinvolti... 

Donne violentate, costrette a subire o a soddisfare qualsivoglia perversione sessuale, anche ripugnante... eppure questo è ciò che avviene in molte case italiane!!!

Ma ora tutti pensano alle donne afgane e proprio come quei vicini di casa freddi e indifferenti, ciascuno di loro è insensibile alle urla di quelle donne che dalle mura vicine gridano la propria disperazione e chiedono aiuto... 

Ciascuno di loro sente i pianti di quelle donne, dalla più piccola alla più anziana, ma come ignavi non s'intromettono  e lasciano che le cosa vadano così, già... come devono andare, d'altronde pensano non sia compito loro fare ne gli sceriffi e neppure i giustizieri... 

tra l'altro le nostre donne non hanno neppure bisogno di nascondere i propri visi maltrattati o i solchi procurati da quelle continue lacrime sotto un burqa, già... a differenza di quelle donne afgane che nascondono sotto quell'abito imposto gli abusi subiti, le nostre donne viceversa possono evidenziare a tutti quanto subiscono tutti giorni per colpa dei loro uomini, ma stranamente... nessuno si accorge di loro, perché la maggior parte preferisce girarsi dall'altro lato, anche chi viceversa dovrebbe di fatto provvedere a proteggerle!!!

Ed allora ditemi a cosa serve denunciare, come si può cambiare una situazione come quella a cui assistiamo da anni che vede costantemente in maniera ahimè in modo negativo le protagoniste di quegli abusi, l'esistenza e la vita di donne che sono le nostre madri, sorelle, figlie, nipoti??? 

Forse una soluzione esiste... ed è proprio la legge coranica a indicarci quale possa essere la strada da percorrere: nel diritto islamico è di fatto accolto il principio dell'occhio per occhio vigente già ai tempi di Maometto.

Noi la conosciamo bene come legge del taglione ed è un principio di diritto che consiste nella possibilità riconosciuta ad una persona - che avesse ricevuto intenzionalmente un danno causato da un'altra persona - di infliggere a quest'ultima un danno eguale ( aggiungerei anche "maggiore" ) all'offesa ricevuta!!! 

Certo ora qualcuno potrebbe obiettare che così facendo si diventerebbe barbari come quei soggetti di cui parlavo sopra, ma certamente continuando così, il rischio è quello di vedere aumentare in maniera esponenziale i femminicidi.. 

Quindi tra il pensare di degenerare a causa di potenziali vendette e il rischio che a dover perdere la vita siano sempre e soltanto le donne... beh, il sottoscritto propende per la prima decisione, anche perché ritengo che così facendo, non solo si rispetterebbe quella giusta legge del contrappasso, ma otterremo definitivamente la sicurezza di giungere a quella tanto agognata... "giustizia"!!!

D'altronde non si dice che: chi fa per se fa per tre???

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