Ci hanno raccontato di un "Diabolik" criminale, genio del travestimento e delle tecniche di spionaggio, chi lo ha conosciuto lo aveva descritto freddo, calcolatore, tattico, stratega, dotato in analisi e deduzioni, un fantasma che compariva e spariva a suo piacimento...
Sono state fatte leggende su quest'uomo, nessuno sapeva dov'era, come fosse cambiato, quale volto avesse assunto, in quanti erano a proteggerlo, ci hanno raccontato che possedesse intorno a se una schiera di fedelissimi che si prendevano costantemente cura di egli e di ogni sua esigenza...
Un uomo che stava nascosto, che rimaneva isolato in quel suo bunker e dal quale dava ordini ai sottoposti attraverso i suoi pizzini...Già... mi viene da sorridere pensare a quante cazzate ci hanno raccontato dalle nostre istituzioni in questi (lunghissimi) anni, pur di proteggere la sua latitanza!!!
E si perché va detto... lo Stato, quando si è trattato di arrestarlo, si è reso latitante!!!
D'altronde correggetemi se sto sbagliando: abitava e passeggiava liberamente in un paesino a pochi metri adiacente un'enorme caserma militare eppure stranamente nessuno mai lo ha riconosciuto e chi l'ha fatto stranamente è rimasto inascoltato!!!
Guidava l'auto senza alcuna scorta a proteggerlo, ma soprattutto senza che mai alcun controllo stradale -a quanto sembra - l'abbia mai fermato.
Continuando, abbiamo letto che (talmente si sentiva sicuro...) si recava assiduamente per pranzare un locale frequentato dalle forze dell'ordine, precisamente dagli uomini della Dia!!!
Ecco questa notizia ha dell'incredibile; ciascuno di noi ha sempre pensato che quantomeno i suoi familiari fossero costantemente sotto controllo, ma da quanto abbiamo ascoltato in questi giorni, così non è stato, ed allora viene spontaneo chiedersi: perché???
E quindi continuando con quanto riportavo sopra, nessuno lo ha riconosciuto, eppure non era minimamente cambiato, sì... certamente invecchiato come d'altronde chiunque di noi, eppure quel viso non ha insospettito nessuno, né in quel quartiere, neppure per le strade, al supermercato, al bar, in trattoria, al ristorante, tutti luoghi che frequentava quotidianamente...
Mi viene da chiedere quindi, non è che forse era lo "Stato" latitante???Già... forse qualcuno aveva paura che certi documenti segreti (in possesso allora nella cassaforte dell'ex capo dei capi di cosa nostra Totò Riina) potessero emergere nel caso di un suo arresto???
Ed allora viene da chiedersi, perché l'arresto è stato ora compiuto??? Già... perché proprio ora??? Ed ancora, che fine hanno fatto quei documenti??? Sono passati ad altre mani, chissà forse le stesse che hanno deciso di vendersi quel latitante stragista che dava fastidio ai nuovi affari in arrivo o al ripristino di certi collegamenti politici/imprenditoriali, a causa della sua clandestinità???
Peraltro, abbiamo visto quanto egli fosse di fatto isolato, d'altro canto va detto, la maggior parte dei suoi accoliti erano stati in questi mesi arrestati dalle forze dell'ordine, già... molti di essi, tra l'altro, permettetemi di ricordare, si trovavano a poche centinaia di metri dalla sua residenza...Ma ormai l'ordine dall'alto era stato dato, egli andava consegnato, con il suo beneplacito o senza... d'altronde abbiamo visto come il messaggio riportato dal Sig. Baiardo (nella trasmissione di Giletti "Non è l'Arena") parlasse chiaro e concedesse ad egli alcuni mesi di riflessione, per consegnarsi volontariamente, ma forse così non è stato ed allora si è deciso - visto la promessa fatta sul cosiddetto "regalino" - di consegnarlo!!!
Resta però ancora da scoprire che fine hanno fatto quei documenti trafugati (come si è visto da mani esperte, già... capaci di aprite una cassaforte in maniera professionale e senza danneggiare il contenuto posto al suo interno), di cui nessuno sembra saperne nulla...
Infatti... chi ha preso quei documenti nei giorni d'assenza dello Stato da quell'abitazione??? Sono stati gli uomini di Provenzano, che ha poi affidato gli stessi al suo pupillo Matteo Messina Denaro oppure ci hanno pensato i servizi segreti "deviati", gli stessi che hanno fatto sparire poco prima l'agenda rossa del giudice Borsellino???
Ma se così fosse, se quei documenti sono stati prelevati e consegnati in mano sicure e chissà forse da tempo andati distrutti, perché lasciare per trent'anni latitante questo soggetto??? E allora vi è soltanto una risposta a quell'interrogativo: quei documenti sono ancora in mano a cosa nostra!!!Certo, da quanto sopra detto si comprende come qualcosa non torni e forse la risposta va ricercata da un'altra parte, sì... in un altro luogo, certamente celato, conosciuto da un solo individuo, egli posto a garante è sicuramente al di sopra di ogni sospetto!!!
Un vero professionista scelto accuratamente per la sua discrezione, conserva e tutela gelosamente quanto ricevuto (forse chissà... in una qualche cassetta di sicurezza all'estero intestata a suo nome); sono documenti scottanti (e aggiungerei imbarazzanti per i nomi riportati...) i cui segreti diventano - a seconda delle circostanze - "baratto", per i capi di quell'associazione criminale, che di volta in volta, si vanno alternando.
Vengono da anni centellinati da questo "puparo", sì... sotto forma a volta di ricatti e altre volte di trattative...
Ecco è soltanto lui (e chi fa parte di quella élite...) ha dirigere le fila, mentre questi cosiddetti "capo mafia" sono dei semplici esecutori, sì... soggetti che prendono ordini e si assoggettano alle volontà di chi da sempre comanda questo nostro Paese!!!
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