Egli stesso gioca con le parole per rendere il messaggio più efficace. Lo fa quando dice che il ponte non unirà due coste, quella siciliana e quella calabrese, ma due cosche... quelle sì!!!
L'allarme sugli appetiti mafiosi per le grandi opere. Una frase che aveva già pronunciato in passato. L'ultima volta a Villa San Giovanni, nel corso del consiglio comunale aperto dopo le intimidazioni alla sindaca Giusy Caminiti.
Nella Locride torna ad affermarlo davanti ai giovani, perché è a loro che pensa quando pronuncia quelle parole. Lo fa in occasione del ventennale della marcia “I Sentieri della Memoria” in ricordo di Lollò Cartisano e di tutte le vittime innocenti calabresi.
Sulla vicenda è intervenuto il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Domenico Furgiuele: "Parlando di Ponte che unirà due cosche", scrive il deputato in una nota, "vorrebbe attaccare l’opera voluta dal ministro Salvini, ma nella realtà offende tutti i meridionali dando loro, implicitamente, dei criminali fino a prova contraria"."Non saranno le polemiche e gli insulti del presidente di Libera a bloccare il futuro del Sud", conclude Furgiuele, "i giovani non torneranno in Calabria e Sicilia con le dispute sul nulla, ma con azioni concrete e investimenti reali sul territorio"...
Staremo a vedere, tanto prima bisognerà attendere che i lavori sul ponte abbiano di fatto inizio...
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