Non partecipa alle nostre azioni, non ci osserva ( come qualcuno vorrebbe farci credere... ) e chissà, forse non ci condannerà neppure per quella ns. mancata messa in pratica di correttezza nei comportamenti...
Nulla... ecco questo rappresenta perfettamente Dio... il vuoto assoluto, estraneo e all'unisono con l'universo, ma il nulla rispetto a tutto ciò che costituisce limitatamente la vita dell'uomo...
Non è vero che Dio ha detto... venite a me... quella è una frase del tutto umana... rappresenta il desiderio dell'uomo di voler compensare un vuoto, quel necessario bisogno di riempire quella separazione da Dio...
L'equivoco nasce dall'idea di voler immaginare Dio come infinitamente perfetto... in particolare con quanto desiderato dall'animo umano... non volendo comprendere che Egli, si trova su un piano superiore, differente, su valori discordanti da quelli umani, che non s'intersecano con le vicende umane...
Certamente sono in tanti che vorrebbero che Dio intervenisse, sperano che Egli controllasse le azioni degli uomini... desiderano che il suo potere evitasse la morte... in particolare quando questa ci tocca personalmente...
Ma diversamente a cosa noi desideriamo, ecco, contrariamente a cosa noi vogliamo, Dio non sa cosa farsene delle nostre suppliche e preghiere... egli sa già cosa accadrà... è già tutto deciso...
Fino a che punto quindi possiamo credere in Lui... è davvero qualcuno su cui possiamo fare affidamento o serve soltanto a compensare quei nostri momenti difficili?
L'umanità tutta... deve capire che si può essere felice anche senza di lui... e non saranno le nostre azioni ad allontanarci o ad avvicinarci a lui...
Quanto ci raccontano le religioni su di lui, rappresentano qualcosa di limitativo, nessuno infatti può parlare per nome e per conto suo... a nessuno è stata offerta questa possibilità, a nessuno... neanche ai cosiddetti profeti tanto ostentati...
Dio è dentro di noi e fuori di noi... è la nostra forza interiore e la nostra debolezza...è la nostra mente ed il ns. cuore, ma è attraverso le ns. scelte che decidiamo il disegno della nostra vita...
Lasciamo perdere il desiderio del paradiso, della vita dopo la morte, questa è la nostra vita, con le difficoltà di ogni giorno, dalla gioia per una vita nuova, al dolore per la perdita di qualcuno caro... Rifiutare l'amicizia eterna con Dio, non ci farà divenire ai suoi occhi futili e neanche vivere e credere nel suo nome ci salverà..., tutto il resto, tutto quanto finora ci hanno raccontato e prospettato, rappresenta soltanto delle belle parole...
Perché se è vero che, potete chiedere a Dio di entrare nella vostre vite, pregarlo, parlare con lui, chiedergli qualunque cosa... se vi farà stare bene... fatelo, certamente ne riceverete in ogni caso un beneficio interiore... ma se non lo fate, se non chiederete nulla, se vivrete la vostra vita felici ma distanti da Lui, proprio perché pensate che è alquanto illogico credere di amare un Dio che non si vede, ecco... che allora, allo stesso modo, non bisogna mai scordarsi di amare il proprio prossimo, che viceversa..., si vede, si tocca e con il quale giornalmente si vive!!!
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