In questa frase viene espressa quell'indole propria dell'essere umano, quella diffidenza naturale e nemica delle relazioni, quella sensazione che si ha, quando nutriamo nei confronti di un'altra persona, sospetti, perplessità o dubbi...
Ancor peggio è quando per quella persona, si ha una invidia personale soprattutto se con quel soggetto, ci possa essere una eventuale competitività...
Si diventa sospettosi, guardinghi, si cercano ovunque prove, che dimostrino di aver ragione per esserci insospettiti, e solo quando, quegli indizi, non vengono confermati, ecco che soltanto allora, ci si rassicura a sufficienza, per stare tranquilli...
Di tempo ne è passato, ma la situazione non è minimamente migliorata, anzi va peggio, soprattutto per coloro che oggi gestiscono un ampio potere, dato loro da quegli incarichi...
Non si sono resi conto nel contempo... d'essersi trasformati in "lupi"!!!
Di questi, i più pericolosi, sono proprio quanti occupano funzioni dirigenziali o appartengono a quei sistema raccomandato degli incarichi politici, che proprio in questo periodo di crisi, conduce questi soggetti a degenerare!!!
Con una parola si dice tutto... il fatto di esserci è fondamentale, poter esprimere la propria opinione, "condividendo o ritwittando" quasi sempre quella degli altri, li fa sentire in qualche modo protagonisti, in quella affannosa ricerca, della propria identità.
L'uomo sta ormai diventando un "animale" isolato, nel senso che vive solo per se stesso o per il proprio ambito familiare e tale processo, è tanto più incalzante, tanto più si sale in alto nella scala delle mansioni.
Ormai si è convinti che il pericolo viene dal contatto ed allora tutti, vengono trattati in maniera distaccata, discutendo con essi, attraverso il cellulare, email, tramite interposti e/o subalterni, per non dover rischiare quella bramata acquisita posizione...
Ecco che quindi il "lupo" si trasforma, si presta pure a farsi sottomettere dallo stesso uomo, diventa come un agnello, imposta per se, una nuova vita, opposta a quella vissuta nella realtà, questa, permette a tutti, di vederlo non più come un nemico, bensì come qualcuno di cui fidarsi...
Ma ciò che il lupo non sa e che, gli altri, non sono così stupidi come lui pensa, capiscono quando uno è falso o quando cerca d'impressionarli ed è per questo motivo che sono guardinghi e non si fanno deridere..., perché come dice il detto: "il lupo perde il pelo ma mai il vizio".
Quindi forse è bene che quella persona "lupo", inizi a prendere coscienza della propria vulnerabilità e di tutte quelle azioni scorrette messe in atto verso gli altri, nel suo passato....
Questo servirà a lui, ad alleggerirsi la vita, perdonarsi eventuali sbagli e prendere l’esistenza con più strafottenza, godendo di quelle "vere" relazioni umane, senza dover continuare a credere che in esse, veda soltanto insidie e minacce.
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