Non si conosce l'autore della frase, ma certamente possiamo attribuire ad Andreotti, la paternità per la quale oggi viene frequentemente ripetuta...
Il più delle volte, siamo portati a basarci sulla nostra prima impressione e ci sentiamo dei grandi psicologi, capaci di capire sin da subito chi abbiamo di fronte, mettendo in dubbio, quasi tutto quello che ci viene e raccontato...
Questa convinta capacità la dimostriamo in particolare quando assistiamo a quelle trasmissioni televisive, nelle quali vengono analizzati omicidi, violenze, abusi, ecc... e dove noi, sin da subito, alla visione di quell'immagine presentata, riconosciamo il possibile colpevole... tutti pronti lì a confermare... che la persona incriminata è sicuramente quella!!!
Analoga situazione si ripete, quando guardiamo un film... un "thriller" per esempio, e dove, a seconda della fisionomia degli attori, riteniamo sin da subito, d'aver individuato il criminale... che poi alla fine del film... risulta essere tutt'altro... e con rammarico ci accorgiamo d'aver sbagliato...
Ecco... voler catalogare le persone per come ci sembrano, per come parlano, gesticolano ecc.., può essere certamente fuorviante, e ci porta quasi sempre fuori strada...
A volte invece, sono gli elementi meno visibili a dare i segni determinanti su quegli individui... sono proprio quei segni ritenuti poco essenziali, a dimostrarsi invece fondamentali per capire chi abbiamo di fronte...
Non serve quindi leggere libri per capire gli altri..., quella è una dote di natura... la si possiede e basta...
In questo continua ricerca di capire gli altri, si giunge a non ricevere mai risposte precise alle nostre domande, chiarimenti che il più delle volte non ci vengono forniti, anzi, scoprono omertà inspiegabili, evidenziando in maniera preoccupante quella mancanza di elementi chiarificatori, che consentano non soltanto a noi stessi, ma soprattutto agli altri, di eliminare definitivamente quei dubbi, che si sono insinuati nelle menti di chi adesso, li conosce...
Purtroppo, non si vorrebbe mai avere ragione, se poi, si scopre che quanto pensato corrisponde a verità... che non si tratta di qualcosa di fantasioso e irreale, ma dimostra con assoluta certezza che forse qualcuno aveva provato ad ingannarci...
Certamente, in molti ci dicono, che bisogna ritrovare la voglia di valutare i fatti in maniera costruttiva, discuterne senza esacerbare i toni, moderando le parole, senza che queste diventino accuse, il più delle volte, esageratamente offensive...
Tutto deve essere misurato, ragionato e ponderato... non bisogna avere fretta... perché a volte le situazioni presentate in un modo... possono avere degli sviluppi diversi, opposti anche a quanto si era pensato... ritrovando quelle giuste collocazioni in un puzzle che riordinato, presenta i pezzi a noi mancanti...
Comunque, non so se a pensar male ci s’azzecca,.., ma sapete che vi dico, anche se si fa peccato, a me, non me ne importa nulla di dover ricercare giustificazioni e motivi...
Assisto per il momento, ad una piccolissima vittoria... affermazione di una battaglia in questa grande guerra, contro l’ingiustizia e l'illegalità, che ancora in troppo pochi, andiamo combattendo...
Piccoli passi però per giungere definitivamente verso il traguardo di quella giusta mèta.
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