Ho acquistato on line l'edizione catanese del mensile "S"... s'intitola: potere, petrolio, antimafia... e un fiume di milioni di euro!!!
Ritengo che oggi, questo nostro mensile, rappresenti uno dei pochi ancora "libero da compromessi" nel panorama nazionale, da tempo ormai... sottoposti a censura!!!
Un numero speciale quello dedicato all'inchiesta della Procura di Potenza... per uno degli uomini più in evidenza in quella promozione nella lotta alla mafia...
Un "paladino della legalità"..., Ivan Lo Bello che ora insieme a Gianluca Gemelli, è stato posto sotto inchiesta...
C'è una guerra in corsa... le solita spartizioni di "poltrone", da quelle camere di commercio passando alle autorità portuali, per giungere alle intercettazioni in cui si discute di note figure catanesi (non indagati), come il Sindaco Bianco (signore di Catania) e la Senatrice Finocchiaro (Annuccia).
La copertina del mensile definisce, Gianluca Gemelli e Ivan Lo Bello, i "Gemelli d'oro"... e svela in quelle righe dei verbali, i motivi di questa inchiesta...
Da quanto riportato... non si può che restare sbigottiti, senza parole, con (aggiungerei) un unico avvertimento: non bisogna leggerlo tutto d'un fiato...
Già, ritengo difatti che è in ciò che non viene riportato e si tiene segreto, che si "giudica" la capacità del giornalismo d'inchiesta, che lascia appunto noi, la capacità di leggere tra quelle righe quanto "celato" o che per motivi giudiziari non può essere riportato... poiché apre verso nuovi e più complessi scenari!!!
Si vede chiaramente il tocco del Direttore responsabile, Antonio Condorelli, perché si sa come dietro una notizia pubblicata non c’è mai il fatto puro e semplice, ma c'è sempre una scelta, che determina cosa poter pubblicare e cosa non pubblicare!!!
Sappiamo bene difatti, quanto la scelte delle notizie determini la priorità di pubblicazione, ma mentre c'è chi valuta senza eccezione (come il mensile "S") la veridicità della notizia, individuando ogni specifico particolare e preoccupandosi di verificarne costantemente le fonti, di contro (altri concorrenziali...), pur di far lievitare il numero dei propri visitatori (o di acquirenti), pubblicano le proprie notizie, esclusivamente per condizionare l'opinione pubblica... la quale come ben sappiamo, è sempre pronta a cedere agli organi di stampa, pur di assistere in prima fila a quella desiderata gogna pubblica, nuovi nominativi da porre (senza alcun giusto processo) direttamente al patibolo!!!
Nelle pagine dedicate allo speciale del "quartierino" si riporta quanto segue:
Il giorno prima della riconferma di Cozzo, il "gruppo" inizia a dubitare della possibile riuscita del piano. A mettere i bastoni tra le ruote, sostengono gli uomini di quel "cerchio magico" (quartierino), potrebbe essere Enzo Bianco, sindaco di Catania. Nelle conversazioni tra Gemelli e Cozzo, si sospetta che Lo Bello possa tentare di fare il “doppio gioco, offrendo un assist a Bianco”. I timori sono poi confermati dai contatti che l’ex compagno della Guidi ha avuto con l’ex sottosegretario Foti, il quale sostiene di aver mandato avanti Cafeo, capo di gabinetto del sindaco si Siracusa Garozzo, direttamente a Roma per verificare quelle supposizione, ma la sua “impressione è che a pilotare il tutto ci fossero le ‘istituzioni’ e in particolare il ‘signore di Catania’”.
"Indaco, che è l'uomo di Bianco, che bada è incandidabile e Delrio, il nuovo che avanza l'ha rimesso come Commissario, cioè che non potrebbe farlo, perché è pensionato, perché è in conflitto di interessi", aggiunge Cozzo nella conversazione con la ‘Gazzella’, cioè Gianluca Gemelli.
Cosimo Indaco, socio della Angelo Perez & C, è stato nominato dal Mit come commissario straordinario dell’autorità di Catania, nel corso delle intercettazioni, il duo Cozzo-Gemelli discute sulla nomina che a loro dire provoca dei conflitti d’interesse, perché “nella stessa persona confluivano le figura del ‘controllore’ e del ‘controllato’”.
E cosa dire di "Confindustria", sì... di quel "silenzio degli innocenti"; da quel presidente (Antonello Montante) indagato per concorso esterno all'associazione mafiosa che non si dimette, ed ora del suo vice presidente Lo Bello, anch'egli indagato... certamente non si sta facendo una bella figura!!!
Dopotutto stiamo parlando di un Ente che dovrebbe garantire la sopravvivenza del nostro tessuto economico ed essere esempio di trasparenza e di lotta alla corruzione...
Lo stesso Montante il 25 febbraio di due anni fa, in un incontro con la Giunta comunale di Catania, seduto accanto al sindaco Enzo Bianco, aveva dichiarato che la burocrazia era peggio della mafia!!!
Mafia, mafia, mafia... ne parlano tutti come se la conoscessero...
Mi sorge un dubbio: non è che forse questa loro dettagliata capacità, così particolareggiata nei fatti e nelle circostanze, sia dovuta ad una loro eventuale affiliazione!!!
È sempre più ormai necessario un discernimento, tra chi dimostra concretamente con i fatti di volerla combattere questa mafia e chi invece con questa associazione, dimostra (sempre con i fatti) di avere dei legami diretti e collusi!!!
Come dicevo alcuni giorni fa (parlando di Catania), non ci resta che buttarci a mare!!!
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