Sono felice d'ascoltare le parole del Procuratore aggiunto, Dott. Francesco Puleio, da pochi giorni, insediatosi nella Procura di Catania.
In particolare, ho apprezzato la frase a suo tempo riportata dal padre e cioè: "
il direttore d’orchestra non è quello che ha la bacchetta in mano, ma quello che ha in testa la musica" e continuando... il Procuratore Capo, Carmelo Zuccaro, "
ha in testa la musica dalla prima all'ultima nota”!!!
Questo riflessione sulla musica e le note è bellissima, perché lascia intravedere nuove composizioni musicali, del tipo...
quaranta dì, quaranta nott,
A San Vittur a ciapaa i bott,
dormì de can, pien de malann!…
Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
sbattuu de su, sbattuu de giò:
mi sont de quei che parlen no!
Io comunque resto dell'idea... che "per cambiare la musica a Catania, occorre innanzitutto cambiare i suonatori!!!".
Certamente la prima affermazione è quantomeno grave, ma lo è ancor di più... l’omissione della seconda!!!
D'altronde, se non si sostituiscono i musicisti, la musica non cambia ed allora tutto resta com'è...
Sono quei "musicisti" infatti ad aver portato al degrado questa nostra città... gli stessi a cui ci si era affidati, demandando ad essi, quel rinnovamento mai compiuto...
La verità e che essi sono ormai da troppo tempo "contaminati"... già, potremmo inquadrarli in quei personaggi della serie televisiva "The Walking Dead"!!!
Perché in fin dei conti, sono dei veri e propri morti viventi, che girano in questa nostra città (da troppo tempo "vittima"), all'interno di quei salotti "buoni", dove personaggi della politica e dell'imprenditoria, insieme ad altri cosiddetti uomini di cultura... fanno sì che, con quella loro congregazione, condizionano di fatto, questo nostro sistema...
Quanto sopra rappresenta la conferma che se non si cambiano i musicisti, la musica non migliora, anzi la si può definire “la sinfonia della presa per il...”!!!
Rappresenta nei fatti... la condizione che stiamo vivendo, dove a causa di pochi e soprattutto per colpa di questo sistema mafioso/clientelare, veniamo quotidianamente soffocati e accerchiati da una continua mancanza di etica...
Noi "catanesi" sappiamo bene come in questi ultimi anni, la Procura di Catania sia stata una "macchina da guerra"..., ma purtroppo, in alcune occasioni, a causa di un sistema legislativo "inadeguato" e poco efficace, si è determinato di fatto un rallentamento, determinando in alcune circostanze, un vero e proprio ribaltamento!!!
E’ apprezzabile quindi la storia raccontata del "Pellegrino e dei tre spaccapietre"... e del perché non bisogna mai fermarsi alle apparenze, ma provare sempre a guardare in maniera libera (e da angolazioni diverse), ciò che ci può sembrare a prima vista banale!!!
Ed è per questo motivo che vorrei ricordare il Prof. Keating nel film "Attimo fuggente"... quando in quella sua lezione salì sulla cattedra dicendo “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse e il mondo appare diverso da quassù... non vi ho convinto? Venite a vedere voi stessi, coraggio, è proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un’altra prospettiva, anche se ci può sembrare sciocco o assurdo, ci dovete provare…. Osate cambiare, cercate nuove strade!”...
Ed ancora, come dimenticarne il finale... quando cioè, dopo essere stato licenziato... entrò nella sua ex classe per raccogliere i propri effetti personali... ed uno dei suoi brillanti alunni, Todd, mostrando d'aver compreso l'incoraggiamento di quel professore ("
guardare sempre le cose da angolazioni diverse"), salì sul suo banco e richiamandone l'attenzione, pronuncio la famosa frase
"O capitano! Mio capitano!"
Certo, la reazione del preside fu rabbiosa, ma quelle minacce non ebbero alcun effetto... perché subito dopo, anche gli altri ragazzi compieranno lo stesso gesto... mentre il professore s'allontanava dopo aver detto "Grazie!" con lo sguardo rivolto in basso...
Quindi ben venga la macchina da combattimento e speriamo che, dopo aver assistito ad alcune battaglie perse, si possa finalmente mirare a vincere definitivamente questa guerra fatta di malaffare, criminalità e corruzione...
Una città che partecipa in tutti i modi (o meglio grazie ad una parte di quei suoi collusi concittadini...), ad alimentare direttamente quel cancro, con cui convive e sa di prosperare finanziariamente... agli altri (quelli esterni o non affiliati) non resta che raccogliere le briciole o morir di fame...
Come diceva Sciascia... "Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza"...
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