Se provate a verificare, per ogni giorno dell'anno, quali vittime della mafia andrebbero commemorate, resterete sorpresi nello scoprire che, per ogni giorno, vi è stato un'omicidio...
Solitamente, siamo portati a rievocare i personaggi più illustri o certamente quelli che hanno lasciato un segno profondo sia nel campo sociale che in quello culturale...
Ma ci sono molti tra essi, che in totale anonimato, hanno operato in gran segreto affinché la legalità potesse compiersi...
Parlo di tutti quei militari delle forze dell'ordine, che sotto copertura, si sono infiltrati all'interno di quelle associazioni malavitose, per dare la caccia a quei boss latitanti e che a causa di ciò, hanno purtroppo perso la vita...
Oggi, 6 gennaio 2017... ricordiamo Piersanti Mattarella.
Fu dichiarato nel processo che, ad assassinarlo era stata "cosa nostra"... ma forse rileggendo meglio quei documenti processuali, si comprenderà come la mafia, in questo delitto, centrasse poco... o forse nulla, anche perché a quei tempi, gli interessi della Dc erano convergenti con gli affari di quella associazione criminale, per cui, non era ragionevole colpire un uomo di quel partito!!!
Va ricordato inoltre, che proprio durante il processo, la moglie di Mattarella (testimone oculare dell'omicidio), dichiarò di riconoscere l'esecutore materiale nella persona di Giuseppe Valerio Fioravanti, ma tuttavia, per questo crimine verrà assolto, in quanto la testimonianza della Sig.ra Mattarella e di altre testimonianze contro di egli (tra cui quella del pluriomicida Angelo Izzo) non furono ritenute attendibili...
Non si tenne conto d'altronde, delle dichiarazioni stesse del Fioravanti, che fece intendere che l'ordine di uccidere Piersanti Mattarella, proveniva direttamente da quell'ambiente massonico, affaristico e politico di carattere democristiano...
Va inserito in quei "delitti politici" iniziati l'anno prima, con il segretario provinciale Dc a Palermo Michele Reina, proseguito quindi con l'uccisione di Mattarella proprio mentre era presidente della Regione siciliana e completato, con il segretario regionale del Pci, Pio La Torre...
La storia come abbiamo visto, proseguì con l'assassinio dell'eurodeputato Salvo Lima, assassinato il 12 marzo del 1992, che secondo però il killer Angelo Izzo, sarebbe stato il "suggeritore" del pentito catanese Giuseppe Pellegriti, il quale indicò in Salvo Lima, il mandante del delitto Mattarella...
Era un periodo nel quale i Procuratori della Repubblica, passavano "informazioni" ai cugini Salvo, i giornalisti erano molto vicini ai boss, i funzionari di polizia si dimostravano corrotti. con i Ministri che restavano "a disposizione", seguiti da tutta una serie di personaggi collusi, tra cui noti Avvocati, Consulenti, Medici, Docenti universitari e vari "nobili"... tutti ovviamente al servizio dei mafiosi.
Ecco questa era la sicilia di allora... raccontata dai vari pentiti e chi decise di non piegarsi a quel sistema mafioso/clientelare, come per esempio il giornalista Mario Francese, venne tragicamente ucciso...
In questa lista di persone perbene, vanno ricordati i giudici Scaglione, Costa e Terranova, anch'essi barbaramente uccisi...
Come abbiamo visto, per molti di quei delitti, lo "stato" (quello con la "s" minuscola... ) ha preferito attribuire a quella associazione criminale tutte le responsabilità...
In questo modo, ha potuto continuare indisturbata per un altro ventennio, a realizzare quelle necessarie collusioni, di cui in molti sapevano, ma che per l'appunto facevano finta d'ignorare...
Bisogna aggiungere comunque, che qualcosa in questi anni (
grazie al sacrificio di quegli uomini) è cambiata... anche se purtroppo di quel sistema restano ancora oggi, molti intrecci attivi, ben legati tra essi e purtroppo difficili -
con le metodologie "delicate" finora applicate ed una legislazione basata sulle "interpretazioni" - da essere debellati...
Mi piace ricordare una frase di Carlo Alberto Dalla Chiesa:
Quando c'è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante!!!
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