La terra è sempre quella e la storia pure...
Ha radici profonde e comincia con un signore dall'aspetto perbene, già un medico... il Dott. Michele Navarra!!!
Era lui in quegli anni 40' a capo della mafia e fu sempre lui ad "affiliare" quei due picciotti contadini: Toto Riina e Bernardo Provenzano!!!
A guadarlo nessuno avrebbe pensato che un soggetto così, con quel viso rassicurante, era a capo della più importante organizzazione criminale del mondo...
Potremmo considerarlo un precursore di molti nostri attuali politici, difatti, prima gridava al separatismo, poi alla secessione e dopo lo sbarco degli alleati, entrò a far parte della Dc per promuovere l'Autonomia...
Comprese per primo quanto fosse importante la sanità e sfrutto difatti a pieno quel suo ruolo di medico, prima quale Presidente della cassa Mutua (amministrava pensioni e invalidità) ed anche quale Direttore d'ospedale, per favorire e raccomandare così quei familiari e conoscenti, degli "amici degli amici"...
Egli incarnava da solo il potere, sì quel potere costituito da Sanità, politica e mafia...
Certo, nessuno si sarebbe mai aspettato, quantomeno egli, che proprio un suo uomo, Luciano Liggio, tentò di prenderne il posto... ecco quindi che venne decretato da egli l'omicidio di quell'infame...
Le cose però andarono diversamente e l'agguato non riuscì; anzi contrariamente avverrà l'opposto alcuni anni dopo, nel 1958, quando egli fu trivellato dai colpi di mitragliatrice proprio da quei "picciotti"... gli stessi che successivamente, daranno una svolta epocale a quella mafia, con una escalation che condizionerà per quarant'anni la nostra isola...
Si c'era una volta la Sicilia, quella terra dei gattopardi, sostituita... con quei burocrati della Dc.
Loro con quel 60% comandavano tutto, in particolare quel servizio sanitario e quella loro gestione degli appalti: dalle infrastrutture alla logistica, dalle forniture alle manutenzioni, dalla gestione del personale medico e ausiliare, per giungere ai rapporti dei consulenti esterni...
Le lezioni del maestro Navarra erano servite... in particolare colui che intuì per primo quanto stava per accadere fu il geometra dell'Anas, Pino Lipari, un uomo dai modi signorili, eleganti, frequentava i circoli della Palermo che contava, guidava auto d'epoca di lusso e trascorreva le ore di spensieratezze con gli amici, nella sua esclusiva barca a vela...
Era lui a spostare i capitali di quelle nuove "famiglie" , dagli appalti stradali e dai cantieri edili, a quelle cinque appena costituite "Unità Sanitarie Locali"... suddivise tra i capi di quella corrente democristiana che di fatto, appartenevano a cosa nostra: Vito Ciancimino, Salvo Lima, Rosario Nicoletti, Giovanni Gioia e Franz Gorgone.
Se da un lato c'è lo Stato con queste strutture, dall'altro c'era la mafia, con i suoi familiari prestanome, gli stessi che aprivano nuove società per fornire quanto necessitava in quelle strutture: dai macchinari alle semplici forniture mediche d'uso quotidiano, quali bisturi, siringhe, lastre, ecc... per giungere a costituire quei laboratori convenzionati, necessari a compiere qualsivoglia genere d'analisi...
Ci si accorge però che le "USL" non realizzano quei profitti desiderati ed allora, quei "collusi" dirigenti, con la giustificazione che il servizio sanitario pubblico, non copre l'esigenze di tutti i siciliani, danno vita alle strutture private, in particolare a tutte quelle che hanno necessità di cure costose...
Ecco venire alla luce reparti di oncologia, per quelle terapie innovative contro i tumori o nuove residenze assistenziali per anziani ed anche per malati terminali, per finire quindi con quelle strutture camuffate da strutture termali, ma vere e proprie lussuose beauty farm, per amici politici, dirigenti, e mafiosi vari...
Attraverso questo illecito sistema, ci si è arricchiti in maniera sproporzionata, grazie al numero di prestazioni compiute, che venivano di volta in volta gonfiate, il tutto a scapito ovviamente, della collettività!!!
D'altronde con quel giro di denaro e tutti che ci mangiavano... nessuno contestava, come nessuno oggi si lamenta; dopotutto la sanità nella nostra isola fa girare circa 8 miliardi di euro l'anno, di cui tre servono a pagare i 60.000 dipendenti e a questi vanno aggiunti tutti i disagi ed i servizi scadenti offerti, che costringono molti di noi siciliani, a recarsi al centro/nord per farsi curare... con ovviamente ulteriori costi persi!!!
Se riprendiamo a parlare nuovamente di laboratori diagnostici, nella sola isola si contano più di quelli che si hanno a livello nazionale.... ben 1.800!!!
Non parliamo di case di cura accreditate, ogni anno ne nascono di nuove... e molte di queste usano quella loro influenza per portare avanti in politica, i propri familiari... ma questa è un'altra storia!!!
Si comprende quindi da se, quale notevole interesse e influenza, hanno avuto sui cittadini queste strutture sanitarie; in particolare mi riferisco proprio a coloro che dal loro interno, hanno potuto beneficiare di quella propria posizione, dispensando assunzioni, incarichi ed anche posti letto...
Favori che successivamente, sono stati ricambiati da molti di quei cittadini... visti esclusivamente quali elettori, da cui poter attingere quel voto!!!
Ah... dimenticavo, anche i nostri precedenti Presidenti della regione siciliana erano medici: il primo, Salvatore Cuffaro detto Totò, laureato con 110 e lode in medicina e chirurgia, il secondo ( ma solo in quanto successore...) Raffaele Lombardo, laureato anch'egli in medicina e chirurgia e specializzato in psichiatria forense...
Sarà certamente un caso... ma come si dice... "se un indizio non fa una prova, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi sono una prova!!!".
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