sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male...
Sappiamo che Luca ne da un breve cenno, Matteo da una versione più ampia, ma la Chiesa, quella creata successivamente da un ristretto gruppo di vescovi e uomini religiosi, hanno privilegiato, per la loro liturgica il testo di Matteo (Mt 6,9-13).
Va ricordato, che sin dagli inizi della storia della Chiesa il "Padre Nostro" veniva insegnato a tutti, in particolare a coloro che volevano ricevere il battesimo...
Ed oggi... quei quattro subordinati discendenti, molti dei quali - abbiamo visto nei secoli, non certamente meritevoli di pronunciare anche solo il suo nome - si sono svegliati in questi giorni ed hanno deciso di modificare la preghiera del Cristo!!!
Se Egli ha detto... "e non ci indurre in tentazione", un motivo ci sarà stato, altrimenti avrebbe potuto dire: "tentaci saltuariamente" o "sarete tentati affinché vi possiate divertire", oppure... "per ogni vostro peccato ne pagherete le conseguenze" o anche, "qualunque cosa facciate non cambierà nulla" o la frase peggiore: "NON ABBANDONARCI ALLA TENTAZIONE"!!!
Ma per favore... ma che caz... significa "non abbandonarci alla tentazione"???
Come se quelle tentazioni fossero lì... in attesa di essere colte, e noi tutti, "deboli cristiani peccatori", dimenticati da Dio, facciamo di tutto per poterle cogliere!!!
SVEGLIA!!! Le tentazioni ci sono, perché siano noi a crearle, noi a volerle... noi a desiderale...
Dio in tutto questo non centra nulla, Egli per fortuna ci ha lasciato il libero arbitrio... "santo libero arbitrio", proprio perché non vuole imporci nulla, ne preghiere sconclusionate, ne preti inutili e ancor peggio... tentazioni di cui non ne conosce certamente l'esistenza!!!
Se la Chiesa continua così, con questi modi filistei di professare la propria religione, avrà sicuramente poca vita... e non sarà l'avvertimento della morte o l'intimidazione a seguire comportamenti retti (lontani da tutte quelle tentazioni terrene), a garantire all'organizzazione romana, la possibilità di avere ancora un futuro...
D'altronde se la speranza resta quella ancora oggi raccontata (a cui ormai in pochi credono tra le file cristiane, ad esclusione di quei poveri anziani...), ovvero, di professare quel miraggio di una vita ultraterrena, allora sì che non ci sarà più tempo da dedicare, sia a questa Chiesa che alle sue preghiere...
Perché come diceva Antoine-Laurent de Lavoisier: "Nulla si crea, nulla si distrugge... ma tutto si trasforma"!!!
E quindi, mi permetto di rivolgere un consiglio (che sin d'ora so... non verrà ascoltato) a quegli uomini di fede chiusi all'interno del Vaticano: Fatevene una ragione!!!
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