Ciò che sembra assurdo è che le misure di controllo solitamente previste... siano fatte in modo tale che siano presenti delle lacune, che permettono a quegli abituali lestofanti d'infiltrarsi...
Ettari ed ettari di terreni non utilizzati, ma registrati a fantomatiche società che ne denunciano la piena attività, con personale uffialmente registrato, ma la cui presenza è immaginaria, l'uso di macchinari e attrezzature mai viste in opera, terreni non di proprietà ma recintati come se lo fossero, con fili elettrificati a bassa tensione, per fare pascolare al loro interno gli animali... e tutto ciò, per poter incassare circa 500,00 euro ad ettaro... ed in Sicilia di ettari inutilizzati con questa metodologia c'è mezza regione!!!
Un fiume di denaro che scende dal cielo o meglio dall'Europa...
La cosa assurda che i fondi non solo sono stati richiesti e quindi ricevuti per propri appezzamenti di terreno, ma anche per quelli di proprietà dello Stato... vedasi ad esempio il "Parco dei Nebrodi", un'area talmente estesa che va dalla provincia di Messina a quella di Enna...
Ebbene... anche in questo caso, la criminalità organizzata è riuscita a prendere in concessione una parte di quei terreni e ottenerne così per se, i contributi europei...
Certo, con il Presidente del Parco, Giuseppe Antoci, le cose sono finalmente cambiate e soprattutto l'attentato subito, ha costretto lo Stato a contrastare seriamente quella criminalità, d'altronde nella nostra regione, senza eroi, non si va da nessuna parte...
Di oggi quindi, le 15 ordinanza di custodia cautelare per la gestione mafiosa dei pascoli nella zona nebroidea condotta dalla Dda Nissena e dalla guardia di finanza di Nicosia (Enna).
Gli indagati sono accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti con l'aggravante mafiosa e abuso d'ufficio.
Una vicenda che, secondo i magistrati della Dda nissena, riguarda l'irregolarità nell'assegnazione di 16 lotti destinati ai pascoli, che venivano dati in affidamento ad alcune aziende, nonostante fosse stata indetta una regolare gara, ma il cui appalto veniva nei fatti pilotato per favorire gli indagati...
Naturalmente in questo sistema era coinvolto anche un funzionario pubblico...
A seguito delle interdittive antimafia sono partiti i sequestri, che hanno inoltre dato il via a protocolli d'intesa con le varie Prefetture, per iniziare a limitare le partecipazioni di quanti chiedano di ottenere quei contributi, innalzando principalmente tutte quelle necessarie verifiche e ponendo sotto controllo il rilascio obbligatorio delle certificazioni antimafia... poste - prima di questo intervento - sotto soglia e quindi non necessarie...
Difatti, bastava una semplice autocertificazione per richiederne i contributi... alla faccia dei controlli... che è stato appurato... non esistevano!!!
Come scrivo ripetutamente, dietro questi sistemi illegali c'è sempre qualcuno (mi riferisco a qualche colletto grigio, vestito con l'abito da pubblico ufficiale...) che, pur avendo dei dubbi sulle procedure adottate, ha preferito (come sempre poi da noi... forse grazie a qualche mazzetta ricevuta...) starsene zitto!!!
Contratti fasulli, prestanome compiacenti, funzionari collusi, controlli scadenti... anzi inesistenti... hanno permesso in tutti questi anni alle associazioni criminali... di mettere le mani sui denari della comunità europea...
Ora escono fuori i nomi di quanti indagati, sì... iniziano i processi, ma vedrete che passeranno anni prima che qualcuno venga condannato e nel frattempo comunque tutto, continuerà a procedere come nulla fosse accaduto...
D'altro canto, se continuano a cadenza programmata a ripetersi situazioni come queste, si comprende come tra quei soggetti, non ci siano soltanto rozzi ignoranti, ma individui "preparati" capaci d'individuare nella giurisprudenza quei punti deboli e così da poterne approfittare, riuscendo altresì a dimostrare ahimè, d'essere sempre un passo avanti, nei confronti di quanti avrebbero dovuto controllare!!!
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