Una cava estesa all'incirca 80.000 mq di sabbia marina in località Acate (RG), è stata sottoposta a sequestro dal Comando dei Carabinieri per la Tutela Ambientale, conosciuto ormai da tutti come "NOE"...
La circostanza più assurda - quantomeno per quanto concerne il sottoscritto - non è raffigurata dal leggere la serie di reati commessi da quella società e di conseguenza dal suo amministratore...
No... quanto compiuto d'altro canto, rientra in quelle abituali metodologie praticate dalla maggior parte delle società presenti nel nostro paese, difatti, ciò che maggiormente mi da fastidio è qualcos'altro... che se avrete la bontà di leggere, andrò a breve a spiegare!!!
Peraltro... a conferma di quanto sopra, vi è la conferma che risultiamo essere in graduatoria ai primi posti nel mondo, per evasione e corruzione!!!
Qui da noi infatti, vi è una certa predisposizione a commettere quegli illeciti, ciascuno - dal più piccolo al più grande - prova a celare quei propri profitti, operando il più delle volte in maniera abusiva...
La situazione più assurda, non è dovuta tanto a quella loro scaltrezza... no infatti, non dipende da una particolare dote personale o da chissà quale furbizia speciale che altri soggetti viceversa non possiedono...
No... nulla di tutto ciò, la loro... potremmo dire "fortuna" è casuale o meglio è legata al nostro territorio, dipende dall'incompetenza altrui o per essere più precisi, dal non svolgere con estrema professionalità il proprio incarico, basti vedere quei mancati accertamenti, quelle verifiche non compiute, cosa dire... per strafottenza o forse per timore, ed anche, per una propria diretta partecipazione, sì... a quel malaffare!!!
Ecco... questo è ciò che più di tutto mi da fastidio!!!
Scoprire come in queste occasioni, nessuno di quei funzionari abbia controllato quant'era di propria competenza, perché d'altronde di questo si tratta...
Qui non si discute di un camioncino di sabbia "rubato"... ma di una cava estesa 80mila metri quadrati e non può essere che nessuno di quei funzionari abbia notato nulla!!!
Per cui... sapere che il titolare di quell'azienda sia stato denunciato, credetemi sulla parola... non mi da alcuna soddisfazione, anzi tutt'altro... anche perché vorrei comprendere nello specifico i motivi che l'hanno spinto a compiere quelle azioni illegali, seppur premetto che ciascuna di quelle condotte non può essere in alcun modo giustificata...
Ma viceversa, ciò che il sottoscritto vorrebbe vedere come indagati, sono proprio quei responsabili seduti all'interno di quegli Enti pubblici, quanti tra quei dipendenti, nella qualità di funzionari e soprattutto di dirigenti... sapevano e non hanno fatto nulla; la conferma peraltro della loro negligenza è data da essi stessi, già... nel non aver mai riscontrato in tutti questi anni, alcuna violazioni in quelle cave!!!
Ora - grazie all'operato del Gruppo "NOE" - si è scoperto di come mancasse la denuncia d'inizio lavori, la nomina del direttore dei lavori (tra l'altro prevista per legge), la verifica dell'idoneità dei mezzi d'opera utilizzati per lo scavo ed il trasporto di quella “sabbia marina”, che mi auguro (ma questo rappresenta un altro aspetto inquietante e speriamo che nulla abbia a che fare con l'attuale inchiesta...) non sia stata utilizzata per la produzione di conglomerato cementizio...
Sì... perché vorrei sapere oggi da coloro che operano all'interno di quel Distretto minerario, com'è sia stato possibile che questa società esercitava la propria attività estrattiva, se pur sprovvista di regolare autorizzazione, in quanto la stessa fosse scaduta da quattro anni, senza che nessuno di loro abbia fatto mai le opportune verifiche???
Un consiglio... forse è il caso che il dirigente di quell'ufficio obblighi i suoi sottoposti a verificare le autorizzazioni fin qui rilasciate dall'Ente, controllando - una per una - quelle correttamente prorogate e quelle da tempo scadute, recandosi inoltre sul posto, per riscontrare se i lavori di coltivazione sono stati realmente sospesi oppure no!!!
Perché credetemi, mi sono stancato di descrivere questo settore... sono anni che ne parlo, sin da quando nessuno per timore ne evidenziava i problemi ed il sottoscritto di contro ne anticipava in questo suo blog i rischi ambientali e finanziari derivanti, ma soprattutto ne evidenziavo i pericolosi legami tra imprenditori e colletti bianchi, quest'ultimi alquanto disponibili, nel non compiere quei necessari controlli...
Già... mi auguro quantomeno che ora non si debba più leggere d'ulteriori inchieste giudiziarie compiute a seguito dei controlli del Gruppo militare del "NOE", perché altrimenti tutto... sì proprio tutto, inizierebbe a diventare (per quegli addetti ai controlli in qualità di "pubblici ufficiali") fortemente imbarazzante!!!
Attenzione... sì... attenzione, perché i prossimi nomi che desidero leggere tra gli indagati nella prossima inchiesta giudiziaria, non dovranno essere esclusivamente quelli dei titolari delle cave abusive... bensì di coloro che con il loro comportamento, hanno permesso che quanto finora evidenziato in quel settore delle cave, potesse avverarsi!!!
Ed è la ragione che m'accompagna a concludere questo post con un proverbio adeguato alla circostanza: A buon intenditore poche parole...
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.