Le investigazioni hanno infatti permesso non solo di ricostruire gli organigrammi delle attività illegali svolte dai gruppi mafiosi, ma soprattutto che è il riciclaggio del denaro sporco, proveniente da quelle fiorenti attività a preoccupare, in quanto queste incidono e condizionano il tessuto economico sociale, attraverso la gestione di società costituite ad hoc, grazie alla consapevole partecipazione di pseudo "imprenditori" (dal pedigree limpido), vere e proprie teste di legno che permettono e favoriscono il conseguimento di quelle molteplici attività illecite.
Ecco quindi che i ricavi provenienti della vendita di stupefacenti, estorsioni, prostituzione, ricettazione, etc... diventano denaro da investirsi in nuove imprese e/o attività commerciali le quali vanno ad inserirsi in quei particolari settori in cui vi è una consistente richiesta.
Ecco quindi il venir fuori come funghi imprese di costruzioni, società di servizi, attività commerciali, imprese di trasporto, vendita di prodotti ortofrutticoli, concessionarie d'auto e mezzi d'opera, compro oro, noleggi, ristoranti, alberghi, sale giochi e scommesse, lidi balneari, ciascuna di queste attività ( ed altre presenti ma non riportate in questa sede) dimostrano di utilizzare quella protezione (mafiosa) per imporsi su una (eventuale... sì perché ormai non esiste più da tempo) concorrenza, ma soprattutto necessaria per ampliarsi e concludere nuovi affari.
Nell'osservare infatti quanto sta accadendo si evidenzia una chiara collusione tra quegli esponenti o affiliati mafiosi e quei cosiddetti "imprenditori" i quali, quest'ultimi, dimostrano esser perfettamente a conoscenza delle dinamiche mafiose e degli equilibri che bisogna garantire agli altri Clan, dando luogo così a vere e proprie collaborazioni indispensabili per non alimentare rappresaglie, ma soprattutto necessarie per non incrinare gli affari.
Purtroppo come sempre accade, da quelle attività illegali emergeranno abituali reati di evasione fiscale, truffa aggravata, trasferimento di cospicue somme di denaro in paradisi fiscali ed ancora, acquisizione di beni immobili e mobili, attività commerciali e quant'altro possa loro permettere loro di riciclare quel denaro di provenienza illecita.
Quindi, se da una parte c'è chi sembra restare legato al proprio territorio e quindi a quella sua terra e di conseguenza punta tutto su di essa anche sui prodotti derivati, dall'altra parte della stessa isola c'è chi guarda a nuovi orizzonti; già... a nuove realtà diverse e soprattutto lontane, le quali risultano essere non solo proficue ma soprattutto poco controllate, il che permetterà a quei nuovi imprenditori, investimenti interessanti senza ricevere mai da quelle presenti forze dell'ordine, troppe domande.
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