Associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa e violazione delle normative bancarie, sono solo alcune delle accuse alle quali dovrà rispondere un nostro senatore della Repubblica, eletto sotto le fila dei vari partiti del cavaliere (Forza Italia, Popolo delle libertà, coalizioni di centro-destra, ecc...), nonché coordinatore del Pdl... ed ora, insieme ad altri 45 imputati, dovrà chiarire quanto accaduto a l'ex Credito Cooperativo Fiorentino...
Intanto è stato condannato a nove anni di reclusione per la bancarotta, di cui due per truffa ai danni dello Stato per i contributi irregolari ricevuti per le testate "Il Giornale della Toscana" e "Metropoli"...
L'hanno definita la "banca-bancomat" del senatore... perché veniva usata a suo completo piacimento e basava la propria presenza sul mercato, grazie alla disinvoltura con la quale essa stessa, versava finanziamenti a taluni imprenditori amici, con i quali ovviamente legava, andava instaurando una fitta rete di clientele.
Le indagini condotte dai magistrati hanno evidenziato come lo stesso senatore di Ala "Alleanza liberal popolare per le autonomie", abbia ampliato anche alle attività editoriali i propri affari, pubblicando "Il Giornale della Toscana" come dorso regionale de "Il Giornale"... (sempre di proprietà del cavaliere ) ed il settimanale Metropoli.
L'ipotesi di accusa da parte dei Pm, è che le due cooperative editrici delle testate (la Società Toscana Edizioni srl e la Sette Mari scarl), sarebbero servite esclusivamente ad accaparrare fondi pubblici per l’editoria, non essendo per nulla in regola con i requisiti richiesti...
Ciò nonostante, le stesse, dal 2005 al 2009 hanno incamerato più di 4 milioni di euro di contributi... ci fosse mai qualcuno che controlla... mai!!!
D'altronde il sistema si basa sempre sulla stesse regole illegali... dove decine di finanziamenti vengono erogate a società riconducibili agli amici politici, nelle nuove vesti di imprenditori...
Contratti irregolari basati su operazioni fittizie, l'abituale sistema delle scatole cinesi che avrebbe favorito una schiera di società appartenenti allo stesso gruppo, movimenti finanziari che vanno a dirigersi verso noti paradisi fiscali, alcune di queste società, fatte pian piano sparire amministrativamente, attraverso ben noti processi di liquidazione o con interventi pilotati di fallimento e via discorrendo... alla fine di quanto compiuto, giunge come sempre in ritardo lo Stato, che richiede per quelle attività illecite i soliti risarcimenti: nel caso specifico 42 milioni di euro per contributi erogati, comprensivi ovviamente degli interessi!!!
Se qualcuno di voi è convinto, che un solo centesimo rientrerà nelle casse dello Stato, fatemelo sapere... si accettano scommesse!!!
Comunque come sempre per giungere ad un verdetto, sì è dovuto attendere ben 70 udienze, con oltre 3.600 pagine processuali, con un senatore della repubblica (delle banane...) condannato e il nostro Stato, che -come ormai da troppo tempo- non fa certamente una bella figura agli occhi del mondo...
Già, se dovessimo contare tutti coloro che in questi anni sono stati indagati a vario titolo dalla magistratura, credo che oggi, starebbero certamente ancora lì seduti...
Si precisa altresì che, le foto con il logo "il fatto quotidiano", sono state scaricate direttamente da google immagini.
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