C'è chi crede alla giustizia e chi no... la mafia ci crede!!!
In una intervista Adriana Musella (Presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia) ha detto: “La giustizia è una parola vuota perché il più delle volte la giustizia non esiste, non c’è, la rincorriamo, ma non c’è. La legge non è uguale per tutti così come si scrive. La Giustizia in questo Paese resta un’utopia” ...
Condivido pienamente quanto sopra, in particolare da quando ho potuto comprendere come questa nostra società, dispregia coloro che fanno il proprio dovere, anzi di più... e apprezza quanti come loro, non hanno mai mosso un dito per quei principi di legalità, ma contribuiscono quotidianamente con i propri gesti, a sviluppare quella cultura mafiosa...
Ed è per questi motivi che la mafia si dedica con particolare attenzione anche alle piccole cose...
Insinua quei suoi tentacoli ovunque, anche nei riguardi di quegli individui che sono posti in opportune sedi, proprio per tutelare la giustizia o essere quantomeno garanti di quella legalità e che a volte si scopre essersi macchiati di gravi reati, alimentando di consequenza, quel clima di sospetto, in cui la corruzione è tangibile e su cui aleggia quel fetore di ricatto e di compromesso...
Certo, osservando quanto sta avvenendo nel nostro paese, in particolare in questa nostra terra, si comincia a dubitare che la giustizia esista...
Quantomeno, questa riflessione volutamente provocatoria, da atto a quanto sta accadendo in questi giorni e fornisce spunti d'analisi per comprendere cosa per l'appunto non funziona nel nostro sistema giudiziario...
Non si può continuare a vedere mortificata la nostra giustizia, con sentenze che ribaltano continuamrnte gradi di giudizio, passando da estreme colpevolezze, ad assoluzioni piene...
Così facendo quei giudici dimostrano di umiliare l'incarico al quale erano stati assegnati... e alimentano il convincimento generale nell'opinione pubblica, che quanto si sta perpetrando, dipenda principalmente dal cattivo funzionamento di quelle strutture pubbliche, come i Tribunali, chiamati principalmente ad applicare le leggi e non a dover esprimere concetti o convincimenti strettamente personali...
Il diritto d'altronde va inteso, quale unico strumento indispensabile per garantire la giustizia!!!
Occorre quindi che i giudici, nei vari gradi di giudizio previsti dal nostro ordinamento, nell'esercizio delle loro funzioni, operino sempre ed in ogni circostanza, affinché non tradiscano mai i compiti istituzionali ai quali sono chiamati, applicando sempre quanto previsto dalla norma, senza fare uso di alternative interpretazioni legislative che comportano di fatto, a esiti tra di loro se non differenti... certamente opposti, scoprendo successivamente come, ove si credeva vi fossero principi di legge, vi era esclusivamente l’arbitrio del legislatore...
Ed è per i sopra detti motivi che si finisce con il dover evidenziare come, nel tentare di compiere in modo corretta quella giustizia... si finisce per compiere alla fine, una vera e propria ingiustizia!!!
Sono questi difatti i motivi che spingono oggi i mafiosi a credere sempre più nella giustizia, giungendo altresì a dichiarare in maniera ottimistica, come proprio quei giudici... rendono finalmente "giustizia" con le loro decisioni.!!!
Le sentenze non sono più rappresentate da un modello generale in cui la norma costituisce l’azione predominante, ma l'impressione data è che il risultato di quella giustizia nasca, non dall'esito dei procedimenti, bensì da valutazioni di diritto, espressamente interpretate da quei giudici...
E' sono precisamente questi i motivi che spingono oggi, quegli esponenti associati a cosa-nostra... a credere sempre più... nella giustizia!!!
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