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martedì 4 aprile 2017

Quando non si crede più nella giustizia...

Ultimamente, mi è capitato d'ascoltare alcune opinioni... gente normale, amici, conoscenti ma soprattutto estranei, uomini e donne di quelli che s'incontrano al bar, al ristorante, presso un ufficio pubblico o in uno studio professionale...
Quanto emerge da quelle riflessioni è davvero preoccupante...
La maggior parte delle persone (premetto che nessuno tra loro, ha espresso giudizi politici... anzi, la maggior parte di essi, evidenziava come la politica non rientrava minimamente tra i propri interessi), esprimeva nell'amministrazione della giustizia la propria diffidenza...
Dichiaravano, di non credere più che vi fosse serietà e rispetto delle leggi, anzi... tra loro vi è stato chi si è spinto oltre, manifestando il proprio turbamento, esprimendo di non voler credere più nella giustizia!!!
Per comprendere meglio ho chiesto loro, di essere più espliciti, di farmi comprendere a cosa si riferivano... e posso dire che la maggior parte, ha risposto all'unisono: "Ma li stai osservando i processi... non vedi in quale modi si concludono le sentenze???... Scusami... ma sei di Catania oppure sei di fuori...???"...
Allora volendo volontariamente insistere - anche se avevo già intuito dove si stava per indirizzare il dibattito, ho chiesto loro di farmi degli esempi ed infatti, ecco che mi è stata posta la fatidica domanda: "stando a come finiscono anni e anni di processi, mi dica un solo nome influente di questa città, che sia mai stato condannato negli ultimi trent'anni"...???
Continuando... 《lasciamo perdere i mafiosi o quelli che vengono considerati tali... trattiamo esclusivamente quei soggetti che vengono dichiarati "associati" a quel sistema criminale, ad esempio, discutiamo di quelle note società presenti nel nostro territorio, esaminiamo quei loro imprenditori, oppure, entriamo ancor di più nello specifico, analizziamo la classe amministrativa e politica, in particolare vagliamo quel loro "pedigree"... dagli apparenti toni immacolati, scoprendo poi... successivamente, come molti di questi illustri personaggi, siano stati in un qualche modo legati a quella struttura piramidale》.
Ed allora, Le chiedo: se il sistema è questo... ritiene che ci sia realmente la volontà di combattere la mafia e tutte le sue ramificazioni???
Crede realmente che il loro principale interesse sia ispirato da principi di giustizia o forse in quelle azioni, non è che si celi il loro vero obbiettivo, quello cioè di creare disorientamento???
Non è che così facendo, si sta tentando di condizionare o influenzare i processi in corso ed in particolare i giudizi finali da doversi esprimere, affinché primeggi in ogni circostanza, iniquità e prevaricazione...???
Mi chiede:  fino a quando pensa che i cittadini resteranno passivamente inermi ad assistere quanto avviene in quelle aule di Tribunale???
In questo momento il messaggio che sta passando è quello che la giustizia... sia di fatto "ingiusta"... in quanto dimostra di essere "forte con i deboli e debole con i forti"!!!
Ed allora... una giustizia che crea disuguaglianza dove potrà portarci???
Quando le leggi non rispettano i principi di eguaglianza e libertà, quando il sistema è profondamente corruttivo e collusivo, quando non viene svolta una adeguata lotta alla mafia, di quale democrazia stiamo parlando??? 
Quale libertà personale è messa in gioco??? 
Dove inizia e finisce la dignità del cittadino, dov'è la legalità quando quest'ultima viene calpestata quotidianamente dal potere di quanti "contano" e sono gli stessi d'altronde, che impongono a ciascuno di noi, la propria volontà?
C'e bisogno di una verità "vera", di una giustizia "giusta", di giudizi che pervengano alla determinazione di un verdetto che rispecchi in maniera corretta la norma del diritto e non che si lascino condizionare da logiche di compromesso o dal potere dei più forti, perché si sa, "con l'eliminazione del diritto del più forte... si è introdotto di conseguenza il diritto del più furbo”!!!
  

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