Definire la politica un teatro... è qualcosa di per se corretto.
D'altronde, come non tener conto che proprio il teatro, da sempre, ha rappresentato lo spazio nel quale l'attore si rivolge al suo pubblico...
Egli parla, manifesta ad alta voce e con la gestualità esprime ciò che pensa, dichiara pubblicamente le proprie convinzioni e dissente - se pur utilizzando quasi sempre la satira - dall'operato svolto da parte dei governanti...
Potremmo fondere quanto è avvenuto nel corso dei secoli nel teatro, con quanto avviene oggi in politica...
Per sua stessa natura, il teatro rappresenta la società che lo circonda, non solo per il fatto di utilizzare uno spazio pubblico, ma perché quel contesto agisce nelle menti del pubblico, li conduce a riflettere, a valutare il luogo in cui vivono e la società nella quale si trovano, ma soprattutto, manifesta l'esigenza di cui quest'ultima... ha fortemente bisogno.
La stessa cosa fa la politica o meglio i suoi interlocutori, dimostrano anch'essi d'avere bisogno del pubblico, tentano in ogni modo, di convincere le persone presenti a fare le scelte giuste, in particolare, finalizzano quei loro discorsi, affinché possano quegli uditori, seguirli nel loro programma, presentato a tutti in maniera chiara, in quanto, ci si trova trova tra soggetti, le cui opinioni possono essere assai diverse dalle loro...
La consuetudine infatti, prevede che bisogna compiacere quella gente, in modo da tenerla legata a se, quasi "obbediente", affinché non si giunga mai a farle esprimere, quella propria libertà culturale e morale, la stessa che ha indotto nella storia ad insurrezioni popolari rovinose e facendo sì che i cittadini, abbandonassero di fatto quel posto loro assegnato "d'obbedienza"!!!
Il teatro d'altronde è come la politica, è tutto falso!!!
C'è sempre dietro le quinte qualcuno che manovra i fili, lo stesso che cambia di volta in volta la scena... mentre gli attori, quelli, recitano una parte, leggono un copione già scritto e nessuno di essi tenta d'improvvisare, perché chi lo fa, esce fuori per sempre da quel palco e non potrà più farne ritorno...
Molti di loro difatti, sono come semplici comparse... non hanno ruoli principali e si accontentano di stare dietro agli altri.
Possiamo definire quanto avviene... una finzione!!!
La stessa finzione della candidatura compiuta da La Vardera ...
Il candidato a sindaco di Palermo che, si è presentato in politica (sembra che dietro ci fosse la regia de "Le Iene"), per girare con una telecamera nascosta, quanto stava accadendo dietro la politica palermitana, il tutto per realizzare un film/documentario...
E' successo un caos...
Lo hanno definito "criminale", un uomo che ha truffato i palermitani, sono tutti infuriati con lui... anche le forze dell'ordine sono dovute intervenire per difenderlo...
Sì, era tutta una finzione nella quale egli, interpretava la parte di se stesso!!!
Sembra che in quelle registrazioni ci sono tutti... da Cuffaro a Miccichè, da Orlando a Ferrandelli... e potete immaginare ora la preoccupazione per quel video, che potrebbe condizionare il futuro di quei candidati delle liste ed anche dei loro stretti collaboratori...
E dire che La Vardera è stato votato da circa 7.000 persone, non sono pochi, per come ho letto in giro... anzi tutt'altro e facendo dopotutto quanto fanno in molti, ha copiato un programma da un altro candidato sindaco, usufruendo nel contempo, di un cameraman personale (Italia1)... Qualcuno ora va dichiarando, che ha preso per il c... tutti!!!
Non comprendo l'attacco aggressivo nei riguardi di La Vardera, anche perché chiedo a Voi: la maggior parte di coloro che sono seduti in quelle poltrone cosa fanno di diverso??? C'è forse qualcuno tra voi, ancora convinto che si stanno spendendo per la comunità??? Poveri illusi...
Il bello è che ora, nessuno tra quelli ripresi, vuole concedere la propria liberatoria...
Ma scusate, cos'è che li preoccupa??? Tanto sappiamo già come andrà a finire...
Se la trasmissione televisiva verrà limitata o impedita... vedrete - in un modo o in un altro - quel video uscirà sul web ed allora sì che saranno guai per tutti quegli "attori" non volutamente protagonisti!!!
Vorrei concludere, a proposito del teatro e della politica, con quanto diceva William Shakespeare: "Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce e ricorda sempre che... c'è poca scelta tra le mele marce"!!!
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