Non si contano più gli anni da quando si è dato inizio al programma di cattura del più importante latitante di "cosanostra"...
Ogni tanto sentiamo notizie nei Tg in cui si è prossimi alla sua cattura ed altre volte in cui ci viene raccontato che egli è defunto da parecchi anni...
Poi c'è la volta in cui qualche pentito ci rivela che è vivo e vegeto, ed altre volte in cui ci viene proposto il nome del nuovo boss che ha preso il suo posto...
Una cosa è certa... la confusione è totale!!!
Anzi... ho come il sospetto che forse quanto accade viene appositamente compiuto... affinché tutto resti inalterato!!!
D'altronde diceva Arthur Schnitzler: "L’ordine è qualcosa di artificioso... il naturale è il caos"!!!
Come dargli torto, ogni qualvolta che sembra si stia giungendo al suo arresto, ecco dissolversi tutto, in primiss egli.. che sembra svanire come un fantasma, già, è come se venisse puntualmente informato da qualcuno...
Pensate che quanto appena detto sia un sospetto???
No, ora non più... ne abbiamo avuto la certezza, infatti, con questa pesante accusa la Procura della Repubblica di Palermo ha fatto scattare le manette ad un ufficiale della Dia di Caltanissetta, ad un carabiniere in servizio a Castelvetrano e non solo, insieme a loro è stato arrestato anche l'ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, in passato in contatto epistolare con il boss latitante.
Sembra che dalle indagini i due militari, di cui uno in servizio presso la direzione investigativa antimafia di Caltanissetta e l'altro un appuntato presso la compagnia di Castelvetrano, siano accusati di rivelazione di segreto d'ufficio, accesso abusivo a sistema informatico e favoreggiamento...
Ora finalmente, si comprendono meglio i motivi per cui uno dei boss più ricercati al mondo e forse l'unico ancora rimasto che conosce i segreti delle più importanti stragi di mafia, sia ancora latitante.
Come riportavo sopra è finito in manette anche l’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino., detto “Svetonio”, un soprannome sembra attribuitogli proprio dal boss latitante Matteo Messina Denaro, all'epoca in cui lo stesso, per incarico del Sisde (
del generale Mario Mori), intrattenne una corrispondenza con il capo mafia latitante, qualcuno racconta all'insaputa di quest'ultimo, sperando in una sua resa.
Circostanza inconsueta quella adottata dal boss che, una volta scoperto l'inganno o per meglio dire il doppio gioco, non l'abbia punito...
Comunque, questa operazione ha definitivamente confermato quelle collusioni che da sempre chiunque di noi - semplici cittadini - avevamo sospettato e cioè che al servizio del boss, vi fossero alcuni di quegli investigatori, che sulla "carta", erano impegnati nella sua cattura...
Cosa aggiungere...
Ho l'impressione che nessuno abbia realmente interesse a prendere quel boss, forse perché egli garantisce con la sua presenza, quell'equilibrio interno necessario a quell'associazione criminale, che viceversa, senza la sua supervisione, sarebbe sicuramente a rischio e darebbe il via a una serie di guerre fratricide già viste... non solo in Sicilia ma in tutto il territorio nazionale, ed è proprio ciò che lo Stato non vuole e quindi, buona latitanza...
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